Capitolo 19: Confusione

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POV:Beatrice

Dopo quella sera, vengo immersa in un turbinio di emozioni contrastanti, incapace di trovare pace o chiarezza nella confusione che avvolge il mio cuore. La serata con Mason è stata come un fulmine a ciel sereno, scatenando una tempesta dentro di me che non accenna a placarsi. Mi ritrovo a riflettere incessantemente su quei momenti di passione e desiderio, chiedendomi cosa significhino davvero per me e per il mio rapporto con James.

Ogni istante trascorso con James mi riporta indietro a un tempo più sereno, a quando tutto sembrava più semplice e lineare. L'amore che provo per lui è profondo e sincero, ma ora è frastagliato dall'ombra della passione travolgente che ho condiviso con Mason. Mi sento divisa tra due mondi, due uomini, due versioni di me stessa, e non so quale strada seguire.

Le conversazioni con James diventano sempre più difficili da affrontare, mentre cerco di nascondere la confusione che mi attanaglia. Vorrei poter condividere con lui i miei dubbi e le mie paure, ma temo di ferirlo, di tradire la fiducia che ha riposto in me. E così mi ritrovo a celare la verità dietro un sorriso forzato, sperando che lui non riesca a leggere nei miei occhi la tempesta che infuria dentro di me.

Con Mason è diverso. Con lui non c'è bisogno di nascondere nulla, perché lui capisce senza che io debba dire una parola. Eppure, anche con lui, le cose non sono semplici. Il bacio che ci siamo scambiati ha acceso una fiamma che sembra destinata a bruciare senza controllo, consumandoci entrambi nel suo fervore. Mi sento attratta da lui in modo irrefrenabile, ma allo stesso tempo ho paura di perdere quello che ho con James.

Sento il bisogno di sfogarmi con qualcuno che possa capirmi senza giudicarmi. Decido di chiamare Michael, il mio migliore amico dal liceo, la persona che conosce ogni sfumatura della mia anima.

«Ciao Michael», dico con voce tremante mentre mi appoggio al davanzale della finestra, cercando il coraggio di affrontare la conversazione che sto per avere. «Sono io, Beatrice».

«Ciao Bea!», risponde Michael con entusiasmo dall'altra parte della linea. «Come stai? Non ti sentivo da un po'.»

«Non benissimo, devo dirti», ammetto, lasciando che un sospiro di frustrazione sfugga dalle mie labbra. «Ho bisogno di parlare, di condividere qualcosa con te».

Il tono preoccupato di Michael mi fa sentire un po' meglio, più leggera. «Certo, cara, dimmi tutto. Sono qui per te».

Racconto a Michael della serata con Mason, della passione travolgente che ha risvegliato in me e del caos che si è scatenato dentro di me a causa di quei momenti intensi. Parlo anche di James, del legame profondo che ci unisce e delle difficoltà che sto affrontando nel decidere cosa fare della nostra relazione.

Michael ascolta in silenzio, lasciando che le mie parole penetrino nel suo cuore e nella sua mente. Poi, quando finisco di parlare, prende fiato e risponde con fermezza: «Bea, ascoltami. So che non è facile, ma credo che tu debba seguire il tuo cuore in questa situazione».

«Ma quale cuore dovrei ascoltare?», chiedo, sentendo il nodo nella gola stringersi sempre di più.

«Il tuo», risponde Michael senza esitazione. «Quello che batte più forte quando sei con Mason, quello che si riempie di gioia quando sei con James. Devi scegliere quello che ti rende davvero felice, senza lasciarti condizionare dalle aspettative degli altri».

Le parole di Michael risuonano dentro di me come un eco lontano, portando con sé un senso di chiarezza e determinazione. «Hai ragione», ammetto con un sorriso malinconico. «Devo trovare il coraggio di seguire il mio cuore, anche se significa affrontare delle difficoltà lungo il cammino».

Michael sorride dall'altro capo della linea, sentendosi fiero della sua amica e della sua forza interiore. «Sono qui per te, Bea, in ogni passo che deciderai di fare».

Better late than neverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora