13. Andrà tutto bene

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Capitolo 13. Andrà tutto bene.

Mi svegliai e subito mi passai una mano sulla faccia per mettere a fuoco quello che mi stava intorno. Ero nella camera di Harry e subito mi ricordai della sera precedente. Io, Harry, Niall, Louis e Eleanor eravamo andati in un club e io avevo bevuto abbastanza, ma ricordavo la maggior parte delle cose accadute. Rimasi delusa nel vedere che Harry non era al suo posto nel letto. Così mi alzai e mi legai i capelli per evitare di sembrare una scopa ambulante. Mi sistemai la sua maglietta in modo che mi coprisse fino a sotto il sedere e poi camminai verso la porta. Uscii dalla camera e poi in fondo al corridoio girai a sinistra entrando in bagno.

Lì feci tutto quello che dovevo fare e pulii anche i residui di trucco dal mio viso, mi lavai i denti per essere sicura di non fare figure che lui si sarebbe ricordato tutta la vita. Ero sicura che il suo alito sapeva di menta. Appena finii mi diressi verso il piano inferiore e scesi le scale. Attraversai il grande salone e poi girai a sinistra trovandomi davanti la cucina ed Harry che indossava un paio di calzoncini neri ed una maglietta a maniche corte dello stesso colore. Mi sentii subito più nuda, ma a quel punto non potevo tornare indietro visto che lui si girò per sistemare qualcosa su un vassoio e mi vide.

"Buongiorno" Disse lui con la voce più roca del normale.

"Buongiorno" Gli sorrisi io.

"Vieni qui" Mi fece segno di avvicinarmi a lui e così feci. Camminai sul pavimento freddo fino ad arrivare vicino all'isola. Lui si avvicinò a me e appoggiando una mano sul mio fianco mi fece alzare lo sguardo verso di lui e automaticamente le nostre labbra si toccarono. Le sue erano sempre così morbide e rosee, sarei stata una giornata intera a baciarlo, ma probabilmente poi l'avrei consumato. "Hai dormito bene?" Chiese mentre mi faceva sedere su uno sgabello.

"Sì, tu?" Chiesi a mia volta. Mi sorrise gentilmente e poi appoggiò della frutta sul vassoio.

"Sì, davvero bene" Avvicinò il vassoio a me e poi si sedette sullo sgabello di fianco al mio. Sul vassoio vidi un piatto pieno di pancakes e uno con della frutta, una tazza di tè e dei biscotti.

"Sono per me?" Chiesi con gli occhi che mi luccicavano. Avevano un'aspetto invitante.

"Certo, non sapevo cosa di solito mangi a colazione, ma so che ti piacciono i pancakes" Disse prendendo tra le mani la tazza di te. Guardando la mia colazione e quella di Harry mi facevo abbastanza schifo visto che la sua era salutare e la mia bastava guardarla per ingrassare. "Spero ti piacciano" Disse inzuppando un biscotto nel tè.

Allora presi il mio piatto e poi ci versai sopra un po' di sciroppo d'acero, incominciai a mangiare e erano squisiti. "Sono buonissimi Harry" Borbottai continuando a mangiare.

Lui finì la sua colazione nettamente prima di me e dopo aver messo il suo piatto nel lavandino sentii le sue braccia circondare il mio corpo proprio come aveva fatto la sera precedente. Fece tutti gli stessi movimenti e poi appoggiò le labbra sul mio collo. Per poco non mi cadevano le posate dalle mani. "Harry..." Sussurrai. "Dovrei finire la colazione" Aggiunsi e sentii le sue labbra piegarsi in un sorriso contro la mia pelle.

"Finisci pure, non mi dai fastidio" Rispose ed io alzai gli occhi al cielo. Solo dopo qualche secondo mi lasciò stare. Finii il mio ultimo pancake e poi mi girai verso di lui che già mi stava guardando. Mi aiutò a scendere e poi prese a camminare verso la sala, ma la superò e continuò verso le scale.

"Oggi..." Incominciò a parlare. "Andiamo ad una partita di calcio, se per te va bene" Disse una volta che fummo davanti alla porta della mia camera.

"Quale partita?" Chiesi io incuriosita, in fondo a me piaceva il calcio.

"Arsenal contro Liverpool" Rispose lui incrociando le braccia al petto. Era fottutamente sexy vestito di nero e continuava a distrarmi, non sarei mai riuscita a sostenere una conversazione intera con lui senza che mi soffermassi sulle sue labbra o sui muscoli delle sue braccia. "Claire? Va tutto bene?" Chiese vedendo che non parlavo.

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