17. Ho bisogno di te

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Capitolo 17. Ho bisogno di te.

Mi svegliai sentendo qualcosa che sfiorava delicatamente il mio corpo e appena aprii gli occhi vidi Harry di fronte a me e capii che quel qualcosa erano le sue dita. "Buongiorno" Sorrise facendo scorrere l'indice lungo la mia spina dorsale.

"Buongiorno" Sussurrai chiudendo gli occhi e beandomi del suo tocco delicato sulla mia pelle nuda. Improvvisamente mi strinse a sé facendomi strillare per la sorpresa e appoggiai le mani sul suo petto nudo. Ridacchiò per la mia reazione e poi si avvicinò al mio viso per baciarmi, ma io lo fermai.

"No..." Appoggiai due dita sulle sue labbra e lui aggrottò la fronte.

"Perché?" Chiese a fatica ancora con le mie dita sulla bocca.

"Perché no" Risposi secca sgusciando via dalle sue braccia.

"Cosa fai?" Chiese stranito mentre strisciavo sul grosso materasso per riuscire a recuperare le mie mutandine. "Non andare via da me" Parlò afferrandomi la caviglia.

"No! Harry no!" Strillai mentre mi tirava verso di lui. Mi fece girare e appoggiò le mani ai lati dei miei fianchi mentre torreggiava su di me coperto solo dal lenzuolo bianco.

"Perché non vuoi baciarmi?" Chiese senza mai togliersi quel sorriso insolente dal viso.

"È imbarazzante" Mi coprii il viso con il braccio.

"Sei nuda sotto di me e non credo che sia questo ad imbarazzanti, quindi dimmi... Cosa ti imbarazza?" Chiese spostandomi il braccio dal viso. Si abbassò su di me capendo che non avrei parlato e le nostre labbra furono estremamente vicine. "Baciami, Claire" Ordinò ed io scossi la testa. "Allora lo faccio io" Constatò prima di congiungere le nostre labbra. Sorrise nel bacio mente io cercavo di allontanarlo.

"I denti! Devo lavarmi i denti!" Esclamai appena si staccò. Appena capì quello che avevo appena detto scoppiò a ridere, ma poi si fermò mordicchiandosi il labbro inferiore capendo che io ero seria.

"Veramente?" Chiese alzando le sopracciglia e io annuii. "Non puoi baciarmi e basta? Non mi interessa del tuo alito" Parlò ed io scossi la testa. Sbuffò alzando gli occhi al cielo e si alzò da sopra di me. Si sporse verso destra e recuperò da terra i suoi boxer, le mie mutandine e la sua maglia. Mi infilai gli slip e la maglietta mentre lui infilava i boxer.

"Harry" Lo bloccai prendendogli il polso mentre si alzava dal letto.

"Dimmi, piccola" Si girò verso di me.

"Sei... Sei arrabbiato?" Chiesi e lui scosse la testa mentre io mi alzavo in piedi al suo fianco. "Vieni con me" Gli presi la mano e camminai uscendo dalla sua camera. Il sole era già sorto e riempiva le stanze della casa a Los Angeles di Harry. Percorsi tutto il corridoio seguita da lui e aprii la prima porta a sinistra ritrovandomi davanti il grosso bagno. Lasciai la sua mano e mi avvicinai al lavandino, presi l'unico spazzolino che c'era nel bicchiere e ci misi sopra un po' di dentifricio alla menta.

Incominciai a spazzolarmi i denti e Harry si mise dietro di me sorridendo allo specchio. "È il mio spazzolino quello" Disse.

"Grazie per avermelo prestato" Dissi a fatica, ma sorridendogli. Ricambiò il sorriso genuinamente e poi sputai nel lavandino sciacquandomi la bocca con l'acqua. "Che ore sono?" Chiesi girandomi verso di lui.

"Otto e mezza" Rispose.

"Perché mi hai svegliata così presto?" Chiesi aggrottando la fronte.

"Mi annoiavo" Scrollò le spalle rispondendo sinceramente.

"Bene..." Borbottai. "Abbiamo un po' di tempo prima che tu debba riportarmi a casa" Dissi appoggiando le mani sulla sua schiena nuda. Le feci scivolare verso il basso fino all'elastico dei suoi boxer. "Possiamo farci una doccia" Proposi.

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