strange encounters

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Barry si era recato da Gideon in pochi secondi e in altrettanti era sbottato con un'insolita furia.

"Due anni? Sono rimasto lì dentro pe ben due anni? joe, iris..e mio padre? Cosa ne è stato di mio padre..insomma Eobard non é nato, mia madre dev'essere ancora viva!"

La mente di barry stava elaborando vorticosamente quelle nuove informazioni, non poteva fare a meno di trattenere le sue preoccupazioni, non sapeva cos'era successo ad Iris, a Joe e anche a Cisco, quel trambusto nei laboratori era ovviamente il risultato di qualcosa.
Questo era ciò riguardava il suo stato psicologico, mentre quello fisico..si sentiva debole, le labbra erano indiscutibilmente secche, e aveva un insopportabile bisogno di correre.

Il velocista scarlatto si fece coraggio e uscì fuori dai laboratori S.T.A.R, quì inizio' a correre acquisendo maggiore velocità ad ogni curva percorsa, e ben presto si rese conto che la strada che stava percorrendo era strana..non si sentiva il rumore incessante dei clacson che annunciavano il traffico, ed era insolito a Central city, non si sentivano neanche gli schiamazzi dei ragazzi, era una strada fredda, buia..ma soprattutto era vuota con un veicolo nel mezzo. Immediatamente un brivido percorse il corpo del ragazzo, e quest'ultimo si fermò di colpo.

La macchina era ribaltata, distrutta con un passeggero alquanto visibile al suo interno. Portò l'uomo fuori da quella trappola mortale e si chinò sull'asfalto, per sua fortuna era ancora vivo, ma il suo battito era accelerato e tremava per lo spavento, fissando un punto con accurata precisione.

"Va tutto bene..deve guardami, che cosa le è successo? Che cosa l'ha colpita? Mi scusi..? Ehi.."

Fece Barry, confuso ed esasperato, prima che un vento, potente e gelido, lo spingesse con una forza smisurata contro il muro di un edificio ed un pugnale di ghiaccio, affilato come la lama di un coltello trafiggesse il braccio dell'uomo costringendolo ad urlare per il dolore lancinante.

Credo che tu abbia qualcosa che mi appartiene." Disse una voce alle sue spalle, una voce familiare, che con poche e semplici parole era riuscita a raggelargli il sangue.

Caitlin, o meglio, la ragazza dai capelli lucenti che aveva visto nella speedforce, si era avvicinata al corpo che aveva soccorso qualche minuto prima e lo aveva trasformato in un corpo inerme, freddo e pallido, ma soprattutto, in un corpo senza vita.

"We are quite the pair, mr.allen."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora