Firestorm

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Killer Frost si nascose, voleva rimanere con lui, impedire a degli sconosciuti di occuparsene. Ma al tempo stesso, era sicura che Barry si trovasse in buone mani.
Si trattava di due uomini, uno era un poliziotto piuttosto alto, l'altro era il ragazzo che aveva intravisto nel vicoletto, quello che era stato legato durante il suo rapimento.

Dietro di loro era apparso un ragazzo dalla figura slanciata, con un meccanismo piuttosto grande sul petto. I tre uomini presero tra le braccia il corpo sfinito di Barry e senza perdere tempo lo portarono fuori dalla stanza. Probabilmente si erano diretti verso le loro auto. Il pensiero tranquillizzò Killer Frost, ma poi con sua sorpresa entrò di nuovo il ragazzo misterioso. Era spaventata. Si rannicchiò sotto alla scrivania, pronta ad attaccare in qualsiasi momento.

"Cait, sei qui?"

Il ragazzo pronunciò quel soprannome lentamente. La sua voce aveva qualcosa di familiare, era bastata a suscitarle una serie di emozioni contrastanti.

Si sollevò da terra e lo osservò attentamente, lui parve sorpreso e avanzò di qualche passo.

"Mi sei mancata così tanto, non ero a conoscenza di questo. Ma ora sono qui, e ti prometto che lo supereremo insieme. Torniamo a casa.."

La ragazza sentì provenire dal corpo davanti a se un calore strano, diverso dal solito. Era certa di trovarsi di fronte ad un metaumano, quindi doveva fare attenzione.

"Io non ho una casa."

Era così, lei non aveva una casa. E se ce l'aveva, di certo non ci sarebbe andata con un perfetto sconosciuto.

"Mi hai sempre considerato la tua casa." Le prese la mano e sussultò, quel gesto le provocò dei brividi in tutto il corpo. Nonostante ciò non la lasciò andare. Non ci riusciva, sentiva finalmente il calore invadere il suo corpo  dopo ore intere di gelo.

Firestorm se ne accorse e l'abbracciò, lei non oppose resistenza. Quel caldo le inebriava i sensi. Ma al tempo stesso le permetteva di essere lucida ed infatti la mente le suggerì un nome: Ronnie.

"Ronnie.." Pronunciò lei, con cautela. Voleva davvero allontanarsi da quel ragazzo. Ma non poteva. Le incendiava l'anima.

"Si, esatto Cait.." 

Killer Frost si scansò lentamente, aveva già qualcuno in grado di farla sentire viva, non aveva bisogno di qualcun altro.

"Dov'è Barry?"

"Al sicuro."

"Portami da lui."

Lo guardò dritto negli occhi, aveva quel suo sguardo gelido.

"Ti porterò da lui, ma solo se mi prometti che poi verrai con me."

L'abbracciò di nuovo, senza darle tempo per replicare, ed uscirono dal magazzino. In pochi minuti arrivarono ai laboratori S.T.A.R. Killer frost non lo aspettò, percorse i corridoi con sicurezza, conosceva quel posto. Certo lo aveva distrutto qualche mese prima. Ma nel profondo era sicura che lo conoscesse per motivazioni ben diverse.

Dopo un'accurata ricerca lo scorse in lontananza, era sdraiato sul letto, stava dormendo e una ragazza dai capelli neri era seduta accanto a lui. Probabilmente lo stava controllando.

"Iris?"

La ragazza si alzò, non appena sentì una voce chiamarla dalla fine del corridoio.
Lasciò un bacio sulla fronte di Barry e si allontanò In pochi secondi. Killer Frost roteò gli occhi ed entrò. Prima di parlare, gli prese la mano e incastrò le dita con le sue.

"Ti ho perso una volta e non intendo farlo di nuovo, ecco perché sono quì.."

Non riusciva a parlare, aveva la voce incrinata.

"Non so come fai, ma riesci a mettere in discussione tutto quello che faccio.."

Una lacrima le percorse la guancia.

"Dopo che sei svenuto, é venuto un ragazzo. Dice di conoscermi. Si chiama Ronnie e vuole che vada con lui. É da pazzi vero? Continua a ripetermi che un tempo era la mia casa."

"E lo è ancora?" Barry aprì lentamente gli occhi e le strinse la mano.

"Forse un tempo potrebbe esserlo stato. Ma ora non lo é più."

Lui fece per alzarsi, ma in quel momento entrò Ronnie. Era visibilmente irritato dalla loro vicinanza.

"Barry. Ti ho sempre aiutato e mi ringrazi rubando mia moglie?" Si precipitò davanti al ragazzo e Killer Frost fu costretta ad allontanarsi per riflettere. Perché l'aveva considerata sua moglie? Lei non si era mai sposata..

Era immersa nei suoi pensieri, quando sentì quelle braccia calde e possenti circondarle la vita e portarla fuori dall'edificio senza il suo permesso.

"Cosa stai facendo? Lasciami! Non ti permettere!" Killer Frost tentò di dimenarsi, ma fu costretta ad aggrapparsi a lui, quando si sollevò da terra.

"Caitlin, sto tentando di fare quello che lui avrebbe dovuto fare. Ma è stato fin troppo egoista per farlo. Non devi avercela con me per questo."

Il ragazzo in fiamme tirò fuori dalla tasca anteriore una siringa con del liquido violaceo all'interno.

Barry comparì fuori dall'ingresso, con la sua tuta rossa.

"Ronnie, Cisco non l'ha ancora perfezionato! La ucciderà!"

L'ultima cosa che vide fu Barry, poi sentì un ago perforarle la pelle scoperta della schiena. Non vide più Barry, e neanche Ronnie.
L'unica cosa che riuscì a mettere a fuoco fu quella dannata sequenza di immagini.

Questa volta fu diverso, riuscì a comprendere ogni foto singolarmente.

E questo le permise di realizzare che lei non era mai stata Killer Frost, lei era da sempre Caitlin Snow.

"We are quite the pair, mr.allen."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora