Essere, o non essere, questo è il problema!

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Non riesco a smettere di guardare questi occhi neri che mi fissano imperscrutabilmente. Mi sento invasa, ma senza poter invadere a mia volta. Una condizione del genere non mi capitava dall'ultima volta in cui sono entrata da Tiffany e quel diamante piuttosto somigliante a una supernova mi ha letteralmente immobilizzato la funzione logico cognitiva! Anzi, questa volta di più, perché il diamante in questione è vivo!

Ora, o è la prolungata astinenza che comincia a farsi sentire, bé è passato un po' dall'ultima volta con Cole, oppure questo tipo è il mio tipo! Cosa alquanto improbabile dal momento che non ho mai messo gli occhi su uomini dall'aria così naif.

Ma che cos'ha addosso un costume per il pigiama party di Natale? D'accordo sul fatto che a New York l'atmosfera natalizia abbia presto inizio, ma mancano ancora due mesi!

Che labbra invitanti però. Oh santo Iddio, perché vorrei passarci su con la lingua come se fossero un lecca lecca alla fragola ricoperto di zucchero?

Mi soffermo a guardarle senza curarmi del fatto che lui se ne è sicuramente accorto. Ma sì, chi se ne frega! Tra non meno di tre secondi sparirà dalla mia vista, tanto vale approfittare per rifarmi questi poveri occhi stanchi. Mi ringrazieranno per avergli offerto un diversivo allo schermo del mio desktop!

«Dici che posso spostarmi oppure ti occorre che ti faccia da palo? Sei non vedente per caso?», afferma con tono serioso.

Lo ha detto davvero? Pensa sul serio che sia non vedente, oppure sta solo dando per ovvio che abbia già fatto colpo su di me e che stia per chiedergli di ballare?Rimango interdetta. E mi rimangio immediatamente quello che ho pensato sulle sue labbra.

«Ok. Nel frattempo che ci pensi, mi presento! Io sono Jeremy Jones», afferma spostando la mano destra dal mio fianco sinistro e tendendomela fino a sfiorare la mia. Vorrei stringerla subito, ma esito. Ho come l'impressione che questo soggetto sia un tipo poco affidabile a giudicare dalla rilassatezza con la quale prima posa le manine su zone buie e poi parla come se fosse l'unico ad avere maschio qui in giro! Non credevo potessero esistere sdoppiamenti di personalità così marcati in soggetti a piede libero.

Allora, ricapitoliamo: mi trovo un tipo incollato addosso, che si presenta come fosse James Bond e che a una prima impressione è simpatico come la professoressa di francese delle superiori, ovvero, da una scala da uno a dieci, zero. Da allora ogni volta che sento parlare una persona con la erre moscia mi si aggrovigliano le budella!

Meglio che semini al più presto questo Jeremy tra la folla e alla svelta. Peccato, l'unico punto a favore è quella sua bocca turgida e appena aperta. Avrebbe dovuto tenerla chiusa!

«Piacere mio Ellis», mi presento con velata diffidenza ricalcando il suo stesso tono fiero impaziente di chiudere qui questo siparietto. Superati i trenta si ha la stessa fiducia nella vita che ha un gioielliere quando apre la vetrina dei preziosi ai nuovi clienti! E la stessa pazienza di un addetto alle ordinazioni del McDonald's.

Nel frattempo mi rendo conto che Cole, col braccio poggiato sul bancone dell'angolo bar sta guardando tutta la scena. E con uno strano broncio sulla bocca anche! Ma gli sembra di essere in condizioni di mostrare disappunto? Non capirò mai gli uomini che non ti apprezzano abbastanza quando dovrebbero, ma che poi fanno il volto contrito e utilizzano il linguaggio non verbale per esprimere giudizi non richiesti. Odioso, mi verrebbe voglia di schiaffeggiarlo – anche se ripensandoci a lui questo piace. Uhm, lasciamo perdere.

«Allora Ellis, potrei avere il piacere di invitarti a bere qualcosa, giacché ci siamo?»

"Giacchè ci siamo?". Lo guardo impassibile e perplessa da questo suo pressappochismo, ma valuto la proposta. Oltretutto era stato deciso che sarebbe stata una serata tra donne, senza l'ombra di paranoie sugli uomini e discorsi maschiocentrici, e invece mi ritrovo con questo strano tipo spalmato addosso come il burro di arachidi, e con il mio ex che sta monitorando le mie mosse, senza alcun titolo! Wow. Che coerenza, complimenti Ellis, complimenti. Questa si che si può definire una rinascita!

Ma dico io, quel genio irrisolto di Barbara Davis, si era per caso resa conto del fatto che il Crazy Pink stasera sarebbe diventato una casa di appuntamenti o no? Credo di sì! Ha bleffato la stronza, ed eccola infatti che si struscia contro un tipo che potrebbe essere suo figlio. Ci ha tratte tutte e tre in inganno per venire qui a rimorchiare! " Lo skyline è fantastico dalla nuova terrazza, bla bla bla..." La solita. E guarda la mano di quello lì! Le aderisce tra le gambe meglio di un assorbente.

Ok. Prendo atto che il progetto femminista è saltato, tanto vale accettare l'offerta: «d'accordo, beviamo qualcosa », acconsento. In fondo la cosa non mi dispiace: direi che quasi quasi è arrivata l'ora di prendermi la mia bella rivincita su Cole. Se lo merita per quanto mi ha fatta annoiare nell'ultimo anno di fidanzamento.

Mi pare giusto dare alla sua nuova ragazza, una giusta prospettiva di come potrebbe andare a finire anche tra loro due, e non so se l'idea di venir data per scontata la farebbe sorridere come faceva poco fa. Ammesso che sia capace di accorgersene.

«Quel tipo al quale lanci quelle occhiate fugaci è un tuo ex?»

Che dire? Perspicace il ragazzo. «Già. Appunto, ex. Beviamo allora?»

«Ullallà! Ce la siamo presa! Ma non sarà che non è così tanto ex come dici? ... Dovrei aspettarmi un destro dritto in faccia a momenti? Da come mi guarda ho paura di sì», dice mimando il gesto di coprirsi il volto, tutt'altro che impaurito, ma piuttosto divertito.

«Ma per favore! Non avrei alcuna ragione di dire che è un ex, se non fosse così... e comunque no. Non frequento gente violenta abitualmente!», sancisco – «per contro mi capita spesso di imbattermi in gente antipatica», rilancio.

«Nemmeno mi conosci e già ti sono antipatico. Non potevo chiedere di meglio, ho fatto colpo dal primo istante!» dice divertito.

Ma pensa che mi doveva capitare! Un masochista. Ora posso dire per certo che non ho alcun remore riguardo al non aver mai partecipato ad un appuntamento al buio prima d'ora se questi sono i risultati! Poi dicono che i single sono in netto aumento! Lo credo bene: un uomo su due è un mentecatto!

«Mi fa piacere che tu ritenga di aver fatto colpo su di me! Sai, stasera sarò indulgente: puoi pensare quello che ti pare, non obietterò. Non ho nessuna voglia di litigare, né di lamentarmi, per cui limitati a essere sorridente e spensierato e raccontati quello che vuoi, ma non ad alta voce, fammi il piacere!»

«Per bacco! Abbiamo le idee chiare, e credo che l'idea che hai, in questo caso, sia quella di far ingelosire quel tipo lì... che invece sta con quella tipa lì. Mi sbaglio?»

«Certo che sì. Ti sbagli.» replico netta.

Ovviamente sto mentendo, ma solo di poco. Non è che mi importi più di tanto che Cole stia con Kendy, Cindy... o come accidenti si chiama lei, e non sono così ingenua da credere ancora che uno come Cole possa realmente provare una sana gelosia. Lui è troppo convinto di se stesso e se mi avesse amata veramente, a quest'ora non sarebbe qui in dolce compagnia, piuttosto avrebbe cercato di riconquistarmi anche fuori dal letto. A questo punto diventa quasi un obbligo morale per me non starmene qui sola a brancolare nel buio, come una pecorella smarrita.

Jeremy mi sorprende offrendomi il braccio. Un gesto apprezzato; senza dubbio un ottimo modo per rimediare al suo primo approccio. Sai com'è!Palpeggiare è leggermente scontato.

Vedo che non gli dispiace troppo doversi prestare a quello che tuttavia ritiene essere il macabro piano della sottoscritta di far rivoltare dalla rabbia quel soggetto egoriferito che risponde al nome di Cole Harper, che per tutta risposta nel vedere che ci avviciniamo al bancone, prende Cindy per la mano e voltandomi le spalle si dirige superiore verso privè. Bastardo.

Visto? Lo conosco bene. Non mi darebbe mai alcuna soddisfazione nemmeno se vedermi con un altro ferisse terribilmente il suo orgoglio maschile, e solo quello.

«Mi spiace, credo che non abbia funzionato», commenta Jeremy senza mezzi termini.

«O forse ha funzionato meglio di quello che credi», rilancio ancora. Il mio "gigolò" scoppia in una risata e mi asseconda, «se lo dici tu!», dice alzando le mani.

«E ora che la pantomima è già finita e non c'è nessun brindisi a quattro all'orizzonte, dovrai passare con il sottoscritto tutto il tempo!», dice provocatorio. Non so se è un modo di compatirmi oppure di infastidirmi, ma le sue labbra dispiegate mi distraggono da questo quesito. Antipatico, un po'. Ma anche un bel po' sexy se vuole.

«Allora cercherò di farmelo piacere, tutto questo tempo... Jeremy Jones». 

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