- Ti ho detto che tu non vieni!-
- Io vengo invece!
- È pericoloso, lo vuoi capire?!-
- È la mia amica! Non m'interessa, io vengo - urlo e apro la sportello posteriore della macchina di Elijah.Nohea sbuffa incazzato alzando gli occhi al cielo e prende posto davanti.
- Abbiamo già perso troppo tempo -Elijah corre per la strada e carichiamo un Hugo confuso.
- Ma che cazzo è successo? -
- Tempesta. Ha deciso di giocare con Gio. -
- Gio? La tua amica Gio? - dice voltandosi verso di me.
- Si...-
- Cazzo. Tutto, ma non quella psyco -
- Che intendi per psyco..? -
Ho dolore allo stomaco per la grande preoccupazione che sento.
- Lei è come Romeo, solo peggio. Non è furba e non si controlla -- Che cosa vuole fare a Gio? Perché dite che l'ha rapita, che vuole giocare con lei? -
- Perche è il suo modus operandi - spiega Elijah. - cerca sempre qualche vittima femminile da torturare a suo piacimento. -...torturare?
- La posizione che ha mandato risulta essere in mezzo ad una strada - dice Nohea controllando col navigatore.
- Cosa vedi intorno? Mi sembra un percorso familiare - chiede Elijah.
- A un chilometro di distanza c'è la nostra vecchia base, uno dei magazzini di archiviazione di proprietà dei genitori di Romeo -
- Questo è uno sfregio bello e buono - dice Hugo.- Avevo sentito che se ne fossero impossessati loro appena io e Raiden abbiamo cambiato città -
- Che facciamo?
- Andiamo li. É la nostra unica pista -Respiro a fondo per calmarmi ma non funziona.
Un chilometro dopo siamo in mezzo ad un quartiere desolato, fatto di grandi magazzini deserti.
Pochi lampioni illuminano l'area.
- Resta in macchina Nalu - dice Nohea.
- No - rispondo secco.- Nohea tu vai a vedere. Hugo proteggi Nalu. Io resto qui a coprirvi le spalle, e avviso i miei della situazione - Elijah decide di prendere le redini della situazione dando ordini come un vero capo branco.
Assurdo come gli altri due lo ascoltino ubbidientemente e senza contestare nulla.
È questa la loro forza. Ognuno ha il suo posto in questo gruppo, ognuno ha il suo compito.- Hugo - dice Nohea guardandolo fisso negli occhi.
- Stai tranquillo Nohea, non lo mollerò un attimo - lo capisce al volo.
- Non cacciarti nei guai - mi ringhia Nohea ed ho la paura già ai livelli massimi quando ci addentriamo in uno di quei magazzini enormi.Passato l'atrio ci ritroviamo in una grande sala principale, da cui partono diverse diramazioni. Scatoloni e vecchie cianfrusaglie per terra.
- Le luci sono già accese e questo non è un buon segno - dice Hugo.
- Ma significa che sono proprio qui -
- Come la staniamo?
- Sarà lei stessa ad uscire fuori se ci palesiamo. Capirà che non può scappare -Nohea raccoglie un pezzo di ferro arrugginito da terra e comincia a sbatterlo con forza contro le tubature che percorrono le pareti. Si scatena un frastuono assurdo.
Hugo mi sta appiccicato al fianco.- Tempesta vieni fuori. Non ho voglia di giocare con te - urla Nohea.
Per qualche minuto non succede nulla.
Poi una faccia pallida sbuca da dietro una porta, uno strano sorriso sovrastato da due enormi occhi blu, ho i brividi.
- La panthera e lo squalo. Che bello, siete venuti a trovarmi?
Chi è quel ragazzo con voi, una new entry?- dice entusiasta.- Smettila subito e dimmi dov'è la ragazza. Se lo fai non ci saranno conseguenze - dice Nohea restando fermo al suo posto.
Lei si avvicina con fare mellifluo.
-Quale ragazza? Vengo qui solo per fare i miei esperimenti -
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Appartenere
RomancePungimi come le spine delle più belle rose, fammi sanguinare e leccami le ferite, amami fino alla morte, vivimi fino a morire. - Siamo venuti insieme - ti sorrido mentre ansimi addosso a me, i tuoi capelli bagnati, appiccicati alla fronte, le tue la...