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- ...quindi? È il tuo ragazzo? - dice zio Ches rivolgendosi a sua figlia.

- Io.. si - ammette lei con lo sguardo basso.

- Va bene. Va bene dai.. ne parliamo a casa, andiamo - dice Joy in tono più dolce.
Lui è sempre stato quello permissivo con lei, mentre Chès è più possessivo e geloso.

Infatti non stacca lo sguardo da quello di Raiden.
- Mi auguro che nessuna ragazza venga rimproverata o fatta sentire in colpa oggi - spara quello in tono di sfida, sfrontato come sempre.
Ottimo approccio direi, fantastico proprio.

Incontri i genitori della tua ragazza per la prima volta, in una circostanza non delle migliori, e te ne esci così?
Raiden davvero non si fa alcun problema nella vita. Pensa di avere il mondo in mano.

Lydia arrossisce e lo zio Chès lo guarda con astio.
- Mi auguro che mia figlia non si sia messa con uno psicopatico o un delinquente - ribatte squadrandolo.

- È un mio amico.. è un bravissimo ragazzo, te lo garantisco - interviene Nohea.
Lui lo guarda con una faccia da 'e se lo dici tu' .

- Andiamo - conclude e si dirige verso la porta con una Lydia sconsolata al seguito.
- Ciao ragazzi - ci saluta zio Joy.
La porta si richiude alle loro spalle.

- Cazzo, gliel'avevo detto di dirglielo - si lamenta Raiden.
- Ma non si sentiva ancora pronta.. - la difende Gio.
- Tranquillo, andrà tutto bene - dice Nohea. - Non sono dei genitori severi -
Lui sospira.

Vado in camera mia e mi ero quasi dimenticato di leggere i messaggi di Jean.

- Liam. Stamattina stava fuori coi suoi genitori e quando sono tornati in casa, ha trovato la sua stanza tutta sottosopra, le lenzuola e il materasso squarciati, i libri fatti a pezzi, incisioni sulla scrivania e l'armadio, pc hackerato e tutti i file cancellati.

- Una rapina?! - rispondo subito.

- Eh no. La cosa assurda è che non gli sono stati portati via i soldi, quindi qual è il movente? Sembra più una minaccia, senti il pezzo forte: dentro un cassetto del comodino ha trovato una dentiera insanguinata. Sta raccontando a tutti di essersi cagato sotto dalla paura.

- Chi può essere stato?

- Ma soprattutto perché?

La realtà è che penso di sapere chi sia stato.
I denti. Il sorriso del Joker.
Romeo ha voluto lasciare un avvertimento.

Cerco di studiare, ma mi ritrovo a pensarci per tutto il resto del pomeriggio.

La sera mi arriva una videochiamata da parte di papà e busso gentilmente alla porta di Nohea.
- Vuoi partecipare? - gli chiedo, indicandogli lo schermo del telefono. Lui mi fa cenno e ci sistemiamo sul suo letto mentre rispondo.

- Ciao amoriii - appare la faccia sorridente di papà e di colpo, a vedere lui così felice, tutto lo stress accumulato sembra evaporare nell'aria.

Josh è al suo fianco e sembra se la stiano spassando.
Gli racconto anche di quello che è successo con Lydia.
- Nooo... speriamo che non la mettano in punizione - dice papà dispiaciuto.
- Tuo fratello si deve dare una calmata. Quella ragazza ha diciotto anni cazzo, cosa si aspettava, che non avrebbe mai trovato un fidanzato? Non è più una bambina, è giusto che si faccia la sua vita adesso - sbotta Josh contrariato.

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