Capitolo 2

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Scelgo una gonna lunga rossa e un top, un po' più scoperto di quello precedente. Passo di nuovo al trucco per qualche ritocco, e raggiungo gli altri.

«Eccomi»

«Possiamo iniziare, Gaia, ora ci sei tu al centro dell'attenzione, Mida è in secondo piano che cammina, cerca di essere il più ampia possibile nei movimenti» precisa il coordinatore.

«Va bene»

«Dopo ti chiedo un altra cosa che dovresti fare» finisce le sue parole e iniziamo. Ci mettiamo pochissimo per registrare, non commento nessun errore e registriamo pochissime clip.

«La richiesta poco piacevole qual'è?» chiedo.

«Ora, ti devi fare prendere in braccio...» lo fermo prima che dica altre parole.

«Eeeeehhhh, ma qui stiamo esagerando, comunque no, sono troppo pesante, e soprattutto non voglio dispiacere nessuno» incrocio le braccia al petto.

«Chi dovresti dispiacere?» chiede giustamente Christian.

«Alla sua ragazza» guardo Chiara.

«Lei è d'accordo, non è così gelosa da non farmi prendere in braccio una ballerina per un videoclip» mi squadra dalla testa ai piedi

«Ehmmm...il mio ragazzo non vuole» mento, non ho un ragazzo, non l'ho mai avuto, cosa non si fa per non essere presi in braccio.

«Quindi sei...» inizia Christian, viene interrotto.

«Vabbè, facciamo una clip simile a quella precedente» spiega il coordinatore. Finiamo le clip e scappo in camerino per cambiarmi. In questi abiti non mi sento a mio agio.

«Gaia» bussa Christian alla porta.

«Sii» apro la porta.

«Comunque davvero, sei una brava ballerina» si gratta una tempia poi continua «ti vorrei in altri videoclip»

«Mhh, grazie, lei sa dove trovarmi» mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Io non ho il tuo...» inizia una frase ma viene interrotto.

«Chri, vieni un secondo di là, devo comunicati una cosa» la voce di quella vipera di Chiara, è una sanguisuga, dove c'è Christian c'è anche lei.

«Va bene amore, andiamo» prende per mano Chiara «con te ci parlo dopo» credo si riferisca a me. Prendo le mie cose, saluto un po' di persone ed esco.

«Ei Desy, ci vediamo stasera?» chiamo la mia migliore amica, la maggior parte del tempo lei lavora come fotografa, io tra i tanti allenamenti e il caos quotidiano non ho mai tempo per parlarle.

«Ei, per me va bene» conferma lei e ci accordiamo sul dove vederci.
Prima di prepararmi leggo un po' i dm, guardo gli edit delle mie fanpage e mi distraggo un po'. E rifletto su questa mattina, che caos c'era? Cosa ho vissuto? È bellissimo, magari la prossima volta porto io degli outfit. Tra i dm ci sono dei messaggi di Christian.

''Ei Gaia, sei scappata come cenerentola e non mi hai più dato il tuo numero" c'è scritto nel messaggio.

"È stato interrotto ancora prima di chiedermelo" e aggiungo la faccina con gli occhi al cielo.

"Perfavore, non darmi del lei" continua ad implorarmi.

"Non abbiamo questa confidenza da poter dare del tu" sinceramente preferisco rimanere distante da lui, essere distanti mi fa sentire sicura, poi è fidanzato.

"Si, dammi del tu" scrive in un messaggio ''Se sei d'accordo, domani ci possiamo vedere, ho delle cose di cui parlarti, se vuoi puoi portare il tuo ragazzo'' finisce in un successivo messaggio. Come lo spieghi che hai mentito e che non hai un fidanzato? Non lo spieghi.

"Mhhh, saremmo solo noi due?" chiedo, so che sarà un no.

"Ovviamente, se non viene il tuo fidanzato c'è Chiara con noi" ovvio, come potrei dimenticarmi di quella sanguisuga di Chiara?

"Va bene, il mio fidanzato non verrà" anche perché non lo ho. Mi dà indicazioni sul dove vederci e poi saluta.

"Va bene Gaa, ci vediamo" saluta lui.
Quel "Gaa" mi fa spuntare il sorriso sul volto, senza alcun apparente motivo, ma che mi succede.

"Ci vediamo" aggiungo un cuoricino per non fare la fredda con lui. Quella sera con Desy va tutto bene, racconto di come sia lavorare un videoclip, quanto stancante e bello sia esso. La serata passa in fretta, torno a casa e dormo alla velocità della luce. Mentre faccio colazione mi arriva una chiamata da un numero sconosciuto.

«Pronto?»

«Ei Ga, sono io, Chiara non verrà oggi...» Aggiunge parole.

«Godo» l'unica parola che c'è nel mio cervello. Ma cosa mi sta succedendo, perché nel mio cervello ci sono queste cose così insensate?

«Cosa Gaia?» ride. Mi sa che non era solo nel mio cervello.

«Niente niente, comunque si, ci vediamo tra poco» cambio discorso.

«Va bene Gaa, a tra poco» chiude la chiamata. Un sorriso mi invade il volto, sono felice. Mi preparo, mi metto dei jeans azzurri e una felpa viola di qualche taglia più grande, un po' di trucco e mi dirigo al bar.

«Ei Gaia» spalanca le braccia. Ma cosa cerca? Vuole abbracciarmi? «No, ok, meglio di no» scende le braccia.

«Buongiorno, come sta?» chiedo. Nel mentre ci sediamo al tavolo.

«Gaia, giuro che vado via se continui a darmi del lei»

«Mi viene naturale, poi ci conosciamo da un giorno, non siamo "amici"» mimo le virgolette, e continuo «poi, boh, mi dà sicurezza dare del lei» finisco.

«Tranquilla, non c'è problema, so che non ci conosciamo abbastanza, ma davvero, non succede niente se mi dai del tu» incrocia le braccia.

«Si si»

«Comunque, siamo qui perché volevo parlarti, ieri pomeriggio hanno montato tutto, ed è forse il miglior videoclip che io abbia mai registrato»

«Grazie, ma non è di sicuro merito mio» poggio la testa sul palmo della mano.

«Non sarà merito tuo, ma hai dato un grande aiuto ieri, quindi credo sia giusto proporti un contratto con me»

«Cooosa?» sono confusa, parecchio.

«Davvero, io non me ne intendo di danza, ma credo che tu sia una delle ballerine più brave che io abbia mai visto, trasmetti davvero tanto Gaia» dice, e credo che i complimenti di chi non sappia nulla della danza siano più belli di chi abbia diplomi su diplomi.

«Grazie, davvero» ripeto.

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𝙄𝙤 𝙖𝙣𝙘𝙤𝙧𝙖 𝙨𝙘𝙞𝙤𝙘𝙘𝙖𝙩𝙖 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙛𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝘾𝙝𝙧𝙞 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙧𝙚 𝙈𝙖𝙧𝙞𝙖 𝙙𝙞𝙘𝙚 "𝙖 𝙩𝙤𝙧𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙢𝙢𝙚𝙙𝙞𝙖𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙞𝙣 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙞𝙩𝙖, 𝙚̀ 𝙂𝙖𝙞𝙖". 𝙀𝙧𝙖 𝙩𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙥𝙧𝙚𝙤𝙘𝙘𝙪𝙥𝙖𝙩𝙤 𝙞𝙡 𝙘𝙪𝙘𝙘𝙞𝙤𝙡𝙞𝙣𝙤.
𝘼 𝙙𝙞𝙛𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙞 "𝙛𝙚𝙖𝙧 𝙤𝙛 𝙛𝙖𝙡𝙡𝙞𝙣𝙜 𝙞𝙣 𝙡𝙤𝙫𝙚", 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙡𝙖 𝙘𝙡𝙖𝙨𝙨𝙞𝙘𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙚𝙡𝙡𝙖, 𝙨𝙥𝙚𝙧𝙤 𝙫𝙞 𝙥𝙞𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖.

Fragile come ghiaccio// Mida E GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora