«Raga, venite di là?» entra Chiara in stanza.
«No» rispondiamo all'unisono.
«Arrivo» mi correggo. Torniamo dagli altri e scherzo con Luca.
«Quindi sei una ballerina?»
«Eh si» ammetto e continuo, «tu invece, che lavoro fai?» ricambio la domanda.
«Lavoro nella scenografia»
«Interessante» farfuglio tra me e me.
«Un giorno potrebbe servire una ballerina come te» dice e mi sfugge una risata.
«Tutto mi sarei aspettata nella mia vita, ma non di finire a teatro per una scenografia» rido ancora, e vedo Christian uscire dalla camera da letto.
«Ma perché ridi» dice, ma allo stesso tempo ride anche lui.
«È fatta così, lascia perdere» urla Christian dall'altra parte del tavolo.
«Mi stai facendo innervosire» ammetto e torno seria.
«Scusa Cenerentola» ride. Sto perdendo la pazienza e vorrei nasconderlo, tanto è quello che vuole. «Si, nascondi che dentro sei arrabbiata, fai con calma» finisce e ride ancora.
«Gaia, shhh!!» cerca di calmarmi Luca e mi prende le mani. «Che succede tra te e Chri?» fa la domanda che vorrei non avesse mai fatto.
«Niente» mi guardo le mani con timidezza.
«Davvero?»
«No» rido nervosa. «Diciamo che è amore e odio» finisco.
«Cioè?» chiede confuso.
«Diciamo che ci vogliamo bene, ma mi stuzzica un po' troppo» ammetto.
«Ti dà fastidio?» chiede. Credo che una seduta da uno psicologo sarebbe stata meno faticosa.
«Ti ho detto, ci vogliamo bene, ma nonostante ciò...»
«Gaia, ma stai zitta, non sparare cazzate» urla Christian.
«Christian, la lasci stare un attimo?» mi protegge Luca, apprezzo il suo gesto di protezione nei miei confronti, infatti sorrido. «Continua, io ti ascolto» mi sposta i capelli da d'avanti agli occhi.
«Tranquillo, fa niente» sorrido e abbasso la testa.
«Usa me per distrarti, non startene per le tue»
«Obbligo o verità Gaia?» chiede Christian. Stavano ancora giocando? Boh.
«Verità, almeno non mi fate limonare nessuno» ammetto spudoratamente sincera.
«Provi qualcosa per Christian?» chiede il ragazzo misterioso senza nome.
«No» dico fissandolo dritto negli occhi. Gli sfugge un colpo di tosse.
«Fatti venire la bronchite» stuzzico, no, ok, ho esagerato.«Gaiaaaa» ride Luca vicino a me.
«Ma che c'è, sono sincera» rido.
«Certe volte la sincerità puoi tenerteta per te» puntualizza Christian.
«Eh no, stai esagerando anche tu» urla Luca a Christian.
«Ti ho detto, amore e odio» gli ripeto.
«Non riesci comunque a starmi distante» urla sempre Chri. Guardo Luca e faccio finta di nulla. «Ignorami, che tanto non risolvi niente» ribatte ancora Christian. Mi guardo le mani nervosamente. «Qui Cenerentola è nervosa».
«Gaia, non farci caso» sussurra e mi accarezza la testa, «Christian smettila».
«Luca, ma perché ti metti in mezzo, nemmeno la conosci Gaia» dice, e forse ha ragione, non conosco Luca, ma mi sta attaccato come una cozza.
«Mi metto in mezzo perché non devi stuzzicarla» percepisco il nervosismo di Luca.
«Luca, stai tranquillo» lo tranquillizzo io.
«Gaia, mi hai rotto le palle» Christian si alza dalla sedia e torna in camera.
«Non c'è la faccio a guardarlo negli occhi» ammetto a Luca.
«Immagino che stasera non vuoi stare qui» percepisco la sua consapevolezza, sa già dove voglio arrivare.
«Esatto» ha afferrato perfettamente ciò che intendevo dire.
«Mhhh, vieni nell'altra casetta di legno?» chiede lui.
«E tu mi vorresti?» stuzzico.
«Tanto sono solo, Christian mi ha preso la casa singola»
«Quindi? Non mi hai risposto» rido.
«Certo che ti voglio a casa con me» impallidisce e continua «fa un po' impressione questa frase così» ride.
«Andiamo?» non voglio più starci in questo luogo, con questa aria e questo clima che mi mette l'angoscia.
«Non vuoi proprio starci qui dentro, dai vieni, andiamo via»
«Mi vai a prendere il giubbotto dalla cameretta?» faccio gli occhi dolci, sono irresistibile quando li faccio.
«Togliti quel faccino da angelo, ora ti vado a prendere il giubbotto» mi accarezza una guancia. Si dirige verso la cameretta, e giuro se dico che mi sarei aspettata un urlo di Chri, ma non sento nulla se non il vuoto. «Tieni» mi porge il giubbotto.
«Ciao raga» salutiamo io e Luca, veniamo ricambiati e usciamo.
«Stai meglio?» chiede lui sedendosi sull'altalena.
«Come mai non ho sentito l'urlo di Chri?» evito la sua domanda.
«Perché era in bagno e non mi ha visto»
Questa risposta mi fa scappare una risata.«Hai gli occhi che sorridono» ammette così da un momento all'altro.
«Cosa Lu?» faccio finta di non aver capito.
«Dicono che gli occhi siano lo specchio nascosto dell'anima» mi fa sfuggire un piccolo sorrisino.
«Fa freddo qui» cambio argomento.
«Vieni» si alza dall'altalena e mi invita con uno sguardo a farmi alzare.
Ci dirigiamo verso la casetta di legno, senza proferire parola.«È bellissimo qui» dico e lui sorride «Quanti anni hai Lu?» chiedo, sto curiosando nella sua vita senza farmi problemi.
«22» dice e si toglie il giubbotto.
«Pensavo fossi più piccolo» butto di getto nella aria, e oltre a una risatina non mi proferisce parola. «Comunque boh, sono confusa». Ho un difetto, non riesco a trattenere per me le parole che dovrebbero essere solo pensieri.
«Che c'è?»
«Non lo so, Christian mi sta massacrando psicologicamente...» mi fermo quando inizio a pensare che lui non mi voglia ascoltare.
«Continua, ti ascolto» mi tranquillizza con un cenno di capo.
«Boh, dicevo, siamo amore e odio, e per quanto io voglia stargli distante sono costretta a lavorarci insieme»
«In che senso costretta?»
«Comunque vivo in una casa a Milano, vado a danza tutti i giorni, vivo una vita normale, devo pur lavorare»
«Gaia, ma non devi lavorare con chi non vuoi lavorare, perché finisci per non fare il lavoro per bene»
«Tanto credo che con Christian ho quasi finito, per il momento non ha pezzi pronti, quindi non ha videoclip da fare, cercherò e troverò un nuovo lavoro» ed è ciò che ho anche intenzione di fare, alla fine ho finito il mio lavoro con lui, e non intendo continuarlo.
«Perché dovresti cercarlo?»
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Eiei, come va? Ecco a voi il capitolo, cosa succederà tra Mida e Gaia?
Vi sta piacendo?
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Fragile come ghiaccio// Mida E Gaia
DragosteConoscersi su un videoclip, essere confusi e innamorarsi.