«Quindi, vuoi firmare un contratto con me?» ripete la sua proposta.
«Certo, il mio cervello in questo momento è in cortocircuito, è tutto così strano, grazie» non so più cosa sto dicendo, sto perdendo il controllo delle mie parole.
«Mi fa onore che riesco a mandarti in cortocircuito»
«Il sorriso, che tenerezza» sussurro.
«Gaiaaaa» ride, a quanto pare ha sentito anche questo.
«È in grado di sentire i sussurri anche a milioni di chilometri?» scherzo.
«Non c'è la faccio a sentirmi dare del lei» ride ancora.
«Basta ridereee» gli tiro un pugnetto delicato al braccio «mi scusi» continuo impertinente a scherzare.
«Quando hai iniziato a ballare?» cambia completamente discorso.
«Ho iniziato a ballare quando avevo 4 anni, mi ha sempre salvato dai litigi dei miei genitori» credo di avere gli occhi lucidi, ma comunque continuo «lei invece, quando ha iniziato a cantare?»
«Abbiamo una storia molto simile Ga, io mi sono trasferito in Italia con mia mamma quando ero molto piccolo, non ho mai conosciuto mio papà, diciamo che ho iniziato dal rap e poi mi sono spostato al canto» lui a differenza mia racconta di sé con il sorriso.
«Come fa a raccontare tutto con sorriso?»
«Non ho rimpianto della mia crescita, anche se i miei si sono separati quando ero nella pancia di mamma, so che lo hanno fatto per il mio bene» guarda l'orario dal suo telefono, poi ritorna a guardarmi negli occhi.
«Beato» pensiero nella mia testa.
«Parlare del passato è difficile, ma comunque pensa al fatto che non saresti quella che sei senza il tuo passato»
«Ordinate qualcosa?» arriva un cameriere ad interrompere il nostro momento.
«Vuoi qualcosa Ga?» chiede lui.
«No, ho già fatto colazione» mi irrigidisco.
«Per me un caffè»
«Gaia, stai bene?» chiede. Ed è assurdo come anche gli sconosciuti riescano a guardare i miei sbalzi d'umore. Crescendo mi hanno fatto credere di essere incomprensibile, di non riuscire a fare capire i miei sentimenti agli esterni.«Si» acconsento con la testa.
«No, ti sei irrigidita appena ti ho chiesto se volessi qualcosa»
«Davvero, non è successo niente, non si preoccupi»
«Ga, non darmi del lei» arriva il suo caffè. Ormai rassegnata comincio a dargli del tu.
«Va bene Christian» mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Brava» poggia il volto tra le mani.
«Vabbè, io vado, è tardi e devo andare ad allenarmi»
«Ti accompagno a scuola di danza»
«No, devo andare prima a casa, poi a scuola» ammetto.
«Vabbè, ti accompagno a casa poi a danza»
«Che carino» un micro sussurro, mi auguro non abbia sentito.
«Gaia, sono fidanzato» mi ricorda, come se non me lo ricordassi.
«Hai sentito anche questo, uff» sbuffo «comunque no, vado da sola» finisco.
«Va bene»
«Ci sentiamo» mi alzo dal divanetto e vado via.
«Ciao Gaa» finisce lui. È una bella persona Christian, si vede il suo animo puro, l'istinto di guardare tutto con una briciola di ottimismo, sempre.
A lezione niente di nuovo, coreo su coreo, torno a casa tutta dolorante. Mi chiama Christian.«Eii, ti va di vederci stasera?» chiede lui
«Boh, sinceramente non so, volevo uscire con il mio fidanzato, e sinceramente non voglio fare la candela della vostra relazione» l'unico modo per evitare questa situazione è dire una bugia.
«Ah, si, certo, va bene» sento il tono dispiaciuto.
«Se vuoi possiamo organizzare domani» cerco di alzare il suo morale.
«Certo, se vuoi possiamo fare un uscita a 4 domani» ammette tutto ad un fiato.
«Ceeerto» ma io ora che mi invento, mi ha spudoratamente chiesto di presentargli il mio fidanzato.
«Va bene, prenoto e ti aggiorno» finisce.
«Ciao Chri» saluto con un Chri, per metterlo più a suo agio.
«Ciao Gaa» saluta. Chiudo la chiamata e mi sforzo di pensare a qualcosa per domani sera. Facciamo che per una volta accontento Mirko, è innamorato di me, siamo cresciuti insieme, ma non me lo vedrei mai come fidanzato. Credo sia il momento di approfittarmene un pochino.
«Mirko, aiuto» ammetto appena accetta la chiamata.
«Che c'è Gaietta?» ecco, quel soprannome non l'ho mai odiato così tanto da quando ha imparato a parlare.
«Allora, domani ho una cena con un amico, puoi per caso fingere di essere il mio ragazzo?» sgancio la cruda verità.
«Boh» so che sta fingendo, non sa dirmi di no, cerca di fare il duro per non ammettere quanto è sottone.
«Daaaiiiiii, devi solo stare ai miei modi, sai farlo» cerco di convincerlo.
«ufff, ok»
«Allora ci vediamo domani, ciao Mirko» saluto
«Ciao Gaietta» finisce e chiude la chiamata. Menomale, un problema in meno.
«Desy, stasera ci vediamo? Ho delle cose da dirti» non so se sarà un sì, ma se le chiedi di fare gossip, è la prima ad esserci.
«Certo Ga, vengo da te?»
«Si, ora» casa sua è letteralmente a pochi passi da casa mia.
«Arrivo» chiude la chiamata. Poco dopo arriva Desirée.
«Ei»
«Ei Ga» ha in mano un bustone di popcorn.
«Ma che hai fatto? Un furto in un supermercato?»
«Possiamo gossippare in pace» dice e viene via una risata. Andiamo in salone e ci lanciamo sul divano.
«Cosa dovevi dirmi?» incrocia le gambe
«Praticamente stamattina come ti avevo già detto sono stata al bar con Christian»
«Questo lo sapevo»
«Mi ha proposto un contratto con lui» mostro un sorrisone.
«Te lo meriti Gaia»
«Grazie Desy» la abbraccio.
«Poi voleva accompagnarmi a casa, ho gentilmente rifiutato»
«Che carino» ha avuto la mia stessa reaction.
«Super dolce, ti giuro, poi mi ha proposto una cena stasera, ho rifiutato, non sono la candela di nessuno»
«Mi auguro che non hai detto questo» ride.
«Ho detto che non devo fare da candela alla loro relazione»
«Vabbè Gaia» si poggia una mano sulla fronte.
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𝙀𝙘𝙘𝙤𝙫𝙞 𝙪𝙣 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙤 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤, 𝙡𝙖 𝙨𝙞𝙩𝙪𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙨𝙞 𝙨𝙩𝙖 𝙛𝙖𝙘𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙙𝙖𝙫𝙫𝙚𝙧𝙤 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙚𝙨𝙨𝙖𝙣𝙩𝙚, 𝙫𝙞 𝙥𝙞𝙖𝙘𝙚? 𝙄𝙤 𝙫𝙤𝙜𝙡𝙞𝙤 𝙞 𝙂𝙖𝙞𝙖𝙈𝙞𝙙𝙖 𝙙𝙞 𝙣𝙪𝙤𝙫𝙤 𝙞𝙣𝙨𝙞𝙚𝙢𝙚 😭.
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Fragile come ghiaccio// Mida E Gaia
RomanceConoscersi su un videoclip, essere confusi e innamorarsi.