Ricordo la prima volta che ci siamo incontrati, eri entrato nel bar in cui lavoro ed eri bello, diamine se eri bello e scommetto che lo sei ancora oggi, se non di più.
Ricordo ancora il modo in cui mi hai guardata, io ricordo ancora di essere arrossita e di aver abbassato la testa a causa della tua bellezza.
Mi hai chiesto semplicemente un caffè e, mentre aspettavi che il mio collega te lo preparasse, mi hai chiesto quale fosse il mio nome, io te lo dissi
"Valeria" tu hai sorriso e mi hai detto "Ciao Valeria, io sono Ghali" "ciao Ghali".Ricordo che il giorno dopo tornasti e mi hai chiesto di uscire, senza nemmeno salutare, io accettai.
Non sono mai stata una persona a cui piaceva rischiare, ma per te l'ho fatto.Ricordo di quando sono venuta a vederti per la prima volta ad un tuo concerto, era a Milano. Eri nervoso perché era da tanto che non ti esibivi davanti a così tante persone ma io sapevo che ce l'avresti fatta e così è stato. Ero così fiera di te in quel momento.
Dio se ti amavo, come non ho mai amato nessuno.Ricordo di quando mi hai fatto conoscere tua mamma Amel, che bella che è Ghali, bella quanto te e anche di quando mi hai parlato di tuo padre, che non vedi da anni, i tuoi occhi erano tristi quindi abbiamo cambiato argomento, odiavo vederti così.
Ricordo di quando facevamo l'amore e di quando non avevamo voglia di alzarci per continuare a vivere le nostre vite, separati, quindi spegnevamo il telefono e continuavamo ad amarci come se non ci fosse un domani. Dio come ti amavo.
Ricordo di come mi facevi sentire bella, voluta, amata.
Di come non perdevi occasione nel farmi arrossire con i tuoi complimenti e tu sapevi benissimo di quanto amavo sentirmi dire queste cose da te. Per esempio quando eravamo fuori sul balcone della casa di una mia amica durante una festa e stavamo fumando una sigaretta
"Sei bellissima lo sai vero?"
"Ti amo tanto"Ricordo di come ballavamo alle tre del mattino ubriachi, tornati da una serata, nel tuo salone con Michael Jackson che ci faceva da sottofondo, ora non riesco più ad ascoltarlo.
Ricordo le prese in giro dei tuoi amici quando eravamo tutti insieme al bar e di come tu arrossivi imbarazzato, eri adorabile e ti amavo per tutto ciò.
Ricordo di come ti sei arrabbiato quando, ad un after party della fashion week di Milano, un attore di cui non ricordo il nome, ci stava spudoratamente provando con me e mi ricordo che ti fissavo da lontano mentre tu eri al bancone ad ordinare due drink per noi. Ammetto che ne ero un po' divertita da tutto ciò perché avevo occhi solo per te, il mio amore grande. Ti sei avvicinato per salvarmi da quella situazione, quel ragazzo, palesemente ubriaco, iniziò ad insultare te, a te gli insulti non ti toccavano perché te li fai scivolare addosso, ma quando ha iniziato ad insultare me, in quel momento sei scattato come non ti avevo mai visto. Ho provato paura, ti hanno dovuto fermare in quattro.
Ricordo la nostra prima lite, perché erano settimane che non riuscivamo a passare del tempo insieme. Stavi finendo il tuo terzo disco e come mi hai detto tu quella sera, facevo l'egoista. Avevo bisogno di te sempre. Perché ti amavo.
Ricordo delle nostre chiacchierate senza senso mentre fumavamo
"Ghali pensi mai cosa pensano gli alieni di noi?"
"Ci penso sempre"
"Secondo te cosa pensano?"
"Che abbiamo bisogno di aiuto, ma non sanno da dove cominciare"Ora penso a come tu non faccia più parte della mia vita, il mio amore per te era grande e probabilmente lo sarà per sempre. Non riesco più ad ascoltare le tue canzoni alla radio, Casa mia è bellissima, sono contenta che tu sia riuscito a dire in televisione ciò per cui ti sei sempre battuto, ti amavo anche per questo. Non hai mai avuto paura di nulla.
Sono fiera della persona che sei e lo sarò per sempre.
Le nostre strade si sono divise perché il nostro amore era l'unica cosa che era rimasta e tu non avevi più tempo per me. Va bene così perché mi hai fatto sentire viva come non mi era mai capitato.
