Non sono ossessionata da te, Kaulitz

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Victoria's pov
Non sapevo se definire il mio primo giorno di scuola uno schifo o effettivamente carino. Beh diciamo entrambi, ha fatto schifo per quel "Tom", o così Emily mi ha detto che si chiamava. Non potevo credere di avere il ragazzo a cui ho rovesciato la Coca-cola sulla maglietta nella mia nuova scuola, insomma, la Germania era grande, perché proprio Magdemburgo? Sicuramente il destino non mi voleva bene. Almeno suo fratello gemello "Bill" era simpatico, erano gemelli ma fortunatamente non di carattere, Bill era un angelo, mentre Tom un diavolo. Avevo parlato con Bill poco ma é super gentile, durante quel frammento di tempo ci scambiammo i numeri (ovviamente tra amici). Conobbi anche Emily, era altissima, aveva dei cappelli color cioccolato e gli occhi del medesimo colore, e mi aveva insegnato anche qualche parola in tedesco. Non appena tornai a casa posai a terra lo zaino e mi legai i capelli in una coda alta, successivamente mi misi un paio di leggings e una maglia nera semplice. Presi la penna e il libro di tedesco e iniziai a svolgere qualche compito. Appena finii anche tutte le altre materie presi il mio Ipod e vidi che mia madre mi aveva inviato un Sms, lo aprii e lessi: "Ehi tesoro come é andato il primo giorno di scuola? :)" sospirai e risposi "tutto bene mamma, é un ottima scuola! ;)" dopo meno di un minuto mi arrivò la sua risposta "te lo avevo detto! La Germania é un ottimo posto, ti ci abituerai, ti voglio bene, ora devo andare in tribunale ;)" Mia madre era un avvocato e lavorava tantissimo, mio padre invece era il capo di un importante azienda, quindi non li vedevo spesso e la cosa mi dispiaceva molto. Aspettai fino alle dieci di sera per mangiare anche solo con un membro della famiglia ma nessuno arrivò quindi mi arresi e mangiai da sola nel silenzio della mia nuova casa. Mentre mangiavo ero persa nei miei pensieri, poi sospirai e misi il piatto nella lavastoviglie insieme alle posate e andai in bagno. Feci una lunga e calda doccia, ne avevo bisogno. Poi andai dritta a letto.
La mattina dopo mi svegliai alle sei e con molta fatica mi alzai dal letto, mangiai un po' di porridge con un succo ai mirtilli, ero strana? Probabilmente, ma era la miglior colazione al mondo. Presi dei cargo e li infilai velocemente, poi misi una maglietta a maniche corte e stretta, che mi arrivava sopra l'ombelico, lasciandolo scoperto, infine presi una felpa con la zip bianca e baggy e me la misi, lasciandola aperta, i capelli li lasciai sciolti. Prima di uscire di casa misi un po' di correttore, matita sotto agli occhi e mascara con un burro cacao. Raccolsi il mio zaino da terra ed uscii di casa, appena uscii dal mio giardino vidi Bill, mi fece sorridere, poi vidi chi aveva al suo fianco e alzai gli occhi al cielo. Bill venì da me con un sorriso <<Vic! Che bello rivederti! >> disse felicemente, ricambiai il sorriso e dissi: <<Si anche per me, Bill>> sospirai e guardai Tom che stava lì, in piedi con un espressione impassibile mentre mi guardava male <<Vivete qui?>> domandai a Bill che annuì <<Si, alla fine della via, tu?>> <<oh casa mia é quella dietro a me>> dissi mentre ridacchiavo, ma era più una risata nervosa. Sentivo lo sguardo di Tom su di me, faceva leggermente freddo ma il suo sguardo mi riscaldò da capo a piedi, deglutii con fatica <<Beh visto che stiamo andando nella stessa direzione allora andiamo insie->> <<No.>> Bill fu interrotto dal tono autoritario e glaciale di Tom, il fratello gemello di Tom si voltò verso di lui e lo fulminò con lo sguardo <<Allora vieni o no?>> disse Bill quando si rigirò verso di me. Per un attimo pensai di rifiutare ma perché avrei dovuto rifiutare una cosa che volevo per uno stronzo? Non se ne parlava. Sorrisi e annuii <<Certo, perché no?>> Bill mi rivolse un sorriso a sua volta e ci incamminammo. Eravamo quasi arrivati a scuola quando Bill si fermò davanti ad un piccolo bar <<Ti dispiace se entro un attimo? ho davvero voglia un caffè>> mi domandó lui, scossi la testa <<Oh non preoccuparti, vai pure >> sorrisi leggermente e Bill inizió a incamminarsi verso l'entrata quando qualcosa lo fece fermare <<Vuoi qualcosa?>> mi chiese <<Ti ringrazio ma sono apposto>>
Ero rimasta da sola con Tom, gli lanciai un occhiata e la sua espressione non era cambiata, aveva la mascella serrata <<Ma non sorridi mai? Noioso essere te>> dissi mentre sbuffavo <<É difficile essere di buon umore vicino ad una ragazzina come te>> rispose mentre alzava gli occhi al cielo <<Ragazzina? Sei solo un anno più grande di me>> ribattei e Tom alzò un sopracciglio <<Per essere una che mi odia sembri piuttosto ossessionata, sai anche qual é la mia età >> sospirai <<Non sono ossessionata da te, Kaulitz, sei troppo convinto, in realtà non piaci a nessuno>> la sua espressione cambiò e si lasciò scappare un sorrisetto <<Ma davvero? strano... la ragazza che mi sono scopato ieri sera diceva il contrario... anche quella della sera prima e della sera prima... devo andare avanti?>> feci spallucce <<No, grazie, non me ne frega nulla della tua vita sessuale>> dissi e mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio <<É un peccato, avrei tanto da raccontarti>> ribattè quello stronzo e mentre stavo per dirgli qualcosa Bill tornó con un caffè fumante tra le mani, non ero un amante del caffè ma per sopportare Tom ce ne volevano cento.

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