Il giorno dopo mentre camminavo verso scuola pensavo al messaggio che mi aveva mandato Tom la sera prima. Mi sentivo così stupida per aver permesso a Tom Kaulitz di farmi un succhiotto ma allo stesso tempo non potevo negare che mi era piaciuto da morire. Però poi mi ricordai che lui fa così con tutte, ieri sera due secondi prima di venire da me si stava per fare due ragazze insieme,l'attimo dopo mi stava proteggendo e l'attimo ancora dopo aveva le sue labbra sul mio collo. Tutto era così confusionario, lui lo era. Ero venuta qui a Magdemburgo per ricominciare da capo e Tom aveva stravolto tutto. Entrai a scuola ed Emily corse da me. La sera prima lei mi prestò un correttore e un fondotinta e riuscii a coprire il marchio di Tom in qualche modo, anche se le dovetti spiegare tutto. <<Allora? Tra te e Tom?>> chiese impaziente <<Tra me e Tom niente. É stato solo per divertimento, l'ha detto anche lui>> <<Ma dai si vede come vi guardate>> rispose lei con un sorriso <<Senti ora devo andare al laboratorio di chimica>> dissi tagliando corto. Non volevo parlare di Tom e l'avevo reso evidente <<Io salto la prima ora, non ho studiato nulla>> mi annunciò lei,le rivolsi un sorriso sbrigativo e andai dritta al laboratorio. Appena entrai mi sedetti nel posto in fondo alla classe e poco dopo una ragazza bionda con gli occhi color nocciola si sedette al posto vicino al mio. <<Ciao, sono Clara>> si presentò lei <<Victoria>> risposi sorridendo a mia volta. <<Non ti ho mai vista qui, sei nuova?>> mi domandò Clara cercando di studiare il mio volto <<Si... mi sono trasferita da poco qui...>> <<Non ci credo! Davvero? E da dove vieni?>> mi chiese entusiasta <<Vengo da San Diego>> <<E come mai sei venuta qui?>> sospirai e risposi: <<Lavoro di mio padre>>, lei annuì <<Ti ho vista parlare con Emily>>> <<Oh si, é stata la prima persona che ho conosciuto>> le dissi confusa "Perché le interessava se parlavo con Emily?" pensai <<Si lei fa così con tutti...>> sussurrò Clara <<In che senso?>> se prima ero confusa, ora lo ero il doppio <<Ma nulla! Non preoccuparti...>> provò a tranquillizzarmi ma fece tutto il contrario, preferii stare zitta e non fare domande. Il professore entrò in aula facendoci voltare tutti verso di esso <<Allora ragazzi oggi studiamo un argomento molto interessante>> annunciò il professore e in quel momento Tom entrò in aula con aria spavalda. Il suo sguardo si posò sul mio e improvvisamente arrossii, distolsi lo sguardo e scorsi Tom sedersi a qualche banco dopo il mio. La lezione cominciò ma io avevo la testa altrove, al ragazzo che era entrato in aula precisamente poco fa. Durante la lezione potevo sentire il suo sguardo su di me, era come fuoco sulla mia pelle. Vidi Clara vicino a me con un espressione confusa <<Tu e Tom...>> fece lei per domandarmi <<Nono... Non stiamo insieme se é questo quello che ti chiedi>> le risposi interrompendola, ma me ne pentii subito dopo <<Tom ti guarda da tutta l'ora>> disse lei ridacchiando, sorrisi in risposta, non volendo mandare avanti la conversazione. Quando la campanella suonò mi fiondai fuori dalla classe e andai al mio armadietto. Presi il libro di fisica che mi serviva per la prossima ora e quando chiusi lo sportello trovai Tom vicino a me con un braccio appoggiato all'armadietto, proprio sopra alla mia testa e un sorriso stampato sulla sua faccia da schiaffi. Sussultai nel vederlo e mi portai una mano al cuore <<Dio mio, mi hai fatto venire un infarto!>> esclamai <<Era quello l'intento>> fu la risposta che ottenni. Ma effettivamente da Tom non sapevo cosa potevo aspettarmi <<Che cosa vuoi?>> gli domandai già spazientita dalla sua presenza <<Come l'hai coperto?>> <<É per questo che sei qui, Tom? Per chiedermi come ho coperto un succhiotto?>> lui alzò le spalle mentre annuiva <<Secondo me ti mancava parlarmi>> dissi, stuzzicandolo. Tom ridacchiò e rispose: <<Chi é che é arrossita quando sono entrato in classe,mh?>> rimasi in silenzio, non potendo controbattere e sul suo viso comparve un sorriso compiaciuto <<Appunto>> continuò lui <<Stai solamente cambiando discorso>> sottolineai sperando che mettesse da parte il fatto che solo il suo sguardo mi faceva arrossire <<Non mi sei mancata. E comunque quel coso che ti ho fatto per divertimento ... non farti strane idee. Non potrebbe mai piacermi una come te. Non hai nulla di diverso dalle altre, sei come loro>> ribatté Tom indicando il punto del mio collo dove c'era il marchio provocato da lui<<Guarda che non sono una puttana>> dissi sbattendo l'anta dell' armadietto <<Ah no? Potevi fermarmi, eppure>> sottolineò lui <<Stronzo>> dissi e me ne andai. Infatti era come credevo, non ero niente per lui ma ciò non significava che mi meritavo di essere tratta così.
"Non hai nulla di diverso dalle altre, sei come loro" Le sue parole mi vorticavano per la testa e mi facevano essere incazzata il doppio con lui e con me stessa. Ecco cos'ero stata per lui "un altra ragazza".Non glielo permetterò mai più. Non ero un giocattolo ma soprattutto non ero quel tipo di ragazza che andava a letto ogni giorno con un ragazzo diverso e non lo sarei mai stata.
Quando arrivò sera fui contenta di mettermi a letto e finalmente risposare la mente da tutto e tutti. Subito dopo che chiusi gli occhi caddi in un sonno profondo...
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Everything is better with you
FanfictionVictoria Miller ha 18 anni , é il 2008, e frequentava la scuola a San Diego finché un giorno suo padre le annunciò che lei e la sua famiglia si sarebbero dovuti trasferire in Germania a Magdeburgo dove incontrerà Tom Kaulitz che le stravolgerà la vi...