L'invito alla festa

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Victoria's pov
Il giorno dopo non feci altro che pensare a quel ragazzo a cui avevo fatto ripetizioni. Mi aveva guardato tutto il tempo il seno e tutte quelle ore mi pentii di non aver indossato il reggiseno. Appena arrivai a scuola scorsi Bill e andai da lui, non avevo trovato il modo di chiedergli riguardo la sua band. Mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e gli dissi: <<Ciao Bill>> lui sorrise e mi salutò a sua volta <<Senti ti volevo chiedere una cosa>> lui alzò un sopracciglio e annuì <<Si certo dimmi, ti dispiace se andiamo fuori? ho troppo voglia di una sigaretta>>. Andammo nel cortile della scuola dato che mancavano dieci minuti all'inizio della lezione. <<Senti... l'altro giorno stavo guardando Facebook e ho visto tu, Tom e altri due ragazzi in una band, insomma, Bill sei parte di una band?>> gli chiesi finalmente togliendomi il dubbio <<Si, é vero>> rispose lui mentre sorrideva <<Sono contenta per voi e tutto ma... perché non me l'hai detto?>> domandai un po' delusa perché dio mio se me l'avesse detto sarei stata super felice! Bill prese un respiro e rispose: <<Beh...ecco...>> farfugliò e poi finalmente disse: <<É che mi piaceva sentirmi normale per una volta...>> alzai un sopracciglio <<Che intendi con il sentirti "normale"?>> chiesi confusa <<Beh ecco tutti sono miei amici perché sono famoso, ho i soldi e tutte queste cose, quindi vengo usato...e inizialmente quando hai iniziato a parlarmi pensavo lo sapessi, poi ho capito che non lo sapevi e pensavo fosse davvero figo che qualcuno mi apprezzasse per essere Bill e non Bill Kaulitz "il cantante dei Tokio Hotel">> spiegò e lo capii, non ero arrabbiata, ma solo perché alla fine aveva ragione <<Va bene, c'è, non sono arrabbiata, mi ero solo stupita che tu non me l'avessi detto>> dissi con un sospiro <<Ma sono contenta per te>> dissi sorridendo, Bill mi sorrise a sua volta <<Ma chi sono gli altri due ragazzi?>> chiesi perché la mia solita curiosità prendeva sempre il sopravvento <<Georg e Gustav, il bassista e il batterista>> mi disse Bill mentre ridacchiava, annuii <<Stasera c'è una festa a casa di Emily, viene tutta la scuola e loro ci saranno, ti va di venire? Così li conosci>> feci di si con la testa velocemente <<Siiii!!! Certo>> dissi eccitata di andare alla festa. Bill fu contento che io avevo accettato, ci incamminammo in classe e mentre entrammo Tom era già in classe, stranamente, e mi rivolse un occhiata maliziosa. Mi sedei al mio banco e presi il mio quaderno per prendere appunti di chimica.

Dopo scuola andai a casa e appena entrai vidi mia madre in salotto seduta sul divano mentre sfogliava una rivista di Vanity Fair <<Mamma?>> <<Victoria! Come stai tesoro?>> mi disse e sorrise <<Ti volevo chiedere una cosa, c'è ecco...>> dissi e il mio nervosismo mi indusse a stuzzicarmi le pellicine delle mie dita con le mie unghie. Mia madre odiava le feste, diceva che erano solo un modo per rovinare le persone, con l'alcol, la droga e la brutta gente che gira <<Emily ha organizzato una festa... ci sarà anche Bill e...vorrei andarci>> dissi e mordicchiai il mio labbro <<Ad una festa...>> ripetè mia madre mentre chiudeva la rivista e la posò sul tavolino di fronte al divano <<Per me é un no>> disse fermamente <<Ma perché no? Cosa c'è di male?>> chiesi sbuffando <<Invece di pensare ad andare alle feste, studia!>> <<Ma mamma, questa festa é anche un modo per socializzare! Ci sarà tutta la scuola e potrò conoscere nuove persone>> dissi provando a convincerla, mia madre sospirò. Un punto per me. <<Ci devo pensare>> rispose alla fine <<Pulirò tutta casa e farò la lavatrice e la lavastoviglie>> le stavo provando tutte e lei sembrò pensare per un attimo, poi sorrise. <<Va bene, puoi andare, ma non fumare, non bere e non drogarti>> alzai gli occhi al cielo <<Sisi, non farò queste cose!>> <<Ah e ti voglio a casa entro le 23:30, Victoria! Non oltre!>> mi disse ritornando al suo tono autoritario. Annuii e andai in camera mia. Feci tutti compiti per il giorno dopo e poi sistemai il mio armadio. Stetti sul letto fino alle 18:00, mancava un ora prima che Bill mi venisse a prendere e io sinceramente volevo iniziare a prepararmi. Aprii l'armadio e tirai fuori tutti miei vestitini e le miniskirts. Provai un vestitino rosso ma poi ho pensato "ma mica é natale" e lo bocciai. Indossai almeno dieci vestitini tutti bocciati e poi provai due miniskirts. Optai per l'ultima, era corta e aderente alle mie gambe. Presi una maglia nera corta senza maniche, mi arrivava fino a sopra l'ombelico e poi da poco più sotto l'ombelico iniziava la minigonna. Andai verso la mia scarpiera e presi un paio di stivali con i tacchi neri e li infilai con un po' di fatica. Erano le 18:30, mi mancavano trucco e capelli. Per prima cosa feci il trucco. Scegli un trucco leggero, correttore, blush, matita nera sotto agli occhi, mascara, gloss. I capelli li spazzolai solo dato che sono lisci naturali e rimangono sempre sistemati. Alle 19:00 precise Bill arrivò e scesi. C'erano anche Georg e Gustav, che erano esattamente come nelle foto. Salii in macchina di dietro con questi ultimi mentre Tom e Bill sedevano davanti. Tom guidava ovviamente. Sorrisi a Gustav e Georg <<Io sono Victoria, piacere>> dissi porgendo la mano, sorrisero a loro volta e mi strinsero la mano, Gustav sembrava piuttosto timido mentre Georg molto più estroverso, un po' come Tom <<Io sono Georg>> <<Io Gustav>> mi colpì l'accento tedesco che era decisamente più forte di quello di Bill. Tom mi diede un occhiata come a salutarmi e io gli ridiedi l'occhiata. Bill disse: <<Vic!!! Sei stupenda>> ridacchiai e lo ringraziai. Durante il viaggio Georg e Gustav mi fecero alcune domande ma parlammo del più e del meno, ridendo abbastanza, mi piacevano già. L'unico problematico della band era Tom, mi avrebbe fatta uscire pazza, ne ero certa...

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