Victoria's pov
Il giorno dopo non sentii la sveglia e mi svegliai grazie a mia madre che entrò nella stanza per dirmi che erano le 7:40 Saltai giù dal letto in un secondo e iniziai immediatamente a prepararmi, non curandomi di fare colazione anche se stavo morendo di fame. Mentre correvo in giro per la stanza per prepararmi sbattei il piede allo spigolo del letto <<E vaffanculo, stronzo>> imprecai <<ma con chi parli!??>> chiese mia madre dall'altra stanza <<nessuno>> risposi mentre mi mettevo il mascara. Alle 8:00 riuscii ad uscire di casa, corsi immediatamente verso scuola e alle 8:10 entrai in classe, super imbarazzata per gli sguardi dei miei compagni e la professoressa appena mi vide mi guardò male <<Signorina Miller, vedo che é in ritardo>> non riuscii a trattenere la risposta e dissi: <<Significa che ha una buona vista>> quest'ultima sgranò gli occhi e potei vedere l'odio nei suoi occhi <<Ti conviene sederti al tuo posto in silenzio prima che ti mandi dal preside>> disse lei mentre picchiettava la penna sulla cattedra nervosamente perché tutta la classe stava provando a non scoppiare a ridere in faccia alla professoressa. Mi incamminai verso il mio posto e passai vicino a Bill che mi sorrise e mimò con le labbra: "questa si che é la mia migliore amica" con un sorriso, poi passai vicino a tom che mi guardava con un sorrisetto divertito e si passò la lingua sul labbro. Non ho idea di come Tom fosse passato dall''odiarmi a farmi questo sorrisetto che mi faceva venire voglia di prenderlo a schiaffi ma allo stesso tempo una voglia irrefrenabile di baciare quelle labbra e mi chiedevo come sarebbe stato baciarlo e sentire il piercing...Dio mio dovevo smetterla, io non ero e non sarei mai stata una di quelle ragazze che cascava ai suoi piedi. Mi sedetti al mio posto affianco ad Emily che ridacchiò e sorrise <<Devo dirti una cosa...>> disse lei mentre giocava con una ciocca dei suoi capelli <<okay, ti ascolto>> le sorrisi <<Mi piace Bill>> ammise mentre ridacchiava, sgranai gli occhi e per poco non esplosi di felicità <<oh mio dio sei seria????>> <<shhhhhh! sii! É dall'inizio dell'anno che mi piace, già da prima che arrivassi ma non penso che io a lui possa piacere...>> disse mentre mi mordeva il labbro <<Ma che dici?? Devi prima provarci per sapere...>> le sorrisi <<Signorina Miller oggi le va proprio di vedere il preside vero? Se continua a parlare con la signorina Smith sarà la prossima la presidenza sarà la prossima stanza in cui sarà>> <<Nono mi scusi professoressa...>> risposi cercando di non ridere. Io ed Emily non parlammo più fino alla fine delle lezioni, camminammo insieme fino a fuori la scuola parlando di ragazzi, poi mi disse <<Vic, mi dispiace io devo andare, mi viene a prendere mio padre, se vuoi ti possiamo dare un passaggio>> scossi la testa e sorrisi <<No, grazie, ci vediamo domani>> risposi e lei mi abbracciò, mi stavo affezionando sia ad Emily che a Bill, ma soprattutto mi fidavo. Emily corse verso la macchina del padre e sentii una voce che mi fece sentire un brivido lungo la mia schiena <<Non dimenticarti di venire a casa mia oggi>> la voce mi sussurrò all'orecchio e quella voce era proprio Tom <<Hai paura che io non venga?>> risposi un sorriso provocatorio <<Se volessi farti venire lo potrei fare anche qui davanti a tutti>> rispose lui con un sorrisetto e una risatina, quando realizzai il doppio senso nella sua battuta diventai tutta rossa <<Ma pensi solo a quello?? Di certo un maiale ha la mente più pulita della tua!>> risposi mentre gli diedi un colpetto sul petto, lui ridacchiò e disse:<<Ci vediamo dopo prinzessin>> sorrise e se ne andò. Per tutto il tragitto a casa mi chiedi che cosa poteva significare la parola "prinzessin" assomigliava tanto a "princess" ma non era possibile che mi avesse chiamato principessa, insomma, era impossibile. Appena arrivai a casa mangiai soltanto un sandwich con il prosciutto cotto e una sottiletta e parlai al telefono con una mia amica di San Diego e mi parlò di come le cose andavano lì, in quei momenti sentivo un senso di malinconia ma poi lo scacciavo via pensando che se non mi fossi trasferita qui in Germania non avrei conosciuto Bill o Emily, però se non avessi conosciuto Tom la mia vita sarebbe stata molto più semplice. Appena finii il mio sandwich andai nella mia stanza e presi il mio computer e andai su google e cercai la traduzione di "prinzessin" e effettivamente mi era uscito "principessa" ma sicuramente avevo sentito male, non poteva essere. Alle 16:00 iniziai a prepararmi per andare da Tom. Mi misi un paio di cargo neri e sopra una maglietta grigia stretta che mi lasciava le spalle scoperte, non indossai nemmeno il reggiseno. Portavo una terza non abbondante quindi non ne sentivo il bisogno. Ripassai solamente il trucco aggiustando il mascara e pettinai i capelli. Presi il mio zaino con dentro solo i libri di letteratura e uscii di casa.
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Everything is better with you
ФанфикVictoria Miller ha 18 anni , é il 2008, e frequentava la scuola a San Diego finché un giorno suo padre le annunciò che lei e la sua famiglia si sarebbero dovuti trasferire in Germania a Magdeburgo dove incontrerà Tom Kaulitz che le stravolgerà la vi...