𝟼♥︎ 𝚃𝚑𝚎 𝚛𝚘𝚢𝚊𝚕 𝚊𝚜𝚜𝚊𝚜𝚒𝚗

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- La realtà è dolorosa

Una porta che viene spalancata di colpo mi fa sussultare

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Una porta che viene spalancata di colpo mi fa sussultare.

«Sei un'assassina!» alzo la testa di scatto, il tono accusatorio e intriso di veleno.

«Aeris.»

Mi guardo le mani insanguinate, tremo. Gli spasmi che mi invadono sono talmente forti che i denti sbattobo tra di loro. Il rosso vivido contrasta con la mia pelle pallida, il cuore impazzito nel petto.

Guardo la pozza di sangue ai piedi di Madame Elspeth e il suo corpo inerme. Gli occhi mi pizzicano, il senso di colpa si insinua nella mia mente come una lama affilata, tagliente e implacabile. La scena davanti a me è un macabro mosaico di violenza e rimorso, un peso insostenibile sulle mie spalle.

Non è colpa mia, lo so bene, ma io ero qui. Ho assistito a tutto inerme. Una pellicola che rivedrò a ripetizione.

Riavvolgi e guardi.

Riavvolgi guardi e vedi...

Immagini

Sangue

Sangue

Sang..

«I-io non... » come spiego che sono stata catapultata dentro a questa situazione, mi ci sono ritrovata.

È successo troppo velocemente.

La mia sorellastra entra nella stanza chiudendosi la porta alle spalle, mi scruta attentamente assottigliando gli occhi.

Deglutisco, mi siedo sui talloni e abbasso la testa.

Guardo le mani e ricomincio a tremare.

Mi chiede di alzarmi e dice che mi deve parlare, la voce mi giunge come un eco lontano.

Sono bloccata, come se le mie gambe fossero di piombo e le parole si fossero perdute in un labirinto dentro di me. Il cuore batte veloce, il respiro si fa corto. Sono prigioniera in un tunnel di terrore, incapace di reagire.

Aeris mi si avvicina e mi solleva prendendomi da sotto il braccio, mi rimette in piedi come se fossi leggera come una piuma.

Inizialmente il suo calore mi rassicura, ma dura poco perché la sua voce tagliente perfora con forza la mia quiete apparente.

«Vai a farti un bagno, ti aspetto fra un'ora in biblioteca» annuisco e mi muovo come un automa.

Ogni passo è pesante, come se fosse svolto senza consapevolezza.

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