𝓜𝔂𝓼𝓽𝓲𝓺𝓾𝓮 𝓦𝓲𝓼𝓹𝓮𝓻 è una ragazza introversa, sognatrice con la testa sempre tra le nuvole.
È cresciuta in un castello sfarzoso con la matrigna Madame Elspeth, denominata la "strega" a causa del suo portamento e del suo aspetto insolito...
⚠️⚠️⚠️ In questo capitolo saranno presenti scene hot, uso di sostante stupefacenti, alcool, droghe strane...COSE STRANE! Buona lettura. 😇 ⚠️⚠️⚠️
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-Ricorda di osare sempre, anche con i venti contrari. Sei destinato a tante cose belle, non sentirti sbagliato se vuoi sradicare gli argini e navigare in acque inesplorate. Puoi farlo, se TU lo vuoi. ⚡️
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Le finestre vibrano leggermente sotto il martellare costante della pioggia, come se il cielo arrabbiato stesse bussando alla porta della mia malinconia. Le gocce scivolano lungo il vetro opaco, creando strani intrecci che corrono via veloci. Il suono è di accompagnamento al mio respiro lento.
Tengo tra le mani un libro ingiallito che narra di un regno lontano e dimenticato, mi perdo tra le righe sbiadite e polverose, lasciando che la mia mente vaghi in cerca di risposte e di racconti nuovi. Le parole si mescolano al ritmo della pioggia, creando un'atmosfera ovattata che mi incatena nei miei pensieri inquieti.
Riflesso tra le gocce che scivolano lungo il vetro, vedo il mio volto, pallido e assorto. Mi sento come un personaggio di quel libro antico, intrappolata in una storia che non posso cambiare. Già scritta al posto mio.
Una principessa triste. Una futura regina spaventata. Una ragazza in cerca di una rivincita. Una giovane donna visibilmente distrutta.
Alaryc manca da una settimana al castello, non posso che essere più sollevata di così, non mi manca per niente. La sua presenza inizia a essere un peso che non voglio avere addosso. Soprattutto dopo l'ultima vicenda, mi ha terrorizzato anche se ho finto che non fosse così.
Osservo i guanti di seta nera che mi avvolgono fino ai gomiti, mi sento distante da me stessa, come se fossi separata da quel corpo che mi appartiene ma che non sento mio. Non ho ancora il coraggio di guardare oltre quegli avambracci coperti, consapevole che dietro di essi si nasconde una verità che non sono pronta ad affrontare.
Eppure, non provo rancore verso Mal. Sono consapevole che il suo sia stato un modo per proteggermi, nonostante i modi poco gentili. Non ho nemmeno dato ascolto alle voci che giravano sull'accaduto, incolpandolo come se fosse stato intenzionale da parte sua rovinare il mio aspetto "angelico". Non ha sfigurato niente che già non lo fosse all'interno.
Nonostante lo abbia allontanato e non ci parliamo da diversi giorni non posso scordare il suo sguardo e le promesse che ci siamo scambiati silenziosamente. Non è il nostro momento e forse non lo sarà mai, ma non dimentico come mi ha fatta sentire: desiderata, vista veramente per la prima volta.
In ogni caso, la pelle che mi riveste, che fa da involucro al mio spirito tormentato, non è qualcosa a cui tengo particolarmente. È solo una parte di me, un guscio fragile e vulnerabile.
