𝓜𝔂𝓼𝓽𝓲𝓺𝓾𝓮 𝓦𝓲𝓼𝓹𝓮𝓻 è una ragazza introversa, sognatrice con la testa sempre tra le nuvole.
È cresciuta in un castello sfarzoso con la matrigna Madame Elspeth, denominata la "strega" a causa del suo portamento e del suo aspetto insolito...
ECHER : Dea della saggezza. RIARGEN: Dea dell'universo.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
~•~ Buonasera bellezze! Ho aggiornato prima perché il capitolo era pronto e mi girava così. Me la merito una stellina vero? 😇 Poi se volete lasciare anche qualche commento perché no? Buona lettura. 📚 ~•~
<<Siete pronta altezza?>> No! Vorrei urlare.
<<Si.>> dico in fine.
La brutta sensazione di un corpo inerme, la mente vuota e il dolore che mi attanaglia le viscere.
Cammino verso l'entrata per incontrare il mio futuro sposo, so che qualcuno alle mie spalle mi accompagna, ma al momento non riesco neppure a concentrarmi sui suoi passi.
Tengo il coniglietto in una mano e con l'altra lo accarezzo, solitamente questo gesto mi calma subito ma non oggi.
Con la coda dell'occhio guardo fuori dalla finestra e mi sembra una giornata uggiosa, di quelle che passeresti tutto il tempo sotto alle coperte.
Aeris non è nemmeno venuta a salutarmi, non ci rimango male. Sarebbe stato più strano il contrario. Non abbiamo mai avuto un bel rapporto, anzi, lei mi ha sempre detestato.
Il cuore batte sempre più velocemente, man mano che ci avviciniamo alla soglia della stanza. Cosa vedrò fuori?
Appoggio la mano nel pomello della porta e lo giro, il click mi fa fremere dalla voglia di spalancarla in un colpo solo. Però mantengo la compostezza e la apro lentamente.
C'è uno spiazzo grande, l'aria fredda mi invade e finalmente posso vedere realmente tutto quello che aveva preso forma solo nella mia mente. Nel fondo in tutta la sua maestosità si erge un imponente portone in legno scuro. Con due grandi archi. È leggermente socchiuso, sollevo lo sguardo e lo punto in alto il cielo è nuvoloso.
<<Mystique può proseguire .>> dice la domestica alle mie spalle.
Guardo la punta delle mie scarpette che fuoriesce appena dall'orlo dell'abito, sollevo un piede e lo porto fuori dal confine che non ho mai oltrepassato.
Un nodo mi si forma nello stomaco, mi sembra una cosa sbagliata. Muovo un altro piede e sono fuori. Un'emozione nuova prende vita dentro di me, sono così elettrizzata anche se non si direbbe vista la compostezza che non mi lascia mai.
Mi guardo attorno e l'atmosfera se pur minacciosa, con questa grande nubi a coprire il cielo, mi da l'idea di un luogo quasi fatato. Faccio un gran respiro per incamerare più aria possibile e mi incammino verso l'entrata.
