I primi passi di uno strano futuro

4.4K 272 2
                                    

Al loro rientro l'atmosfera era cambiata ulteriormente; Tra di loro c'era qualcosa di magico e intimo.  Lucifer la portò in braccio fino in camera, stendendola sopra il morbido materasso.

- Dovrei rientrare ora... Al regno hanno bisogno di me... - A mala voglia la lascia. non voleva andarsene ne tanto meno lasciarla sola. Se avesse potuto l'avrebbe portata con se fino al castello.

- non preoccuparti... sei un sovrano, no? allora non posso tenerti lontano dai tuoi sudditi - Sorrise. Anche lei riluttante nel lasciarlo andare lontano.

Si guardarono intensamente un pochino e infine lui si allontanò.  Spiccò il volo verso il proprio regno lasciandola nel letto.

Lui si doveva impegnare nel proprio dovere, ma la mente rimaneva costantemente  legata a lei. Era in ballo e doveva impegnarsi per poterla conquistare sempre di piu.
Camminando per i corridoi del castello si mise a riflettere su cosa poteva offrirle; fermandosi davanti a uno specchio si scrutò attentamente...

" non ho molto da offrirle... in piu da un essere umano ho le ali, le corna e la coda... sono anche molto, forse troppo, alto rispetto a lei... ho il regno e infinite ricchezze... ma non credo che lei sia la tipica donna che si concede o pensa solo al denaro... " si dondolò sui piedi osservandosi,alla ricerca di qualche pregio o di qualcosa di valore. "Dovrei scoprire cosa le piace... magari dei fiori... o magari dei dolci..." riprese a camminare facendosi una lista metale dei gusti femminili e valutando attentamente quelli che potevano combaciare con il carattere di lei.

Quando finalmente ebbe finito i lavori burocratici,  Lucifer decise di cominciare facendo visitare a Cristal il proprio castello e il proprio regno. Voleva che conoscesse  il luogo dove avrebbe potuto vivere con lui, e magari avere una famiglia...

"Forse sto correndo troppo a pensare gia al matrimonio e a fare figli... non è neanche detto che durerà. .." sconfortato dal suo stesso pensiero spiccò il volo verso il mondo umano. Era ormai passata l'alba e avrebbe potuto farle una piccola sorpresa!
Una volta arrivato davanti a casa sua si intrufolò nel silenzio più assoluto iniziando a cucinare la colazione. A palazzo era servito e riverito ma nonostante questo le sue doti culinarie erano assai sopraffine.

"Finito! E ora il tocco di classe... una rosa...e... perfetto! " preparò un vassoio con su il capuccino con un cuore di cacao, i cornetti caldi alla marmellata, una rosa, e piccoli Diamantini ad adornare il tutto. "Spero le piaccia!" Si diresse in camera,  dove lei riposava ancora, cullata dalle coperte. Si avvicinò  e si sedette sul bordo del letto tenendo il vassoio con la coda  e scostandole una ciocca di capelli dal viso con delicatezza.

- buon giorno tesoro ~ è  arrivata una splendida mattina.-

Cristal  aprì gli occhi lentamente mugugnando un po'. Aveva ancora sonno ma trovarlo li a darle il buon giorno la riempì subito di felicità.
-buon...giorno. .Lucifer -  si mise seduta lentamente sbadigliando.

La guardò  con dolcezza  infinita dandole un lieve bacio sulla fronte.
-ti ho portato la colazione.-  le allungò il vassoio ben fatto, tutto fiero del lavoro compiuto.

-come sei dolce...- gli sorrise felice del gesto arrossendo lievemente.- non mi aspettavo di trovarti qui, mi hai davvero sorpresa !-

Lucifer ridacchiò tra se e se felice del risultato ottenuto. - beh... non riuscivo a starti lontano... così ho pensato di venire qui da te... e chiederti... ecco... -imbarazzato prese fiato- vorresti venire a visitare il mio regno?- 

Guardò la reazione della ragazza sperando di non aver avanzato una richiesta inopportuna e alla risposta positiva tirò mentalmente un sospiro di sollievo.

"ora devo solo sperare che i demoni non combinino un guaio... deve essere tutto perfetto per lei!" La osservò mangiare pensando e pregando che tutto rimanesse integro fino al loro arrivo.

- però... prima devo andare al lavoro! non posso marinare - 

A quell'affermazione tornò con la testa sulle spalle. in effetti lei aveva un lavoro e seppur l'idea non gli piacesse, doveva lasciarla andare. "se un giorno diventerai mia moglie di certo non avrai bisogno di ....LAVORARE!" -va bene, passerò a prenderti fuori dal lavoro quando finirai... -

A malincuore la dovette salutare, con l'idea di andare piano e non  darle troppo fastidio. Sbuffando come una locomotiva spiccò il volo verso il regno quando un pensiero lo colpì talmente forte da farlo sbiancare.

Lucifer in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora