IL DIAVOLO PER BABYSITTER

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Si sentiva in pace con se stesso, nel caldo delle coperte sentiva che non si sarebbe mai svegliato, nulla poteva disturbare la sua tranquillità, se non fosse stato per... QUELLA sensazione! Si sentiva osservato, in maniera morbosa.

Aprì gli occhi mugugnando per scacciare quella sensazione, ma ammutolì trovandosi davanti un bimbo con due occhioni accusatori di un color nocciola intenso e una zazzera ramata.

Lanciò un grifo indietreggiando e finendo col cadere dal letto.

- RAY! Torna subito qui birbante che non sei altro!!-  Cristal comparve con in braccio un altro bambino un pochino più piccolo che, non appena lo vide, si strinse alla ragazza nascondemmo il viso.

- che... che sta succedendo?...- "io ero rimasto a noi due nel letto, a un dolce risveglio da soli... non... bambini!"

-scusa... la signora a cui tengo i figli aveva lavori in casa e così li ha portati qui...-

-bam... bini?... - c'erano dei bambini. li. ora. con loro.

-si... tutto ok? non è che... HAI PAURA DEI BAMBINI?!-

-CHI?! IO?! - risata nervosa- Ma per favore! sono un grande sovrano io! Per chi mi hai preso?- era visibilmente agitato, e sentire lo sguardo dei tre su di lui non lo aiutava affatto. Di per se non è che avesse paura, ma non aveva mai avuto a che fare con dei marmocchi, tanto meno umani! sapeva che piangevano, urlavano, se la facevano addosso... peggio dei gironi che lui stesso aveva creato.

-allora se per te non è un problema, li puoi tenere momentaneamente mentre vado a fare la spesa?-

-TENERLI?!- scattò sulla' attenti impanicato, ma poi si ricompose con un colpo di tosse - certo, non ci sono problemi.  vai pure tesoro, ci penso io- "non può essere così terribile...Avanti Lucifer!! Sono due umani in miniatura! ce la posso fare! Non deve essere difficile! E poi starà fuori per poco, il tempo di comprare il necessario..." la guardò prepararsi e andare alla porta lasciando quei due nanetti vicino a lui.

-torno tra una mezz'oretta. A dopo!- uscì abbandonandolo li con i bambini. "perché ho un cattivo presagio?"

cristal scese in strada tranquilla ma appena fuori si accorse di aver dimenticato il portafogli, così risalì e aprì la porta.

Quando lo fece si trovò davanti una scena incredibile. Erano passati 2 minuti e Lucifer era già sottomesso, legato e pitturato mentre i bambini correvano e urlavano. -ODIO QUESTI MINI UMANI!!-

non resistendo scoppiò a ridere arrivando in suo soccorso da brava fidanzatina. -ho capito vi porto con me- lo aiuta a rialzarsi trattenendo le risatine. 

-non ridere.- imbronciato si pulisce e si mette la camicia senza aggiungere altro. "odio i bambini!"

Uscirono tutti insieme di casa. Per sua fortuna quelle pesti stavano sul passeggino e dovette solo spingerlo. Era certo che se li avesse presi in braccio lo avrebbero sbranato.

-tutti i mini voi sono così?...-

-oh no... alcuni sono peggio-

Impallidì all'idea e decise che non sarebbe mai diventato padre... si sentiva pure idiota con quel cos o che spingeva! Se non fosse stato per lei sarebbe già stato a km di distanza.

-dai... non preoccuparti... ci mettiamo poco- entrarono in quel piccolo negoziato e lui si accorse di come la vita comune fosse diversa dalla sua a palazzo. Si guardò attorno passando gli occhi sulle altre persone presenti e sui prodotti vari posti sugli scaffali. "beh... non sarebbe così male..."

Si stava nuovamente per perdere nei suoi pensieri quando si accorse di aver perso Cristal tra gli scaffali e di essere rimasto solo con le due pesti che stavano già allungando le mani verso i prodotti.

-Fermi li!-  veloce riprese i sacchetti che avevano preso rimettendoli a posto.  "bravo Lucifer! fatti valere!". Annuì lodandosi mentalmente da solo ma poi iniziò il panico. I bambini iniziarono a urlare e piangere dimenandosi.

- Oh nononononono! Vi prego! Smettetela!!- si guardò in giro impanicato alla ricerca di aiuto o di qualsiasi cosa potesse salvarlo. - prendete!- gli ridiede i sacchetti ma loro non la smisero, continuando a urlare e lanciandogli contro gli oggetti. "che qualcuno salvi un povero diavolo!! Vi prego!!!"

Stava per iniziare a piangere pure lui quando l'angelica figura di Cristal ricomparve con in mano della frutta. -che succede?!-

-ti prego...aiutami!-

-va bene non preoccuparti- sorride intenerita prendendoli in braccio e tra una parola dolce e una carezza riuscì a calmarli facendo tornare il silenzio.

Sorreggendo quella povera anima di Diavolo, terminò di fare la spesa, evitando di lasciarlo solo con loro e li riportò tutti e tre a casa. Con la sua esperienza lavorativa riuscì a tenerli a bada e , soprattutto , lontani da Lucifer che, poveraccio, dopo mezza giornata era già esasperato.

Quando i bambini tornarono a casa loro, Cristal si avvicinò al Diavolo, che steso sul letto, cercava di dimenticare l'esperienza.

-ehi... tutto ok?- si sedette vicino a lui accarezzandogli la fronte.

Lucifer sentendola aprì gli occhi incontrando subito i suoi. Averla vicino lo faceva sentire subito bene. Allungò le braccia portandole su di lei e la tirò a se abbracciandola; ne sentiva il bisogno come una pomata lenitiva. Inspirò il suo profumo facendolo arrivare fino in fondo alla propria anima corrotta e schiudendo nuovamente gli occhi. 

-oh Cristal... sei una ragazza così straordinaria...- lo sussurrò con voce bassa e con mal celato desiderio.

Alzandole il viso con delicatezza lo avvicinò al proprio in cerca di sollievo, ma qualcosa lo interruppe. nella stanza comparve un uomo pieno di cicatrici, con dei capelli tagliati cortissimo e un'armatura scura addosso.

-signore. Il regno è sotto attacco-



Lucifer in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora