LA BATTAGLIA DI UN SOVRANO

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Lucifer alla notizia scattò subito in piedi allarmato, scordandosi in un istante del desiderio carnale. Doveva andare immediatamente! Si voltò verso l'amata con sguardo deciso e pronto alla battaglia.

-Devo andare... ma tornerò, te lo prometto.- La baciò con veloce dolcezza e partì a tutta velocità.

Mentre volava tra i cieli umani il suo pensiero era già in battaglia; sapeva bene cosa aspettarsi e il suo presentimento ebbe una conferma scontata al suo arrivo. Il paesaggio che si presentò davanti a lui lo fece raggelare di rabbia; gli angeli stavano perseguitando il popolo disarmato senza pietà urlando stupide sentenze divine. Il sangue dell'esercito fluiva senza sosta. Doveva fare qualcosa e senza pensarci due volte si buttò nella mischia. Il sovrano si fece comparire in mano proiettili di fuoco infernale, che scagliò con rabbia e forza verso dei soldati benedetti; i bersagli vennero colpiti in pieno, iniziando a bruciare senza sosta tra urla lancinanti di dolore, la pelle stava lentamente cuocendo cambiando colore, le bianche piume e i vestiti svanirono tra fumo e sangue.

Senza fermarsi continuò il contrattacco coprendo le spalle ad alcuni demoni che portavano in salvo la popolazione.

Colpo dopo colpo fece fuori altri angeli, ma più ne morivano, più ne arrivavano. "Dannazione!! Quanti sono?! Di questo passo non ce la farò mai a... NO! CE LA FARò! L'ho promesso a Cristal! Devo tornare da lei!!" Trovando nuova energia riprese a colpire e difendersi ma i nemici erano troppi... improvvisamente sentì qualcosa colpirlo.

Un dolore lancinante lo trapassò ovunque, il caldo sangue impregnò i suoi abiti, le forze l abbandonarono. iniziò a precipitare... Urlò il nome di lei... poi il silenzio.

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guardava fuori dalla finestra in pensiero. Erano due giorni che non lo vedeva e la preoccupazione non la abbandonava un secondo. Il ricordo le ripresentava sempre lo sguardo di lui, fiero e deciso, lo sguardo di un sovrano che stava partendo per salvare la propria gente.

"Oh Lucifer... dove sei? Come stai? ... se solo avessi notizie sulla battaglia..."

Con un nodo sul cuore si tormentava le mani. Avrebbe fatto di tutto per raggiungerlo ma non le era possibile. La sua mente era un tornado di idee che si auto scartavano. Si sentiva impazzire, aveva bisogno di vederlo e di abbracciarlo.

Stava per iniziare ad urlare quando un'ombra comparve dietro di lei. Si voltò di scatto con il cuore a mille e pronta a pronunciare il nome dell'amato, ma le parole le morirono in gola. Quello che aveva davanti non era il Lucifer che conosceva...

L'uomo ricoperto di sangue che stava fermo davanti a lei la spaventava. I muscoli tirati e tesi erano coperti da tagli e bruciature, un ala nera era bassa, rotta e sanguinante. Il suo viso, coperto da lunghi capelli neri, era severo, i denti aguzzi si intravedevano nella bocca schiusa e gli occhi totalmente neri mostravano solo le iridi rosse e una pupilla felina e malvagia. Le corna enormi e aguzze si incurvavano rosse del sangue nemico. dagli abiti strappati sgorgavano fiumi cremisi densi che macchiavano il pavimento.

"Lucifer... davvero sei tu?... cosa ti è successo...?" Il diavolo davanti a lei alzò la mano mostrando lunghi artigli, lo sguardo sembrò addolcirsi per un'istante.

-ce... l'ho... fatta...- la voce innaturale si smorzò e Lucifer cadde a terra nella pozza di sangue privo di sensi.

Allarmata urlò il suo nome correndo da lui, buttandosi in ginocchio tra il sangue. Lo prese tra le braccia accarezzandogli il volto con disperazione.

-Lucifer! Ti prego! NON MORIRE!!!- tra le lacrime cercò di portarlo nel letto. -rispondimi... ti prego...- Lo baciò in un segno disperato. "devo fare qualcosa..." lo stese con delicatezza e corse a prendere tutti i medicamenti che aveva a casa. non era neanche sicura che funzionassero su di lui ma doveva tentare il tutto per tutto. Tornò da lui spogliandolo da quegli stracci e iniziò a medicarlo come poteva, mettendo anche punti nei tagli più profondi. -Va tutto bene, sei al sicuro ora...- lo coprì con una coperta pulita guardandolo tutta tremante. - non sei solo...-  guardandolo in quello stato si sentì afflitta. -oh Lucifer. .. non puoi abbandonarmi... non prima di averlo saputo...-



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