BENVENUTA MIA REGINA I

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Lucifer la tenne stretta a se tutta la notte. Non si sentiva più a disagio. Aver confessato i suoi sentimenti e aver sentito quelle parole da lei, lo aveva liberato da tutti i dubbi... o quasi. Era rimasto in sospeso la questione "rapporto sessuale". Guardando il soffitto si mise a rimuginare sul da farsi senza sosta, valutando pro e contro di alcuni modo di dirglielo.

"non posso di certo dirle -ehi, lo sai che se scopiamo diventerai per sempre un demone?- ...NO! esclusissimo! però...come potrei fare? Devo usare tatto... e se non accettasse? potrebbe andarsene! No... ha detto che mi ama... però potrebbe dire niente sesso!... NON POTREI SOPRAVVIVERE! averla vicina e non poterla toccare...ci resterò secco sul serio questa volta! ...va bene che molte relazioni tirano avanti senza farlo però... sono il diavolo io!"
Preso com'era dai suoi pensieri incasinati non si era accorto che Cristal si era svegliata e lo stava guardando curiosa di tutte le facce chr faceva. -tesoro,qualcosa mi dice che sei turbato...- si avvicinò baciandolo.
Sussultando strappato dai suoi pensieri la guardò sorridendo. -ehi! Beh... si e no...- e ora? Doveva dirglielo? Non aveva ancora deciso come farlo! -ecco... mi stavo domandando...se questa sera volevi venire al mio castello! Si! È proprio quello che mi stavo domandando!- salvato in extremis la guardò negli occhi sperando di aver guadagnato tempo.
-per me va bene- Cristal sorrise dolcemente. - ma sei sicuro di sentirti meglio? Non vorrei mai che ti sentissi nale a causa delle ferite...-
-Non preoccuparti per quello! Sto molto meglio!- si gonfiò orgoglioso della sua guarigione accellerata. In effetti, dopo quella rinfrescante notte di sonno, aveva recuperato tutte le energie e le ferite non duolevano ormai più. -quindi è deciso!- la strinse sorridendo e baciandola con amore. -tesoro... potrei usare la tua doccia? Ne ho davvero bisogno...-
-La mia doccia? Certo! Io magari preparo qualcosa per colazione... sto morendo di fame!-
L'atmosfera era sicuramente molto più leggera tra loro. Si aggiravano per l'appartamento come una coppia sposata. Lei premurosa verso di lui e le sue ferite e lui... un semplice uomo che non ascolta!
Mentre il diavolo era rifugiato sotto la doccia, lei si mise a cucinare dei pancake per entrambi sorridendo e canticchiando. Si muoveva tra i fornelli come una brava mogliettina, pensando a come era caambiata la sua vita. "Chi lo avrebbe mai detto...ho incontrato il diavolo in persona, mi sono innamorata del re degli inferi e ci ho già dormito insieme due volte! Se me lo avessero dettoin passato non ci avrei mai creduto! Devo ammettere che non mi pento affatto e non cambierei la mia scelta... è cosi dolce... ed a essere sinceri... è davvero figo! Ha un corpo così scolpito e perfetto! Potrei solo sbavarci su <3 "
Uscito dalla doccia, si era messo appoggiato al muro osservandola mentre, persa in chissà quali pensieri, cucinava tranquilla. Indossava solo i pantaloni... il petto scolpito ancora dalla doccia e i capelli ribelli e umidi. "È così bella... potrei osservarla in eterno... la sua visione risveglia nella mia mente le ninfe leggiadre delle più anriche leggende. I suoi occhi di diamante brillano come stelle più luminose della notte dei suoi capelli. Vengo attirato a lei come una falena verso la fiamma più brillante. Più le sto vicino e più ho bisogno di lei... come vorrei che accettasse il rapporto con me... passerei l'eternità con lei come sposa, amandola ogni giorno di più ".
Si avvicinò spegnendo il fornello e posando le mani sui suoi fianchi. La sentì sussulrare per la sorpresa ma non si fermò: le labbra si unirono alla sua pelle candida del collo tracciando un leggero percorso di baci verso la spalla, per poi tornare in su verso l'orecchio e sussurrare.
-oh Cristal. .. mia piccola e dolce Cristal... il mio desiderio e il mio amore per te sono immensi... ma l'idea... che tu possa rifiutarmi mi dilania... come umana l'atto del nostro eros porterà mutamenti in te... un diavolo trasforma in diavolo con amore, non quello platonico,non sia mai che il pensiero ti rubi la mortalità, ma il desiderio carnale soddisfatto... quello sarà la linea di confine...- La voltò, trovandola di fronte a se, e si inginocchiò prendendole la mano per baciarle il dorso.
Cristal lo guardava pensando a quelle parole. Vedeva la disperazione e l'amore di quel diavolo che si preoccupava per lei. "se farò l'amore con lui...diventerò un demone? Quindi...perderò la mia vita normale e sarò immortale?... Devo scegliere tra lui e... la morte?" Iniziò a sentire un senso di vertigini tanto che fu costretta ad appoggiarsi al mobile. "amore o...mortalità? Che devo fare? Lo amo...voglio stare con lui..." lo guardò negli occhi. Era ancora in ginocchio e le teneva le mani. La amava e si vedeva. -Lucifer...io...- deglutì. Aveva deciso. Non sarebbe tornata indietro. -Accetto. non importa ciò che accadrà. Voglio stare con te.-

La guardò negli occhi e sentendo quelle parole il cuore gli si riempì di gioia e speranza. Si alzò prendendola in braccio, stringendola a se. - Oh Cristal... mi hai reso il diavolo più felice!!!- tenendola a se la baciò con amore e dolcezza. Tenne le loro labbra unite a lungo beandosi di quella strana e piacevole scossa che il contatto gli provocava. Il tempo, che sembrava essersi fermato, riprese però a scorrere quad o lo stomaco di lei brontolò. Intenerito la guardò staccandosi. -meglio mangiare. non sia mai che mi faccio odiare perché ti nego il cibo.- La rimise con i piedi per terra guardandola mentre, arrossata, finiva veloce di cucinare.

La neo coppia, dopo colazione, si dovette separare. Lui doveva rientrare nel regno mentre lei aveva da lavorare. In previsione della serata, Lucifer; preparò la stanza da letto nella maniera più romantica e impeccabile possibile. Rose ovunque e candele, per ricreare una dolce atmosfera. Oltre quello avrebbe dovuto organizzare la cena, ma farla li a palazzo o nel mondo umano per poi trasferirsi in seguito? Valutando le opzioni si rese conto di non avere nessun cuoco a palazzo specializzato in cibi umani.

"Oh no! Se doves venire a vivere qua devo risolvere! Ma dove trovarlo? forse nel girone dei golosi c'è qualche ex cuoco... potrei offrirgli un corpo in cambio dei suoi servigi...Devo andare a vedere!" Si diresse sul luogo guardandosi in giro; c'era molta gente ma la scelta richiedeva troppo tempo per essere fatta sul momento.

Tornando a Palazzo, si decise a preparare la cena in un ristorante in città.

"bene! E ora che la domanda [dove?] è stata risolta, manca...[come?] ?! Non ho la più pallida idea di come vestirmi! Smoking? Forse troppo formale... Maglietta e jeans? No... Sembrerei un barbone... Qualcosa a tema col ristorante? Magari dovrei vestirmi in tema con lei! ma come si veste lei?" Portandosi convulsamente le mani nei capelli neri, passò le ore a cercare qualcosa da mettersi.

Arrivò l'ora del loro incontro. Fuori dalla porta, cercava il coraggio di bussare, tenendo in mano un mazzo di fiori. Aveva optato per una camicia bianca e un pantalone elegante, ma ancora non era convinto. "Coraggio...uno...due...no no no! Forse dovrei cambiari! Ma con cosa? DAI! TI STA ASPETTANDO! Uno...due...tre!" bussò. La porta si aprì poco dopo e Cristal comparve davanti a lui. Era stupenda. Indossava un bellissimo abito da sera bianco come un manto di neve, una spallina sulla destra e una gonna leggera stratificata di raso e tulle lunga fino al ginocchio. I capelli raccolti impreziositi da delle forcine con brillantini. Lo accolse subito con un dolce sorriso -ehi!- rise guardando quel diavolo che era rimasto imbambolato con la bocca aperta a guardarla. "how...è...bellissima! sono tornato in paradiso..."

-sei... bellissima tesoro... sono senza parole!- le porse i fiori come un robot in tilt osservandola. "credo che... romperò i pantaloni..."

Camminando al suo fianco, cercava di mantenere la calma nei paesi bassi, ma il suo cuore non voleva smettere di fare i cavoli suoi. Per tutta la cena non riuscì a spiccare parola. Aveva perso il contatto con la realtà, per lui c'era solo quel splendido e prezioso bocciolo che sedeva di fronte a lui. Se era partito con la calma e la sicurezza che lo avevano sempre accompagnato lungo la sua longeva vita,ora era nel panico più totale. man a mano che si avvicinavano al castello sentiva avvicinarsi anche un infarto. Persino l'idea di possederla stava vacillando. In tasca aveva pure dei preservativi che, per lui, sarebbero rimasti dov'erano.

-siamo...arrivati...- deglutendo aprì la porta facendola entrare. era il momento della verità. Sarebbe riuscito a fare il diavolo con lei? Le sue gambe tremanti dicevano di no.

Lucifer in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora