Dea
Nella vita avevo provato vari tipi di dolore. C'era quello fisico, quello interiore che ti logorava dentro e poi c'era quello... mentale.
Quello mentale, era quello più brutto.
Ancora oggi, sento di non essere guarita del tutto, ancora oggi sento quel piccolo vuoto nel petto. Sono anni che cerco di uscirne, sono anni che cerco di superare tutto il male che ho subito. Pensavo di essere quasi arrivata al punto di arrivo, ma invece oggi, mi sono resa conto che non sono nemmeno partita.
Sono cinque anni che faccio le mie sedute dalla psicologa, anni che cerco di buttare fuori tutto quello che mi faceva stare peggio, ma in tutto quel tempo, io avevo detto si e no due frasi.
<<Allora Dea, come ti senti oggi?>>
Mi veniva sempre fatta questa domanda, ma non sapevo mai come rispondere.
Stavo bene? Stavo male? Io mi sentivo sempre quel dannato vuoto nel petto.
<<Bene.>> sussurrai con voce bassa.
Non era affatto cosi, ma andava bene lo stesso giusto?
Spostai lo sguardo varie volte in cerca di qualcosa da guardare, per non pensare a quanto in realtà fossi nervosa.
In fondo l'ambiente era piacevole, era pieno di quadri con figure strane, pareti colorate di colori diversi, e c'era persino un piccolo albero vicino la finestra. Chi è che tiene un cavolo di albero dentro una stanza?
<<So perfettamente che non è così. Perché non ti apri un po' con me?>> chiese con tono dolce.
Quelle parole le sentivo spesso pronunciare da papà, lui voleva questo, voleva che io parlassi dei miei problemi e mi confidassi. Ma come potevo?
Ho passato la mia intera vita sola e senza potermi fidare di nessuno. Mi hanno voltato sempre le spalle, quando io cercavo di fare un passo avanti con qualcuno, quel qualcuno improvvisamente ne faceva cinque indietro.
Quindi...come posso farlo senza rimetterci di nuovo il cuore?
<<Non ho mai parlato a nessuno dei miei problemi.>>
<<Ci hai mai provato?>>
Alzai la testa di scatto e guardai nella sua direzione.
<<Io...>><<Secondo me no. O forse, ci hai provato ma nessuno ti ha mai ascoltata per davvero.>>
<<Direi più la seconda.>> dissi con un filo di voce.
<<Ecco. So che non ti fidi di nessuno, tanto meno di me, ma vorresti dirmi qualcosa in più su di te?>>
Spostai lo sguardo velocemente su un punto indefinito davanti a me. Se dovevo dirle qualcosa, preferivo farlo senza guardarla negli occhi.
<<Non so da dove iniziare...>>
<<Inizia dall'inizio, tesoro.>>
Dall'inizio? Perfetto.
<<Beh allora...sono figlia unica, vivo da sola con mio padre, adoro la musica, mi piace molto anche leggere...>>
<<Leggere? Qual'è il tuo libro preferito?>> chiese con un sorriso caloroso sul viso.
<<Il mio preferito in assoluto è Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen.>>
Adoravo quel libro. Quando sfogliavo quelle pagine mi sentivo come se fossi su un altro pianeta.

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My Bodyguard
Literatura FemininaDea Davis. 18 anni. Vive a Los Angeles. Figlia di uno degli imprenditori più ricchi e famosi della città. Non le è mai mancato nulla, tranne una cosa: l'amore materno. L'unico punto di forza che ha sempre avuto nella vita, è stato suo padre. Dea sin...