20 maggio.
Ore 00:00.
Buon compleanno a me.
Era arrivato quel fatidico giorno.
Il più brutto di tutti
Odiavo tantissimo il mio compleanno, perché mi portava a galla solo brutti ricordi. Mi ricordava che io ero qui per miracolo, perché se mia madre fosse riuscita a farmi tutto quello che aveva in mente, io a quest'ora non ero più qui.
Aveva cercato di uccidermi varie volte quando ero piccola, ma questo giorno mi ricordava troppo che io ero qui solo per qualche miracolo divino di chi sa chi.
Non amavo festeggiare il mio compleanno, odiavo tutto dei compleanni in generale.
Papà lo sapeva, non diceva nulla, ma capivo dal suo sguardo quanto fosse triste per me. Lui mi aveva salvata molte volte, è sempre stato la mia luce in fondo al tunnel. Senza di lui non sarei qui.
Ogni anno festeggiavamo a modo nostro, stavamo in casa, ordinavamo due pizze e guardavamo il nostro film preferito...
Una notte da leoni.
Mi sentivo così fortunata ad avere lui al mio fianco, mi sentivo spesso sola, ma con lui è diverso. Non mi aveva mai mollato la mano, mi ha sempre tenuta stretta a sé senza mai voltarmi le spalle.
Anche se, quest'anno un po' diverso sarà, visto che c'è Mia con me. Adoro averla in torno, adoro passare del tempo con lei e adoro soprattutto le nostre chiacchierate.
Con lei posso parlare di tutto senza vergognarmi, posso dirle tutto quello che mi passa per la testa, anche se sono una persona abbastanza introversa.
Dopo minuti interminabili passati sotto il getto di acqua calda, uscì dalla doccia e mi strinsi in un asciugamano pulito.
Erano le nove di mattina, oggi non avevo scuola visto che era sabato, ma per qualche assurda ragione mi ero svegliata prestissimo.
Uscii dal bagno con ancora i capelli gocciolanti, presi l'intimo dal mobile piccolo sotto la tv e lo indossai velocemente.
Cercai in tutti i modi di non guardarmi allo specchio, perché il mio riflesso ultimamente mi faceva venire spesso il volta stomaco.
Era così anche prima, però negli ultimi tempi mi vedevo peggio.
Perché non potevo essere bella e in forma come le altre ragazze della scuola?
Loro si che erano praticamente perfette, gambe lunghe, seno prosperoso. Avevano tutto quello che volevo io.
Smisi di pensarci e andai dritta verso l'armadio, non sapevo bene cosa indossare per questo giorno, ma optai per un semplice vestitino azzurro.
Non amavo vestirmi appariscente, amavo la semplicità più assoluta.
Tornai in bagno, presi il phone e mi asciugai in fretta e furia i capelli. Odiavo farlo, avevo i capelli troppo lunghi e ogni volta per asciugarli ci mettevo un eternità.
Dopo venti minuti finii, corsi in stanza e cominciai a truccarmi. Il mio trucco consisteva in: ombretto, mascara e lucidalabbra. Stop.
Finii di prepararmi, mi alzai e mi spruzzai un po' di profumo. Avevo intenzione di andare un po' al mare, mi metteva tranquillità quel posto.
Era il mio posto preferito.
Presi la borsa, aprii la porta e uscii dalla stanza, percorsi il lungo corridoio e scesi le scale.
<<Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri alla mia piccolina, tanti auguri a te.>>
Sgranai gli occhi.
STAI LEGGENDO
My Bodyguard
ChickLitDea Davis. 18 anni. Vive a Los Angeles. Figlia di uno degli imprenditori più ricchi e famosi della città. Non le è mai mancato nulla, tranne una cosa: l'amore materno. L'unico punto di forza che ha sempre avuto nella vita, è stato suo padre. Dea sin...