Capitolo 5

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Mi sentivo così strana, mi sentivo come se non avessi il pieno controllo delle mie emozioni. Era tutto così diverso, tutto così amplificato. La vita di prima non mi piaceva, ero sempre triste, piangevo tutti i santi giorni, non uscivo di casa quasi mai.

Certo, adesso le cose non sono di certo cambiate, però, sono sicuramente migliorate. Non mi sono mai sentita così...viva. Adesso riuscivo a sentire tutto tutto al 100% e non so se era un bene o un male, ma almeno sentivo di provare qualcosa.

Tutto questo è grazie a una persona che in così poco tempo, mi ha scombussolato letteralmente la vita. Ethan James.

Da quando lui è qui sento, che tutto è cambiato. Sono giorni che penso e ripenso all'altra sera, alla festa, lui ha letteralmente tirato un pugno sul naso a un ragazzo che ci ha provato con me. Ero letteralmente scioccata, non sapevo cosa fare, non riuscivo nemmeno a muovermi, perché lo aveva fatto? Alla fine il suo compito era quello di proteggermi, però, perché reagire in quel modo? Era geloso? No impossibile.

Poi quel momento fuori, da soli, lui mi aveva sbattuta contro il muro di quel vicolo buio, aveva intrappolato le mie mani con le sue, e aveva spinto il suo bacino contro il mio. In quel momento sentii il mio respiro fermarsi, i miei occhi sgranarsi e il battito del mio cuore accelerare velocemente. Quel contatto era stato così intimo, così prezioso, non mi ero mai sentita così con nessuno. Tranne che con lui.

Mi guardai intorno confusa, erano giorni che non uscivo dalla mia stanza, a parte per andare a scuola, stavo così bene qui dentro che non volevo uscire e rischiare di posare gli occhi su quell'angelo di ghiaccio.

La mia salute mentale andava solo a peggiorare, non bastavano già i miei problemi del cavolo, ma avevo anche la mente invasa da lui. Era così bello però.

Strinsi le labbra per la miliardesima volta nella giornata, e decisi di scendere per mangiare qualcosa. Erano giorni che non toccavo cibo, giorni che non mettevo qualcosa sotto i denti, ma ero felice, perché almeno i numeri della bilancia non erano aumentati.

Uscì dalla stanza e scesi le scale di corsa, ma mi fermai all'istante prima ancora di entrare in cucina. Proprio lì, c'era il signor James in tutta la sua bellezza, ma con lui c'era anche una delle ragazze più belle che avessi mai visto. Era alta, magra, capelli lunghi neri, occhi di un azzurro chiaro... praticamente la ragazza perfetta. Avevo interrotto qualcosa?

<<È lei vero?>> La ragazza sconosciuta venne verso di me e mi guardò con disprezzo <<Quindi è con lei che passi il tuo tempo adesso, eh?>>

La guardai confusa <<Tu saresti?>>

<<La sua fidanzata, stronza.>>

Sgranai gli occhi. Cosa? Era fidanzato? Non è possibile...

<<Io non...>> Non riuscì a terminare la frase che la sua mano colpì la mia guancia. Mi aveva tirato uno schiaffo.

Il signor James scattò nella sua direzione, la prese per un braccio e la trascinò verso la porta di casa <<Sei impazzita per caso?>> Esclamò rosso in viso <<Hai idea di quello che hai fatto? Sei forse impazzita? Prendi le tue cose e vattene, ORA.>>

Con la mano destra mi toccai la guancia, mi aveva tirato uno schiaffo fortissimo, senza che io avessi fatto nulla per farla arrabbiare. Era davvero gelosa di me?

<<Spero tu stia scherzando. Questa ragazzina sta rovinando le cose tra di noi. Lo capisci o no? Non puoi trattarmi così, sei il mio cavolo di fidanzato.>>

<<Beh se continuerai a trattarla in questo modo, non sarò il tuo fidanzato ancora per molto. Per adesso la mia priorità e lei, che ti piaccia oppure no. E adesso, vai via.>>

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