Capitolo 8

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Sono passate due settimane e finalmente, sono tornata a casa. In queste settimane non ho visto per niente Emily e Marilyn, e non si sono neanche fatte sentire. Trev lo capisco e Travis, lasciamo stare, a lui non importa nulla di me. Ma loro due, perché? Non capisco, né un messaggio, né una telefonata, niente di niente. Ora sono in classe e questa mattina, appena mi hanno visto sono corse dentro senza salutarmi.

In classe siamo pochi, io sono seduta in fondo, mentre Victor e i suoi amici sono dall'altra parte della classe. Loro non mi hanno fatto più nulla, neanche mi rivolgono la parola e a me va bene così, anzi è la cosa più giusta che devono fare. Travis è accanto a me, ma è da quando siamo entrati che non ci rivolgiamo la parola, anche se gli sguardi parlano da soli.

È l'ultima ora e mi arriva un messaggio da Emily.

*Senti, io e Marilyn dobbiamo parlarti. Quando suona la campanella raggiungici nel cortile.*

*Va bene.* rispondo semplicemente.

La campanella suona e vado nel cortile, vedo che sono già arrivate tutte e due, quindi mi incammino verso di loro.

"Di cosa mi dovete parlare?" chiedo.

"Beh ecco, te lo diciamo chiaro e tondo. Siamo state noi due a dirgli a Victor tutto quanto." mi dice Emily.

"Per quale motivo? Io mi fidavo di voi."

"Non ti vogliamo fra i piedi, semplice." risponde Marilyn.

"E noi non vogliamo in mezzo voi. Quindi, adesso, sparite e non fatevi più vedere." dice all'improvviso Naomi, che non faccio in tempo a chiedergli nulla che mi abbraccia.

POV'S NAOMI.
Non sarei mai andata a pensare che fossero state loro due a fare una cosa del genere. Perché l'hanno fatto? Per quale motivo? Non capisco, ma sinceramente non mi importa più nulla. Natasha ora sta bene e questo è l'importante.

Sono a casa da sola, quando mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.

*Ehi, sono Travis. Ho preso il tuo numero da un amico, posso parlarti?*

Ed ora che vuole? Mi ci manca solo lui.

*Va bene, alle 16 al cannone.* mi ostino a rispondere.

****

Sono quasi le quattro, quindi decido di incominciare ad avviarmi. E mi ostino a pensare su cosa mi dovrà parlare e su che cosa vuole da me. Lo sa che non lo sopporto e viene anche a cercarmi? Io non lo capisco questo ragazzo. Arrivata lo vedo seduto su una sedia e mi avvicino.

"Di cosa devi parlarmi?" mi sbrigo a chiedergli.

"Oh, eccoti. Devo parlarti di una cosa che riguarda Natasha." mi risponde.

"Cioè? Gli è successo qualcosa che io non so?" dico, agitandomi.

"No, no, tranquilla. Voglio solo dirti che io sono innamorato di lei e anche se tu adesso non mi credi, perché so che è così, devi provare a fidarti di me. Sono cambiato da quando ho cominciato a stargli vicino."

Rimasi un'attimo in silenzio per capire meglio le sue parole e le verifico lettera per lettera.

"Senti, a lei piaci e anche tanto, questo non lo metto in dubbio, ma tu prova a spezzargli il cuore e ti ritrovi morto, capito?"

"Si, tranquilla." mi dice e ci salutiamo.

Ritorno a casa e decido di non dirgli nulla a lei, ma devo raccontare tutto questo ad Alexander.

POV'S NATASHA.
Mi sveglio con un suono orribile nel mio orecchio, è la sveglia e questo indica che ho scuola. Mi alzo, vado in bagno, mi vesto, faccio colazione ed esco di casa.

Sono le 7:50 quando arrivo a scuola e vedo Travis venirmi incontro.

"Oggi pomeriggio alle quattro al cannone, ti voglio parlare e sii puntuale." mi dice e se ne va, prima che gli potessi rispondere.

Nel frattempo vedo entrare nel cancello i miei amici che mi vengono incontro.

"Buongiorno piccola, tutto bene?" mi chiede Naomi.

"Buongiorno." mi dicono Eleanor e Alexander.

"Buongiorno a tutti e tre. Sono un po' confusa, ma tutto okay." rispondo.

"Confusa su cosa?" mi chiede Naomi.

"Travis mi ha chiesto di vederci questo pomeriggio e dice che mi deve parlare." rispondo, scrollando le spalle.

"Oh, okay. Adesso dobbiamo entrare, è suonata la campana." dice ed entriamo.

****

Sono a casa e sono le tre. Comincio a pensare alla mattinata che non scorreva mai ed a Travis, ma per fortuna che è pomeriggio e non mi devo più far complessi. Dopo essermi preparata, comincio ad avviarmi verso il posto dove mi ha detto di incontrarci.

"Finalmente sei arrivata."

Lo trovo seduto accanto ad un tavolino, fuori dal bar, con in mano un drink. Lo saluto e mi siedo di fronte a lui.

"Si, scusa se ti ho fatto aspettare. Allora, cosa dovevi dirmi?" chiedo.

"Nulla, volevo solo vederti."

La sua esitazione dal rispondere, mi fa capire che non è così e che deve dirmi qualcosa, ma proprio il fatto che non riesce a dirmelo mi fa pensare al peggio. Sento un groppo al cuore e cerco di non fargli vedere la mia agitazione. Il mio cuore batte velocemente.

"Travis dimmi cosa c'è. Lo so che devi dirmi qualcosa."

I suoi occhi verdi luccicano alla luce del sole e proprio in questo momento, capisco che non posso vivere senza di lui.

"Okay, devo parlarti di me e di quello che provo verso di te e se ora stai pensando che io provo odio verso i tuoi confronti, stai sulla strada sbagliata."

Sto per ribattere, ma lui mi blocca e continua a parlare.

"Io sono innamorato di te e la stessa cosa vale per te nei miei confronti, me l'ha detto Naomi e adesso non prendertela con lei, perché ha fatto benissimo a dirmelo, sennò non ero qua a parlarti. Io ti voglio, ti ho sempre voluta, ma ero troppo coglione per capirlo e tu mi hai fatto cambiare, in meglio. Quel bacio mi ha fatto capire che tu sei la persona giusta per me. Da quando ti ho baciato, non ho toccato altre labbra, non ci sono riuscito e non sai quanto è stato pesante vederti insieme a Trev, quando volevo essere io quello al suo posto, quando volevo essere io quello a baciarti ogni volta che volevo. Ti voglio."

Sto per rispondergli, ma è come se non vuole sentirmi parlare e tutt'un t'altro mi bacia. Ricambio il bacio ed è tutto quello che ho sempre desiderato. Lui ora è mio e mi posso ritenere felicissima. Quando mi stacco, lo osservo nei minimi dettagli. Non riesco a non sorridere guardandolo. Con un solo suo sorriso, il mio cuore torna a respirare e a vivere. Ma subito dopo una sensazione di paura venne a galla e se mi stesse prendendo in giro? Se tutto quello che mi ha detto fosse tutto uno dei suoi scherzi? Dovevo chiederglielo.

"Senti, tutto quello che mi hai detto è vero? Perché io non so se crederti, mi hai preso in giro per tanto tempo." gli chiedo, abbassando lo sguardo.

"È tutto vero, per una volta cerca di fidarti di me e da adesso in poi cambierà tutto, te lo prometto." mi risponde, alzandomi lo sguardo e dandomi un bacio all'angolo della bocca.

Gli sorrido e lo bacio mettendogli le braccia intorno al collo, mentre lui mi cingeva la vita con le sue.

Però poi hai sorriso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora