Capitolo 5

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Sono in classe, suona la ricreazione e subito intorno mi ritrovo Travis e i suoi amici. Cerco di alzarmi dal banco e andarmene, ma lui mi ferma e comincia a spingermi da una parte all'altra e a prendermi in giro. Non capisco, prima dice che non riesce a farmi del male ed ora sta facendo l'esatto contrario. Dal giorno che ha visto me e Trev che ci baciavamo è diventato acido, ma non pensavo che avrebbe ricominciato a trattarmi in questo modo.

Dopo cinque minuti circa, arriva Trev e li ferma. Sto piangendo, lui se ne accorge, mi viene vicino e mi abbraccia, subito dopo sento lui cadermi addosso. Lui si alza e mi da la mano per aiutarmi ad alzare. È stato Travis a spingerci, ma non capisco il perché deve comportarsi in questo modo, non gli ho mai fatto nulla, tranne il fatto che non ho voluto dargli una possibilità, ma non potevo dargliela, non posso dargli una possibilità che da parte mia non si merita.

Sono immersa nei miei pensieri, fino a quando non sento un urlo. È quello stronzo di Travis che urla dal dolore. Trev l'ha picchiato di brutto ed io non me ne sono accorta. Continuo a rimanere immobile mentre si menano a vicenda, ma non so che fare. Sentendo il chiasso si avvicinano tutti, compresi i professori che subito li fermano. Il professore di ginnastica porta Travis in infermeria, mentre io e Trev rimaniamo con la professoressa di matematica e con la vicepreside. Qui va a finire male, me lo sento.

"Che è successo?" ci chiedono entrambe.

Comincio a dire tutto quello che era successo, senza lasciare nessun particolare, anche perché è meglio dire subito com'è andata. Voglio uscire al più presto da questa situazione.

"Trev meriti la sospensione." dice la vicepreside.

"Ma.." stava iniziando a parlare, ma non lo faccio finire che intervengo subito.

"No, non può farlo. Lui mi ha salvato. È da tanto che abuso di atti di bullismo da parte loro. Lui mi ha difeso, quello che io ho fatto solo una volta, ma non è servito a nulla."

"Va bene, per questa volta non facciamo nulla e prendiamo provvedimenti per Travis e gli altri. Potete andare." dicono entrambe.

Usciamo dalla classe e ci dirigiamo da Naomi e gli altri che si trovano nel cortile. Raggiunti, comincio a raccontargli di quello che è successo, fino a quando Alexander mi fa una domanda.

"Veramente voi due state insieme?"

"Si, problemi?" risponde duro Trev.

"Abbassa il tono ed essi gentile." dico, riferendomi al mio ragazzo.

Sto per rivolgermi ad Alex, quando lo vedo correre dentro. Ci sta male e lo posso capire, ma anch'io voglio farmi una vita con la persona che mi piace. Che alla fine, non riesco neanche a capire chi mi piace davvero, ho la testa in confusione e non ci capisco più nulla. Trev mi piace, ma non so quello che provo per Travis. Due ragazzi completamente diversi, che mi hanno mandato in tilt.

****

Sono le quattro di pomeriggio e sono a casa con Trev. Siamo stesi sul letto della mia stanza e siamo abbracciati. Ad un certo punto, lui mi viene sopra e comincia a baciarmi. Mi mette una mano dentro la maglietta, sul fianco e piano piano sale su, arrivando al reggiseno. Io comincio a sentire dei brividi che mi percorrono tutta la schiena. Lui comincia a scendere, fino ad arrivare a baciarmi la clavicola. Gli sfilo la maglietta e anche lui fa lo stesso. Comincio ad accarezzargli la schiena, mentre salgo fino a giocare con i suoi capelli. Mi leva il reggiseno e comincia a baciarmi da tutte le parti. Arriva fino alla cintura dei miei pantaloni, fino a quando mi squilla il cellulare, lo prendo ed è Naomi.

"Ei pronto, succede qualcosa?" chiedo.

"Si, devi venire a casa mia dobbiamo parlarti." mi risponde.

"Che vuol dire quel 'dobbiamo parlarti'? Chi? E poi sto con Trev."

"Dobbiamo parlarti punto. Non mi interessa se adesso stai con lui, ti fai accompagnare giù da me e poi se ne va a casa sua." mi dice, con un tono arrabbiato.

"Va bene, va bene. Calmati, adesso arrivo." dico e lei chiude subito la telefonata.

Sono preoccupata, sembra arrabbiata e quando è così c'è da preoccuparsi.

"Senti amore, mi devi accompagnare da Naomi subito, è successo qualcosa." gli dico al mio ragazzo.

"Va bene, allora andiamo."

****

Arrivo a casa di Naomi e appena varco la porta per entrare dentro casa, mi ritrovo lei, Alexander ed Eleanor.

"Di cosa dovete parlarmi?" chiedo, dopo averli salutati.

"Tu prima dicci cosa hai dentro a quella testa che ti ritrovi." mi dice la mia migliore amica, con un tono furioso.

"Allora, prima cosa non rivolgermi la parola in questo modo perché lo sai benissimo che non lo sopporto. Seconda cosa, calmati. Terza cosa, spiegati perché non capisco." gli dico, mantenendo la calma il più possibile.

"Ora parlo io, che è meglio. Inizio con una semplice domanda, da quant'è che ti piace Trev?" mi chiede Eleanor.

"Aspetta, voi mi avete chiamata per parlare di lui? Ma stiamo scherzando? Adesso non posso neanche avere una vita sociale che voi dovete dirmi con chi mi devo mettere?" dico, alzando il tono della voce.

"Non vogliamo dirti con chi devi stare, vogliamo sapere solo da quant'è che ti piace, siccome fino a poco fa ti piaceva Travis."

"Sono affari miei e non vi dovete mettere in mezzo alle mie faccende, intesi?" dico, cercando di essere più calma possibile.

"Io non ti riconosco più sai. Prima ti piace Travis, un'attimo dopo Trev e fra qualche giorno chi ti piacerà? Victor? Il migliore amico di Travis? Ci sta gente qui che è fottutamente pazza di te e tu neanche te ne accorgi." mi dice Naomi, rivolgendo lo sguardo ad Alex.

"Sei stata tu a dirmi di provarci. Quindi, sei la prima che deve stare zitta. Ma lo sai che vi dico? Vaffanculo." detto questo esco di casa e mi dirigo al fontanile che si trova alla fine della strada.

POV'S NAOMI.
"Non dovevi trattarla così e poi è vero, gli hai detto te di provarci." mi dice Alex, appena Natasha esce di casa.

"E come dovevo trattarla? Spiegamelo. Io non la riconosco più, non è più la stessa. E poi, non pensavo che si mettesse veramente con lui, non pensavo che mi avesse dato retta."

"Forse gli sta succedendo qualcosa, nessuno se ne accorge e pensa che questo è l'unico modo per non pensarci." dice Eleanor.

"Se gli stava succedendo qualcosa me lo avrebbe detto. Sono la sua migliore amica, cazzo."

"Se è qualcosa che non riesce a dire, che gli sta facendo così male che finisce per credere che nessuno di noi potrebbe aiutarla? Ma non ci avete mai pensato? Abbiamo sbagliato a trattarla in questo modo. Se ha fatto tutto questo c'è un motivo e io ne sono sicura."

"La vado a cercare." dico e mi dirigo verso la porta.

"Aspetta, portargli anche il suo cellulare l'ha dimenticato. Noi andiamo via e facci sapere qualcosa." mi dice Alex dandomi il cellulare.

Però poi hai sorriso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora