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I due mondi si stavano soprapponendo. Stiles era riuscito a tornare indietro attraverso un varco apertogli da Lydia e insieme a Scott stavano cercando un modo per mettere un punto a quella situazione e salvare una volta per tutte Beacon Hills.
Nella parte parallela Mason e Hayden avevano trovato Corey, usato dai ghost riders come mezzo per unire il mondo dei fantasmi a quello reale. Liam, ancora frastornato, era finalmente riuscito a trovare la stazione ferroviaria. Era confuso, si ricordava di Theo, quindi c'era una vaga speranza che il più gande si fosse salvato? Ma c'era da dire che ricordava anche Mason e gli altri...eppure era certo che loro fossero ancora imprigionati. Appena entrò nella stazione i suoi occhi vagarono in cerca dell'altro. Innumerevoli volti che non vedeva da tempo si palesarono davanti a lui, alcuni confusi, altri curiosi, altri ancora persi.
Quelle gemme grigie, dov'erano? Liam non riusciva più a contenere il suo lupo, impaziente e straziato com'era. La rabbia e l'agitazione stavano prendendo il possesso del suo corpo e il piccolo beta dovette serrare gli occhi per cercare di restare buono.
"Il sole, la luna, la verità." Quello stupido mantra ormai serviva solo a farlo arrabbiare di più. Sbuffò tirandosi i capelli. Un ringhio gli risalì attraverso l'ugola e Liam si coprì la bocca immediatamente. In molti avevano preso a guardarlo. Doveva calmarsi assolutamente. Iniziò a sentire un liquido caldo sulle mani e non ci mise molto a capire che quell'odore di sangue proveniva dai suoi stessi artigli che gli si stavano conficcando nella carne.
Fece mente locale degli ultimi mesi e si accorse che era già diverso tempo che non aveva avuto attacchi. La sua mente vagò, ma era difficile concentrarsi con il suo lupo che ringhiava impaziente. Strinse gli occhi facendo una smorfia di dolore, la testa sembrava esplodergli.
Era come se il lupo gli stesse cercando di far capire qualcosa, ma la sua parte umana ostacolava il tutto. L'animale ruggì e Liam cadde in ginocchio, tenendosi la testa con le mani. Si stava come sovraccaricando e non riusciva più a distinguere nessun suono dal casino infernale che il lupo stava facendo al suo interno. Doveva trovare una soluzione o avrebbe fatto del male a qualcuno. Ad un tratto il lupo ringhiò e Liam si paralizzò con la testa puntata verso l'alto.
Gli occhi si illuminarono e divennero gialli, mentre nella testa del beta iniziarono a susseguirsi delle immagini, dei ricordi.

"E' una mia responsabilità."

"Theo!"

"Sei al sicuro adesso, Theo".

"Non so cosa fare, Li".

"Lascia che ti dimostri quanto in realtà ti sono grato..."

"A te piace Theo."

"Sarei stato in grado di fare del male a Hayden se si fosse avvicinata a Theo."

"Dove sei stato?"

"Ti ho preso una pizza."

"Fai silenzio, lupetto."

"Metti Iron Man."

"Grazie per queste attenzioni."

"Buonanotte, lupetto."

"Hai un odore così particolare..."

"Stai bene?"

"Grazie per non aver dubitato di me."

"Ti conosco."

"Theo."

"Ti ci apro la testa con quella se non ti muovi!"

"Si! Vai, vai, vai!"

"Mi sento connesso a te."

"Faccio da esca."

"No!"

"Theo!"

Theo. Era lui la chiave di tutto.
Liam scosse il capo, mentre il suo lupo piano piano riduceva il chiasso nella sua mente, sollevato che il beta l'avesse ascoltato e capito.
Da quando Theo era uscito da quella crepa nel terreno, Liam si era calmato, non aveva avuto più alcun tipo di crollo o crisi.
Si arrabbiava certo, soprattutto con quella chimera malefica, ma era una rabbia umana, controllabile. E molte volte non poteva nemmeno chiamarla rabbia.
E mentre nella sua mente il volto di Theo continuava a persistere, gli artigli lentamente rientrarono, così come i denti e gli occhi tornarono di quell'azzurro cristallino che tanto li distingueva.
Respirò piano, fino a calmarsi del tutto quando si immaginò anche il profumo della chimera invadergli le narici. Non poteva credere nemmeno lui a quanto velocemente si fosse calmato solo pensando all'altro e si diede dello stupido per non essersi reso conto prima della situazione.
<<Liam!>>
La voce di Hayden gli arrivò come estranea alle orecchie e l'immagine di Theo piano piano si affievolì, fino a sparire.
Il beta scosse la testa e si girò vedendo Hayden andargli incontro, seguita da Mason che portava Corey. Quest'ultimo era ridotto davvero male. Cercò di darsi un contegno mentre la sua ragazza gli saltò al collo, abbracciandolo.
<<Lo sapevo che ce l'avesti fatta. Sapevo che mi avesti trovata!>> Liam abbozzò un sorriso; lui nemmeno era andato li per lei, ma pensò non fosse il caso di dirlo per il momento.
Si lasciò abbracciare, ma quando Hayden provò a baciarlo fu ben contento che Mason si mise in mezzo, abbracciandolo a sua volta.
<<Amico mio! Non puoi capire che bello vedere la tua brutta faccia.>> Liam lo guardó storto, ma il sorriso lo tradì. Quando posò di nuovo lo sguardo su Corey, però, si accigliò.
<<Cosa ti è successo?>> gli chiese allarmato e il camaleonte per tutta risposta tossì. Mason guadò il suo ragazzo carico di angoscia. <<Dopo ti racconto, ora usciamo da qui.>>
Liam annuì, ma si bloccò di scatto. <<Ragazzi, avete per caso intravisto Theo quaggiù?>>
<<Theo?>> sbuffò Hayden.
Mason, invece, lo guadò curioso.<<E' stato preso?>>
Il migliore amico annuì piano. Mason poté leggere la preoccupazione nel suo sguardo.
<<Cioè non lo so...>> continuò Liam grattandosi la testa, <<lui si è sacrificato per salvarmi ed io non l'ho più rivisto.>> mormorò guardandosi intorno.
Il moro sussultò appena, quasi stupito da quella notizia. Theo si era sacrificato per il suo amico. Il loro nemico, la chimera egoista ed assassina aveva fatto una cosa simile per Liam. Forse c'era molto di più di quello che aveva immaginato e si puntò mentalmente di parlare a Liam appena sarebbe stato possibile.
<<Liam, Theo è sveglio e sa il fatto suo. Vedrai che riuscirà a tornare da noi. Oppure si è salvato e non è stato nemmeno catturato. Non possiamo saperlo, ma fidati che andrà tutto bene.>>
Liam abbozzò un sorriso, era così fortunato ad avere Mason.
<<E comunque.>> lo richiamò la voce di Hayden. <<che ti importa? Se lo hanno preso è di certo un problema in meno per noi.>> sbuffò, sistemandosi i capelli. <<Alla fine di questa storia avresti comunque dovuto rimandarlo all'inferno, possiamo dire che i cavalieri ci hanno tolto un lavoro.>>
Ed eccola di nuovo la rabbia incontrollata nascere e sprigionarsi dentro Liam. Il suo lupo ringhiò ferito da quella frase e graffiò nervosamente quasi da far male a Liam.
Tutte le emozioni sprigionate arrivarono alla mente del beta che, istintivamente, aprì la bocca guardandola.
<<Lui non tornerà mai all'inferno, Hayden.>> parlò duro, <<gradirei ti fosse chiaro questo concetto. Mi scoccerebbe ripeterlo altre volte, in futuro.>>
La ragazza quasi si strozzò, strabuzzando gli occhi e il beta sussultò per le sue stesse parole.
<<Perché mi stai parlando così?>> sussurrò facendo un passo avanti; ma Mason le posò una mano sul braccio, intimandole con lo sguardo di non farlo. Conosceva il suo amico e sapeva che in quel momento non era il caso di andargli troppo vicino. Liam sentiva di non avere il controllo di se stesso, nemmeno la voce gli sembrava la sua.
<<Perché non fai altro che ripetere le stesse cose da quando ho avuto l'idea di portarlo indietro.>> la voce di Liam andava a scatti, visto l'impegno del beta di non ringhiare e di non fare uscire i canini.
Hayden lo guardava come se lo vedesse per la prima volta, <<Liam...>>
A quest'ultimo scappò un ringhio che fece gelare sul posto la ragazza. Ma che gli stava succedendo?
<<Questo, caro beta ingenuo, non è altri che il tuo lupo.>> Peter apparì dal nulla, con quella sua camminata leggera e le braccia dietro la schiena.
Tutti scattarono, ma Liam era troppo impegnato a non esplodere.
<<Che cosa?>> ansimò, sfinito.
Peter ghignò, roteando gli occhi. <<sai, siamo creature abbastanza nervose; non ci piace dover aspettare i comodi della parte umana.>> poi lo guardò leggermente, <<che nel tuo caso, non è molto sveglia.>> terminò con una scrollata di spalle.
Liam ringhiò avanzado verso il lupo più grande che, in risposta, rise e non si mosse di un millimetro.
<<Forse dovremmo tutti quanti calmarci.>> provò Corey spaventato e Mason annuì all'istante, dandogli manforte.
<<Usciamo da qui, dai. Cerchiamo Scott e gli altri.>>
Liam si girò di scatto a guardarlo, mentre compiva lunghi respiri per calmarsi.
<<Che cosa ne sai tu del mio lupo?>> sbuffò fuori, scuotendo il capo.
Peter fece schioccare la lingua annoiato, <<ragazzino, qui l'unico che non sa niente del suo stesso lupo sei tu.>>
Il beta sgranò gli occhi ed emise un altro ruggito.
Se si fermava a pensare, però, Peter non aveva tutti i torti. Il suo lupo aveva sempre cercato di comunicare con lui e solo in quella situazione, quando gli aveva fatto capire che era Theo a calmarlo, ci era riuscito. Liam non lo aveva mai ascoltato, aveva sempre cercato di reprimerlo.
Liam allargò gli occhi e Peter annuì, battendo le mani. <<Ce l'abbiamo fatta!>>
<<Io...io voglio sapere di più.>> articolò Liam, ora più calmo; ma Hayden era stufa di tutto quello. Il comportamento strano del suo ragazzo, il fatto che spariva e non le dava attenzioni...per non parlare di quello strano attaccamento quasi morboso verso Theo Raeken. E ora ci si metteva pure Peter!
<<Non faccio altro che ripeterti le stesse cose perché hai voluto liberare un'assassino squilibrato!>> sbraitò la ragazza alzando le braccia al cielo, riprendendo il discorso da dove il lupo più grande li aveva interrotti.
Liam ebbe un fremito. Stava combattendo contro il suo lupo per non rischiare che potesse fare del male ad Hayden.
Ormai ne era certo non l'amava più, ma le voleva comunque bene.
<<Io non lo farei fossi in te, bambolina.>> sospirò sarcastico Peter, mentre si sedeva a terra per godersi meglio lo show. Mason lo guardó alzando un sopracciglio, gli mancavano solo i popcorn e sarebbe stato apposto.
<<Che ne sai tu di Liam?!>> urlò la ragazza.
Peter scrollò le spalle, <<di lui poco; ma so per certo che non dovresti parlare così di Theo in sua presenza.>>
<<Non chiamarlo così...>> ormai era difficile capire cosa dicesse il beta, la voce era continuamente interrotta da spasmi e ringhi.
Ma Hayden non aveva intenzione di smettere.
<<Ed eri d'accordo con me sul fatto di usarlo finché ci avesse fatto comodo e poi rispedirlo laggiù!>>
<<Hayden basta!>> provò Mason per poi girarsi verso Peter, <<fai qualcosa!>>
Il lupo lo guardò con cipiglio, <<sto facendo qualcosa. Mi sto godendo lo spettacolo.>> ghignò leggermente, <<secondo voi quale parte del corpo le staccherà prima?>>
Mason inorridì, <<tu non stai bene.>> ma Peter non lo guardava, <<secondo me un braccio.>> annuì poi da solo, <<se le staccasse la testa poi il gioco finirebbe subito. Si, è molto più ragionevole partire da un braccio.>>
La frase di Hayden fece scattare qualcosa in Liam. Erano le stesse parole che aveva detto a Theo nell'obitorio. Sia in quel momento che adesso le sentiva estranee. Si rese conto che non le aveva mai pensate, nemmeno quando pensò a quel piano strampalato.
Lui voleva la chimera con se, non gli importava se potesse aiutarli oppure no.
<<No!>> a Liam faceva male la testa e prese ad indietreggiare, scuotendola con forza.
Mason era preoccupato da morire.
<<Amore dobbiamo fare qualcosa.>> sussurrò spaventato Corey, ma il moro scosse la testa.
<<Questo momento doveva succedere.>> disse solo, tornando a guardare il suo migliore amico.
<<Liam, ricordati ciò che ha fatto! Ricordati il mostro che è!>>
Liam, che stava guardando a terra, fece scattare immediatamente la testa in su, guardando la ragazza.
Gli occhi da azzurri erano diventati gialli e Mason poteva giurare che dentro quei pugni chiusi ci fossero gli artigli.
<<Lui non è più quella persona. Io lo conosco come nessun altro>> la voce del beta era bassa e tremendamente inquietante. <<e quel mostro li, come lo chiami tu, mi ha salvato la vita. Non sarei qui adesso se non fosse stato per lui.>>
La bocca di Peter prese una forma a O, mentre a stento riusciva a non ridere.
Hayden alzò un sopracciglio, <<ma cosa stai dicendo...> disse solo, ma Liam non ne voleva sapere.
<<Ora basta con queste scenate. Corey ha bisogno di Deaton e io di trovare Theo.>>
La ragazza si lasciò fuggire una lacrima, ma abbassò lo sguardo.
Mason sospirò, <<andiamo.>>
Liam prese a camminare, ma ad un tratto si fermò girandosi verso Peter, ancora seduto comodamente a terra.
<<E quel discorso non è finito.>> gli promise puntandogli un dito contro.
Peter rise mentre i ragazzi lasciavano finalmente la stazione ferroviaria.















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