14.

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<<Quando pensi di dare una risposta a Scott per quella storia del branco?>>
Liam e Theo erano arrivati allo zoo e Mason gli aveva portato tutte le provviste e Nolan come avevano stabilito nel piano.
Ora bastava solamente aspettare che tutti i cacciatori, compreso Gerard, arrivassero da loro così da lasciare campo libero a Scott.
<<Perché pensi di dargliela, vero?>> aggrottò la fronte Liam, mentre Theo sbuffò.
<<Non rompere i coglioni, Liam.>>
Il beta gonfiò le guance, aumentando il passo per mettersi davanti a lui e bloccargli la strada.
<<È mai possibile che questa sia la tua risposta a tutto?>>
Theo roteò gli occhi provando a spostarsi verso destra ma il più piccolo lo imitó; andò allora verso sinistra ma Liam fece lo stesso.
La chimera ringhiò amareggiata. Non riusciva a combattere pure contro Liam, oltre che contro i cacciatori.
<<Ed è possibile che tu ancora non l'abbia capito?>> rispose sarcastico mentre l'altro lo guardava male.
La verità era che Theo non aveva la minima idea di cosa voler rispondere a Scott.
Voleva un branco, o meglio, credeva di volerlo, ma si rendeva anche conto di quanto avesse idolatrato l'idea stessa del branco.
Era un animale solitario e se ne rendeva maggiormente conto ogni giorno che passava.
Davvero avrebbe sopportato dover sottostare a qualcuno? Era troppo predominante anche solo per pensare una cosa del genere.
Ma gli occhioni azzurri del beta che in quel momento lo guardavano supplicante gli annebbiavano il cervello.
Sospirò.
<<Liam, non lo so. Smettila di tormentarmi.>>
disse alterato superandolo con una spallata e proseguendo all'interno dello zoo.
<<Come scusa?!>> squittì il più piccolo, <<io non ti tormento.>> e deglutí pesantemente quando la chimera si girò con un sorrisetto strafottente in volto.
Si schiarì la voce e tirò fuori dalla tasca dei pantaloni il cellulare.
Liam sbiancò, capendo subito dove voleva andare a parare.
<< "Dove sei finito?" e poi ancora "sappi che se è uno dei tuoi stupidi scherzi ti prendo a calci in culo">> recitò Theo leggendo i messaggi sul cellulare, <<per non parlare della miriade di messaggi che mi mandi ogni singolo giorno quando non stiamo sotto lo stesso tetto.>>
ghignò Theo riponendo il cellulare in tasca e continuando a camminare.
Liam restó attonito per qualche istante, rosso in volto per l'imbarazzo.
Quando rinsanì, scosse la testa e prese a correre per raggiungere il più grande.
<<Eri sparito, brutto pezzo di coglione!>> urlò alzando le braccia ma continuando sempre a camminare velocemente per stare al passo dell'altro, <<e infatti avevo ragione a preoccuparmi, ti sei fatto catturare mezza sega.>> ghignò Liam, ma Theo non si scompose per niente.
<<Il passare troppo tempo con te mi sta facendo rincoglionire, evidentemente.>> alzò le spalle e il più piccolo ringhiò, senza davvero perdere le staffe però.
<<Non ti sopporto.>>
<<Shh!>>
Liam sgranò gli occhi, <<mi hai detto "shh"?>>
<<Si, sta zitto e ascolta!>> lo ammonì Theo con una mano, sistemandosi dietro un sasso.
Liam lo imitó restando, però, scioccato e si posizionò accanto alla chimera.
Dopo diversi secondo, si spazientì.
<<Cosa stiamo ascoltando, di preciso? Non si sente niente.>>
Theo roteò gli occhi, girandogli la testa verso la strada sottostante.
<<Appunto, c'è solo Nolan qui, con altri due tizi.>>
Solo in quel momento Liam parve tornare sulla terra.
<<Dove sono gli altri?>> si allarmó.
Il piano non stava funzionando.
"Ho visto Theo e Liam entrare qui con tantissime provviste. Fidatevi, ci sono tutti!"
La voce di Nolan riempì l'aria e i due si fecero subito attenti.
<<Non credono a Nolan.>> ragionò Liam, passandosi una mano sul viso.
Theo si illuminò, alzando le sopracciglia e annuendo tra se e se come se stesse rispondendo a una domanda nella sua testa.
<<Bene...>> mormorò, mentre Liam lentamente si girava verso di lui.
<<Allora dovranno credere a noi.>> affermò con un sorrisetto.
Il beta aggrottò la fronte, confuso <<mhh?>>
Ma prima che potesse aggiungere altro, la chimera iniziò a urlare.
<<Non è forse così?!>>
Liam strabuzzò gli occhi. Ma questo era davvero così cretino?!
<<Perché diamine stai urlando?!>> bisbigliò scioccato al massimo, ma Theo sembrava non avere nessuna intenzione di smettere.
<<Qualche problema, lupetto?>> lo beffeggiò strafottente l'altro, <<oh, ma si certo! Tu hai sempre un problema!>> urlò ancora più forte.
Liam non ci stava capendo più nulla. Perché ora lo trattava così?
<<Ma che stai facendo?>> riprovò.
<<Sta zitto, beta!>> urlò Theo.
Liam trasalì, assumendo un'aria così oltraggiata.
Che cavolo di problema aveva quel pazzo psicopatico? Anche il suo lupo era confuso.
Theo, però, non rispose e gli tirò un pugno dritto in faccia.
Liam indietreggiò tenendosi con le mani la parte lesa ed entrambi si alzarono.
Theo ghignò, girando su se stesso.
<<Lo vedi Scott?>> articolò, <<il piccoletto non regge nemmeno un pugno!>> urlò aprendo le braccia.
Liam stava pensando di chiamare Eichen House.
<<Tu che dici, Malia?! Ce la fa a battermi?>>
Il beta poté sentire distrattamente come i cacciatori si concentrarono sulla voce di Theo e su come iniziassero a ragione sul fatto che, effettivamente, il branco si trovasse tutto li.
In quel momento gli fu tutto chiaro, si girò ad osservare ancora scioccato l'altro.
Non sapeva se essere ammaliato dalla scaltrezza e dalla bravura che aveva nei piani, o se invece concentrarsi sulla miriade di botte che gli avrebbe dato non appena ne avesse avuto modo.
Theo lo guardava in attesa, famelico.
<<Va bene... è chiaro.>> acconsentí Liam, tenendosi ancora la mascella.
<<Ma dovevi per forza tirarmi un pugno?!>> parlò adirato. Theo rise e qualcosa nello stomaco di Liam si mosse.
Per tutta risposta gli arrivò un altro pugno in faccia. E ora si che Liam era incazzato nero.
Una parte del suo cervello capì che i cacciatori stavano iniziando ad allarmarsi, credendo veramente che tutto il branco fosse li e fu contento che quel dannato piano stava finalmente prendendo la strada giusta.
Ma quella chimera malefica doveva pagare, perciò, lo sbattè contro una roccia e caricò il braccio per dargli un pugno; Theo però lo schivò, lasciando Liam destabilizzato.
<<Lo sapevo, Scott.>> riprese mentre Liam ringhiava.
<<Lotta solo quando è incazzato!>> rise passandosi una mano tra i capelli.
Quel dannato beta non perdeva le staffe. Si chiese distrattamente il motivo.
Aveva problemi di gestione della rabbia eppure non esplodeva. Doveva fare di più.
Dall'altra parte Liam nemmeno capiva come mai non perdeva la calma.
Gli venne in mente Peter che gli parlava dei comportamenti dei lupi. Se davvero era il fatto che fosse Theo a far arrabbiare il suo lupo a non farlo esplodere, era davvero fottuto.
<<Vediamo se riesco a farlo incazzare di più.>> sorrise diabolico Theo e Liam socchiuse gli occhi.
Sentiva la rabbia ribollirgli dentro, ma il sorriso della chimera lo destabilizzava.
Provò quindi a spegnere il cervello e a comportarsi come aveva sempre fatto.
Ringhiò e si lanciò contro il più grande, ma il suo lupo si opponeva a minacciare il suo compagno e questo fece si che Theo riuscì tranquillamente a ributtarlo a terra con un altro pugno sul naso.
Liam si rialzò subito, il petto che si alzava e abbassava velocemente.
Theo, invece, era tranquillissimo. Alzò un sopracciglio con un sorrisetto nel vedere come il più piccolo restasse così tremendamente calmo, nonostante tutte le botte che stava prendendo.
Continuarono a lottare ed entrambi mostravano sui loro volti i segni della battaglia.
Una battaglia che non aveva intenzione di cessare, poiché nessuno dei due riusciva a prevalere sull'altro. I lupi non volevano farsi del male.
<<Hai finito di fare il coglione, o dobbiamo continuare?>> ansimò ringhiando Liam.
Theo si pulí il naso dal sangue, sbattendo poi violentemente la mano in aria così da far cadere le goccioline rosse a terra.
Liam lo guardò e il suo lupo uggiolò dispiaciuto per la cosa.
La chimera si girò verso la strada e sentí i cacciatori chiamare finalmente i rinforzi.
<<Ci sono cascati.>> affermò poi, tirando su con il naso.
Liam annuì, prima di guardarsi intorno.
I segni della loro lotta erano ovunque. Gli occhi gli caddero sulla sua stessa maglia, o meglio, sui brandelli che ne erano rimasti.
Quel dannato stronzo!
<<Mi hai strappato la maglietta, idiota!>>
Theo roteò gli occhi.
<<Come se ti dispiacesse, Liam.>>
Liam divenne rosso e aprì la bocca per rispondere.
<<E tu mi hai rotto il naso.>> riprese, invece, Theo guardando avanti a se con sguardo stralunato.
<<Due volte.>> lo guardò, <<Era guarito e l'hai rotto ancora.>> sorrise strafottente Theo, per poi modificare la faccia in un'espressione di rabbia, <<due volte, Liam!>> ringhiò.
Il beta lo guardò alzando un sopracciglio come a ragionare tra se e se.
Annuì distrattamente.
Doveva ammettere, però, che Theo aveva ragione; ultimamente aveva partorito pensieri poco casti che riguardavano proprio il ragazzo castano davanti a lui.
Molte volte pensieri spinti gli avevano invaso la testa e, possiamo dire, che una maglietta strappata di dosso era la cosa più pudica a cui aveva pensato.
Quindi ciò che Theo aveva affermato era vero, ciò non voleva dire, però, che la chimera bastarda avesse diritto di affermare una cosa del genere con quella nonchalance snervante che aveva.
Sentì di nuovo la rabbia salire dal suo stomaco, ma era una rabbia strana...più che altro un imbarazzo tramutato in rabbia, proprio perché quest'ultima emozione era l'unica che Liam sapeva gestire.
E Theo lo poté notare dal rossore sulle guanche di Liam.
Decise però di cercare di smascherarlo e così ruppe per la terza volta il naso di Theo. Perché si, la rabbia era decisamente più semplice e familiare da gestire.
<<Tre volte.>> disse poi con un mezzo sorriso sul volto, mentre il più grande ringhiava incessantemente.
<<Merda.>>











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