2.

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Liam, la mattina successiva, si svegliò con una strana carica nello stomaco.
Corse a scuola dove ad attenderlo c'erano già i suoi amici.
<<Quando?>> domandò Mason con una nota di incertezza nella voce.
<<Appena dopo le lezioni. Una volta finiti gli allenamenti di lacrosse chiamerò Noshiko e le chiederò di incontrarci.>> rispose sicuro Liam.
Hayden lo guardó preoccupata.
<<Lei non sa ancora nulla?>> domandò sgranando gli occhi il Corey, ma Liam si limitó a scuotere il capo.
<<Vorrei dare meno nell'occhio possibile.>>
<<Bene. Scrivimi.>> annuì Mason per poi sparire con Corey nei corridoi.
<<Sei sicuro?>> provò di nuovo la ragazza.
Quella storia non le piaceva, aveva troppa paura che prendesse una brutta piega e peggiorasse ulteriormente la situazione in cui già si trovavano; ma il suo ragazzo sembrava non voler sentire ragioni.
Perché mai si chiede distrattamente Hayden, non poteva minimamente immaginare cosa sarebbe successo di li a poco.
<<Sicurissimo.>>









<<Avanti Dunbar! Muovi quel culo flaccido che ti ritrovi!>> urlò il coach dalla metà campo.
Liam lo stava odiando.
Ultimamente non aveva messo tutto se stesso negli allenamenti preso com'era stato con tutti i mostri e le morti da affrontare; per questo fu grato quando sentì il fischietto che annunciava la fine dell'allenamento e si fiondò di corsa negli spogliatoi per lavarsi e cambiarsi.
Scrisse un rapido messaggio a Mason per dirgli di aspettarlo nel cortile e, successivamente, chiamò Noshiko. Era agitato e non ne capiva nemmeno il motivo.
La donna rispose dopo tre squilli.
"Pronto?"
"Salve, sono Liam." Dio quanto era agitato. Il cuore gli martellava nel petto e ringraziò Scott per essere un lupo mannaro o sarebbe davvero morto di crepacuore. Che diavolo di presentazione era poi "sono Liam". Chissà quanto i Liam poteva conoscere quella donna.
Si schiaffò una mano sulla fronte.
"Liam, ciao. Che succede?" Per fortuna lo aveva riconosciuto.
Come avrebbe impostato il discorso?
Effettivamente sarebbe stato meglio pensarci prima di far partire la chiamata, ma sia mai che Liam Dunbar faceva qualcosa di logico e sensato ogni tanto.
Si schiaffò di nuovo la mano sulla fronte e si sedette sulla panca.
"Io...ehm..."
"Ragazzo, stai bene?"
"S-si, io si...tutto ok, lei?"
Sentí la madre di Kira sospirare spazientita dall'altro capo del telefono.
"Liam."
Anche il beta sospirò. Era il momento, aveva preso questa decisione e ora non si sarebbe tirato indietro.
"Ho bisogno del suo aiuto per provare a fermare la caccia selvaggia."
Ci fu un instante di silenzio.
"Aiuto di che tipo?"
Liam prese coraggio e si alzò iniziando a camminare con fare nervoso tra gli armadietti.
"Ho davvero bisogno che tra un'ora venga nei sotterranei...d-dove abbiamo sconfitto la Bestia e...ho bisogno che porti la spada, si...quella spada." Aveva parlato senza mai prendere fiato ed ora si ritrovava a boccheggiare.
Ancora silenzio.
"Come..."
"Come ho bisogno che non mi faccia alcuna domanda. Si fidi solo di me."
Altro silenzio.
"La prego."
L'unico suono udibile era il martellare del cuore di Liam.
Si sentiva quasi scoppiare le orecchie, provava un misto di sensazioni ed emozioni contrastanti da dargli quasi la nausea.
Doveva funzionare, doveva funzionare per forza.
"Bene. Tra un'ora li. A dopo, Liam."
Il piccolo beta poté finalmente sospirare di sollievo.
La prima parte del piano era andata.
"La ringrazio molto. Salve."
Riattaccò e si guardò in modo assente allo specchio sopra i lavandini.
Gli parve quasi di risentire quel profumo che tanto gli aveva invaso la testa, ma scacciò il
pensiero.
Una volta finito di vestirsi uscì dagli spogliatoi e raggiunse il suo gruppo.
<<Ci siamo.>>
<<Noi siamo davvero sicuri di star facendo questa cosa?>> provò di nuovo Corey.
Liam roteò gli occhi.
<<Si. Fine della questione.>> ce l'aveva ancora con lui per tutta la faccenda delle chimere e dei dottori del terrore. Mason si fidava e anche lui stava davvero provando a farselo andare a genio ma con scarsi risultati.
Corey abbassò lo sguardo e Mason gli prese subito la mano per confortarlo.
<<Hai parlato con Noshiko?>> chiese Hayden, guardandolo.
Liam annuì.
<<Tra un'ora li.>>
Tutti annuirono dirigendosi alla macchina di Mason.





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