20.Bad memories

199 11 1
                                    


Ava's pov
Sei Anni prima

Avevo dodici anni,dodici anni e avevo già perso la verginità da un pezzo
Ero in camera mia,rannicchiata sul letto con le gambe doloranti

Improvvisamente il suono del campanello mi fece sobbalzare
Uscì dalla mia camera con le gambe tremolanti  e mi affacciai  alla ringhiera della scala
Era la polizia

«Dov'è suo marito signora!» urlò un poliziotto a mia madre
Mio padre si alzò di scatto
«La dichiaro in arresto!» esclamò il poliziotto ammanettando mio padre
Mio fratello mi raggiunse e mi abbracciò
«C'è l'hai fatta piccola Ava» mi sussurrò all'orecchio

Si,ero stata io a chiamare la polizia
La mia tortura era finita
«Ava,fai le valigie,andiamo in Spagna»

Presente

Ero seduta sul letto,avevo le gambe tremolanti
Mi alzai lentamente e afferrai un pigiama pulito
Avevo bisogno di un altra doccia

Entrai nel box doccia e lasciai che il getto di acqua calda mi sfiorasse la pelle
Mi insaponai velocemente ed uscì

Mi guardai allo specchio con solo l'intimo addosso
E poi ripensai a 5 minuti prima
Ci eravamo baciati
Ed io ero una delle troppe

Mi misi dei pantaloni larghi e morbidi ed una felpa oversize
Poi mi abbandonai sul letto e sprofondai nel materasso

Afferrai il mio portatile e il mio quaderno che avevo posato sul comodino
Ricominciai a studiare francese e a fare mappe concettuali che non avrei utilizzato

«Ava è pronto! Scendi che c'è mason»
scesi le scale molto lentamente
«Ava potresti mettertelo un top ogni tanto! Ne hai così tanti!» disse mia madre vedendo i vestiti che indossavo
«e potresti anche uscire di sabato sera» aggiunse Mason sistemandosi i capelli

«Ma due mazzi di cazzi vostri?»
«Signorina i termini!» mi rimproverò mia madre
Mi accomodai sulla sedia in legno e guardai la fetta di merluzzo che avevo davanti
Mh che buona mamma,Grazie!

Una volta finita la cena,mi alzai
«Penso che uscirò stasera! Quindi addio»
Mia madre e mio fratello mi salutarono ed io sparì per le scale

Aprì il telefono seduta sulla sedia con le ruote della mia stanza
C'erano nuovi messaggi da Grace

Ei Ava,non è che ti andrebbe di venire a casa mia stasera?ci sono tutti

Ci sarò,mandami la posizione

Spensi il telefono e aprì il mio armadio per decidere cosa indossare
Quella sera non ero molto di buon umore,quindi scelsi un outfit semplice
Un jeans a vita bassa,una canotta,delle Adidas bianche e la mia amatissima tracolla

Scesi le scale di corsa e afferrai la mia giacca
«Io esco ciao!!» dissi salutando mia madre e sparì fuori dalla porta
Presi la bici Bianca fuori da casa mia e arrivai fino alla posizione che Grace mi aveva mandato
Avevo già iniziato a pensare che volesse ingannarmi e farmi arrivare in un locale da discoteca,invece era una villetta a schiera come la mia da cui proveniva musica indie
Ho trovato la mia gente

entrai nella casa e la musica si amplificò
«Ava! Pensavo non venissi!» mi accolse Grace insieme A John che le teneva una mano sul fianco
I suoi capelli Biondi erano ondulati e anche lei indossava un pantaloncino di jeans ed una canotta
«E invece sono qui» sorrisi liberandomi della giacca
«Vieni di qua che ci siamo tutti stiamo giocando ad obbligo o verità»
Seguì Grace verso dei divani stracolmi di persone

«Possiamo iniziare?» disse Allison irritata dalla mia presenza
«Ok inizio io,Kyle obbligo o verità » disse una ragazza con un vestito succinto
«obbligo» rispose Kyle
«Baciami»
Kyle non indugio un secondo e si tuffò sulle sue labbra,io spostai lo sguardo su krystel
Il suo cuore sembrò spezzarsi
«Ok prendetevi una camera» esclamai,andandomi a sedere accanto a Krystel,che appoggiò il capo sulla mia spalla

Kyle guardò me e krystel
Era brillo
Poi domandò
«Ava,obbligo o verità» disse,aveva l'aria di uno stronzo
«Verità»
«Sei vergine?» chiese poi,e un ghigno si fece spazio sulle sue labbra
All'inizio esitai,poi risposi
«No»

Il vociferare attorno a ma si fece sempre più presente
«Ok,ora che lo sapete non gioco più»
Mi alzai e camminai velocemente verso il bagno con tutti gli occhi addosso

Mi chiusi nel bagno e cercai di scacciare i ricordi brutti
Non ce la faccio
Mi guardai allo specchio e scoppiai in un pianto infinito,le lacrime mi rigavano il viso e me lo bagnavano,ed io non riconoscevo neanche più il riflesso nello specchio,era doloroso ricordare

Qualcuno bussò alla porta
«Chi è?» esclamai mentre mi asciugavo il viso con le mani

«Sono io,Ava»
La voce inconfondibile di Noah mi fece rilassare
Mi alzai lentamente dal pavimento e apri la porta
«tutto ok» diss Noah,vedendomi esausta
Annuii lentamente e gli feci segno di entrare

«Ava non è tutto ok,ti va di raccontarmi cosa c'è»
«c'è che ho perso la verginità con un uomo che non amavo,tu che dici» dissi facendo scivolare la mia schiena contro il muro
Noah mi guardò confuso
Cazzo,non gliel'ho raccontato
«Chi è quest'uomo?» sussurrò curioso Noah,per non farsi sentire
«Mio padre» sussurrai velocemente,ma Noah aveva sentito benissimo

Restai immobile a guardarlo
Mi guardava sconvolto,quasi incredulo
«Ava..» sussurrò prendendomi la mano
«Kyle è stato un coglione giuro che lo uccido» disse alzandosi,fece per uscire dal bagno
Ma io presi in mano tutto il mio coraggio,mi alzai dietro di lui e premetti le labbra contro le sue,che si ammorbidirono a contatto con le mie

Non era come il primo,era dolce,io avevo bisogno di conforto e lui era disposto a garantirmelo
Quando ci staccammo,lo abbracciai e lui mi strinse forte a se per poi guardarmi negli occhi
Aveva capito che non era necessario parlare ,quindi uscì spedito
La cazzata l'ho fatta doppia,cazzo




Spazio autrice
Contateli eh perché siamo a due baci!
La mia piccola Ava in questo capitolo ha sofferto molto
Riuscirà Noah a porre fine alle sue sofferenze?
Vi dico subito che prossimo pov è di Noah
🎀 ciao🎀

Compagni di cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora