33.As it was

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Ava's pov

Il giorno dopo decisi di rimanere a casa e saltare scuola,del resto dovevo andare  a denunciare.
Non mi sarei stata zitta,mai.
Misi addosso i miei migliori jeans e una camicia bianca stirata in modo impeccabile
Non potevo aspettarmi però,che ci sarebbe stato Noah davanti scuola, a pochi passi dal tribunale a incrociare il mio sguardo angosciato.

«Cosa stai facendo?» mi chiese col labiale,io lo ignorai e seguì mia madre dentro l'edificio.
Non può distrarmi,io non mi sento in colpa

Fatta la denuncia,tornai a casa di corsa con i miei miseri piedi,per prendere una strada che non passasse dalla scuola
Sapevo che sarebbe venuto,e così fu

Ero sul retro della mia maestosa casa,un piccolo giardino con un'amaca fatta di corde intrecciate.Attorno a me c'erano solamente frangipani,i primi segni dell'arrivo dell'estate,insieme alle zanzare,che mi stavano mangiando l'anima insieme a certi pensieri.Di sottofondo c'era solamente della musica jazz nelle mie cuffiette e rigoroso silenzio,che mia madre interruppe
«Tesoro,hai visite» disse a bassa voce,io annui.

Mi alzai molto lentamente dall'amaca e misi le cuffiette nella rispettiva custodia.Posai tutto su un tavolino,poi alzai lo sguardo,che incrocio gli occhi più luminosi di sempre,quelli del mio Noah.
Non corse ad abbracciarmi,non era quello di cui avevo bisogno.Si avvicinò a me lentamente,senza distogliere mai lo sguardo dal mio,mi prese la mano per attirarmi a se,e poi le sue labbra sulle mie,il suo profumo nelle mie narici e il ricordo di quella sera.

«Sai che ho delle domande» sussurrò,per poi portare i baci anche sul mio collo,io annuì «Ma adesso voglio solo sentire le tue labbra sulle mie,nient'altro»

Grace's pov

Avevo come al solito la macchina fotografica appesa al collo,so che posso sembrare noiosa ma anche io ho i miei hobby.
«Grace» una voce mi blocca e improvvisamente non riesco più a camminare,ho paura di averla riconosciuta.
Mi girai senza fiato «John» dico ma riesco a parlare a stento.Mi prende per la mano e mi porta in un vicolo appartato.

«John,quello che c'è stato tra noi è stato uno sbaglio,stiamo sbagliando» sussurrai con gli occhi bassi.
«Allora sei lo sbaglio migliore che mi sia mai capitato,Grace» dice prima di unire le nostre labbra e far danzare le nostre lingue.

Nessuno sapeva per l'esattezza quello che era successo tra noi,lui era il fidanzato della mia migliore amica,ed io mi sento terribilmente in colpa.
«Devi dirglielo,non posso fare questo a Lucy» sussurrai ansimando mentre mi baciava il collo «L'ho già fatto,Grace,non potevo sopportare che io e te fossimo un segreto»
Mi portò in un posto ancora più appartato per poi mandare a puttane il mio top,sotto il quale non avevo niente.

Presi il suo volto tra le mani e ansimai un «Mi sei mancato» ma mentre mi palpava il seno ed io proseguivo a togliergli la maglietta,suonava tutto fuorché romantico.
Mi tolse i pantaloncini e sfiorò col dito il tessuto bagnato del mio intimo.
«Non facevo altro che pensare a te» ansimò nel mio orecchio,prima di affondare un dito in mezzo alle mie pieghe.
I miei gemiti venivano soffocati dai suoi baci ogni movimento

Prima di farmi arrivare al culmine,John interruppe quel movimento piacevole per slacciarsi i pantaloni ed io rimango scontenta con le spalle al muro e completamente nuda.
Una volta messo il preservativo,entrò con una spinta decisa e mi fece alzare le gambe.

«eravamo d'accordo sul fatto che un letto andasse benissimo» dissi tra un gemito e l'altro,che lui non si preoccupava di soffocare.«Vuoi dirmi che non volevi farlo?» disse prima di velocizzare le spinte «allora?» John sembrava aver individuato un punto,perché stava colpendo proprio lì «Volevo te,più di ogni altra cosa» sussurrai,poi venimmo in sincrono.

Il mio telefono vibrò: era Lucy
«È Lucy,cazzo» dissi prima di risponderle
Dissi poche cose mentre lei raccontava,io mi stavo rivestendo.
«va bene,tra poco sono a casa tua».John mi salutò con diversi baci sul collo e poi uno sulla fronte
È stato bellissimo

Ava's pov

Mi coprì il corpo nudo col lenzuolo,poi Noah mi abbraccio.
«Già mi mancavi» mi sussurrò,per poi darmi un bacio sull'orecchio facendomi ridere.
«Cazzo eri proprio in astinenza» scoppiammo in una fragorosa risata.

«Non vorrei interrompere il momento romantico,ma che ci facevi oggi in tribunale?»
Devo dirglielo
«Mio padre mi ha rapita» dico sicura di me stessa e lui spalanca gli occhi «Ma eri in casa mia?!»
«È proprio questo il punto,il compagno di tua madre, è mio padre»
Mi guardò scuotendo la testa  «È impossibile» mormorò
« Mi ha stuprata Noah,ho registrato tutto» dissi con le lacrime agli occhi
Scorro un attimo nella mia galleria per stoppare sul punto in cui si slaccia la cintura e zoomare sulla faccia.

«È tutta colpa mia» dice abbracciandomi,io rimango impassibile «Non potevi saperlo»
«Qualunque cosa accada,io ci sarò sempre per te,e ti giuro che se non ci fossero di mezzo le forze dell'ordine,gli spaccherei la testa» disse tra un bacio e l'altro
«Non è necessario,tu sei qui,è questo l'importante»
Lo avvicinò a me per unire le nostre labbra in un dolce bacio mentre con una mano inizio a percorrergli i pettorali
« Mi sa che qualcuno qui vuole un secondo round» sorride sulle mie labbra «senti chi parla» dico,indicando la sua spessa erezione sotto le lenzuola e ridiamo entrambi.

«Ti amo Mariposa»

Spazio autrice

Eccomi back so che vi mancavo con questi due.
Stavolta capitolo anche un po' su grace e John che mi piacciono molto molto
Niente da dire,spero il capitolo vi sia piaciuto
Baci

Ninfea🎀

Compagni di cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora