28. Forget all of that slow dance

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Noah's pov

Era venerdì ed io stavo uscendo da scuola,ero uno schifo
Avevo una felpa grigia ed una tuta nera,due occhiaie mi scavavano il volto
Non dormivo da 3 giorni

Ava invece era bellissima,l'avevo guardata tutto il giorno,in intervallo,durante la lezione
Sembro un ossessionato del cazzo

Aveva un top bianco con decorazioni in pizzo sul seno,le spalle coperte da un cardigan e dei pantaloni a vita bassa
Oggi indossava gli occhiali da vista,il mio punto debole
Ti bacerei fino a non farti respirare

Mi rivolse uno sguardo di sfuggita,che poi tornò sulle mie labbra,poi sulle mie occhiaie
Fece un cenno a krystel e poi iniziò a camminare verso di me,mentre un sorriso mi illuminava il volto

«Ti si illuminano gli occhi quando mi vedi»
«A me? Avrai visto male»
«Siamo passati all'odio?» mi prese in giro accorciando le distanze,io appiccicai le spalle al muro
«Adesso sei tu a fare la prima mossa?» dissi ribaltando i ruoli
Adesso lei aveva le spalle al muro e le guance rosse

«Noah,ci sono persone...»
«E allora noi ci spostiamo» dissi,trascinandola in un vicolo appartato

«Non sarebbe meglio tipo a casa mia?» cercò di dire tra un bacio e l'altro,ma io continuavo a zittirla
«Si sarebbe meglio» dissi,dandole l'ennesimo bacio sulle labbra,ormai gonfie

Si sistemò il cardigan sulle spalle e gli occhiali da vista che le erano caduti sul naso e poi andò verso la sua macchina,io tornai dai nostri amici,tra cui Jade

«Noah amore,come stai non ti ho visto tutto il giorno» disse,strusciandosi su di me,io la spinsi all'indietro
«Smettila Jade,ti ho già detto che tra noi era solo sesso» sbuffai infastidito
Il mio cuore era occupato ormai,occupatissimo
«Sarà per quella sciaquetta?» disse arrabbiata,si riferiva ad Ava,quindi fece infuriare anche me
«Quella sciaquetta ha un nome.Si chiama Ava e di certo non è come voi»

«Sisi certo,hai trovato il tuo grande amore» fece una pausa «ti perdi sempre nelle altre pensando che siano diverse»
«Ah si Jade?Tu sei una santa invece,resta il fatto che non mi devi più assillare» la interruppi per tornare ai miei amici

«Oh Noah da quanto tempo che non ti vedo» mi disse krystel,io le scompigliai i capelli,ricevendo insulti vari
«e non mi vedrai fino a sabato,perché ora vado a casa» dissi salutandoli con la mano e presi a camminare verso la mia moto

Arrivai a casa mia
Ammetto che la nostra casa era molto moderna,non quanto quella di Ava

In cucina c'erano mia madre e il mio patrigno,seduti a mangiare un piatto di pasta
«Oh ciao Noah,come stai?» mi disse mia madre quando si accorse della mia presenza,io sorrisi
«Bene,voi?» dissi,prendendo posto davanti al piatto sul tavolo

«Noi bene,ma senti...» continuò mia madre
Quando la frase iniziava con "ma senti" era sicuramente una domanda scomoda
«Per ora non sei mai a casa,non è che per caso...» continuò il mio patrigno

«Mi state per chiedere se ho una fidanzata?» i due annuirono
«senza offesa,ma non sarebbero affari vostri,e poi può darsi»
Mia madre esultò silenziosamente,strappandomi un sorriso

«E quando me la fai conoscere?» mi chiese esaltata
«Quando vuole lei»

Mia madre era la vicepreside della nostra scuola,la temevano tutti,per i suoi capelli sempre perfetti  e il suono dei suoi tacchi sul pavimento,ma in realtà era una tenerona,la solita madre dolce,solo che non sapeva cucinare

«Ora con vostro permesso,esco di nuovo,vado a ripetizioni» dissi mettendomi lo zaino in spalla
I due mi salutarono ed io uscì di casa,presi la mia moto e andai verso casa di Ava

Arrivato davanti alla porta suonai al campanello e la madre di Ava mi aprì
Aveva una piega perfetta ed era vestita elegante
«Oh Noah finalmente,qualcuno che cerca mia figlia» le sorrisi e vidi Mason dietro di lei,mi salutò
«Ciao Noah» ,io ricambiai con un cenno del capo

«Io e Mason usciamo,vi lasciamo soli» disse dando una gomitata a Mason,che aveva una espressione corrucciata,io le sorrisi e salí le scale a  passo lento
Quando sentì la porta chiudersi, finì di salire le scale correndo e spalancai la porta di Ava facendola sobbalzare,visto che,apparentemente,si stava vestendo ed era arrivata solamente hai pantaloni

«Oh disturbo?» dissi sarcastico guardandola appoggiato allo stipite della porta
«Ma no figurati» rispose lei coprendosi con il top che aveva afferrato,si girò e se lo mise
Era una maglietta oversize,l'avevo intuito dalle maniche lunghe,ma era corta,come se fosse stata tagliata,scopriva la sua pancia e i suoi fianchi,su cui poggiai le mani prima di coinvolgerla in un lungo bacio a stampo,che si transformò ben presto in un limone

Quando c'era di mezzo Ava,non sapevo tenere le mani a posto,quindi incominciai a viaggiare sotto la sua maglietta provocandole un piccolo gemito a contatto con le mie mani fredde.sorrisi contro le sue labbra
I nostri respiri si fondevano,ma lei mi tolse la maglietta,lasciandomi a bocca aperta,la vidi sorridere soddisfatta

«piccola peste» sussurrai tra un bacio e l'altro.La costrinsi a mettersi sul letto a cavalcioni su di me,cosa che lei era già pronta a fare
Le tolsi a mia volta la maglietta e i nostri petti ansanti si appiccicarono l'un l'altro alzandosi all'unisono

Le palpai il seno facendola ansimare,sentì la mia erezione gonfiarsi
«Umh Noah» mi interruppe Ava ridacchiando,indicò il rigonfiamento dei miei pantaloni
«Ti fa ridere l'effetto che mi fai» ridacchiai a mia volta,lei annuii sorridendo,io infilai una mano nel suo pantaloncino leggero per verificare quello che avevo sentito
«Sei bagnata,cazzo» sussurrai stuzzicandole i lobo dell'orecchio,lei buttò la testa all'indietro quando la mia mano trovo il punto più sensibile del suo interno coscia e riprese ad ansimare
Sto impazzendo





Spazio autrice

Chiamatemi suspense
Mi dispiace per la suspense
Si ci vede prossimo capitolo

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