22.Insomnia

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Ava's pov

Che cazzo,é di nuovo lunedì
Mi alzai lentamente dal letto e lentamente camminai verso il bagno
La doccia di lunedì era sempre fredda,perché se fosse stata calda mi sarei riaddormentata

Uscì dalla doccia con la mia asciugamano blu e mi guardai allo specchio
Ma sai,oggi non sono così brutta
Stavo iniziando a sentirmi meglio,forse è l'effetto Noah

Mi infilai dei jeans e una felpa oversize
Il clima di Los Angeles era insopportabile,se un giorno c'era caldo,l'altro c'era freddo,ed io non lo sopportavo,come non sopportavo vivere vestita a cipolla.
Presi il mio profumo e me lo spruzzai ovunque,era ai fiori,ma sapeva di tutto tranne che di fiori,però era un'essenza piacevole
Mi infilai delle converse rovinate e afferrai la mia tracolla piena di libri

Scesi le scale,mia madre non c'era,quindi afferrai una delle mie solite bottigliette di tè freddo e uscì di casa consapevole che a ricreazione mi verrà un calo di zuccheri
A quel pensiero controllai il mio portafogli,fortunatamente avevo un euro,avrei potuto usufruire delle macchinette,l'unica cosa utile in quella scuola che stava cadendo a pezzi

Arrivai a scuola in anticipo e,senza dare conto a nessuno,mi diressi spedita in classe,o almeno,cercai di farlo,ma qualcuno mi si piazzò davanti,Samuel
«Ei Ava,Che c'è? Ti è piaciuto talmente tanto il bacio che non riesci più a parlare?»
«Ti sbagli,il tuo bacio è stato talmente disgustoso che era meglio ingerire una blatta» dissi superandolo

Posai la mia borsa in classe e,dato il largo anticipo,decisi di andare a cazzeggiare in bagno
Non l'avessi mai fatto
Entrai nel bagno delle ragazze e vidi Noah baciarsi con una ragazza mentre lo teneva per il colletto
Si staccarono e lui la spinse violentemente
Lo sapevo,io non sono abbastanza per lui,non gli posso dare quello che vuole

«Ma che cazzo fai!?» disse alla ragazza,poi si girò verso di me
Sgranò gli occhi,io mi trovai immobilizzata davanti a quella situazione
Io davanti a lui non verso una lacrima

Non davanti a lui

Scossi la testa e lo guardai con disappunto
Soffrivo,soffrivo molto
La mia vita tutto un dolore immenso,un dolore continuo che cessava a intermittenza

Sono stata una stupida,stupida
Pensavo di essere diversa,invece le voci avevano ragione
Ero caduta nella sua trappola

Mi stropicciai gli occhi e camminai veloce verso la mia classe,che adesso era piena
«Buongiorno» mi disse krystel confusa dal mio stato d'animo
«giorno» dissi stampandomi un sorriso in faccia,che fece rilassare Krystel

La professoressa cominciò la spiegazione e Noah entrò in classe
Non ti voglio vedere mai più,giuro che cambio sezione

* * *
La scuola era già finita ed io,senza salutare nessuno,tornai a casa mia
Mia madre non era ancora tornata e,per mia fortuna,neanche mio fratello era in casa
Entrai in camera mia e per prima cosa,chiusi la finestra

Mi buttai sul letto e scoppiai in un pianto liberatorio,che durò poco,perché cinque minuti dopo,il mio telefono iniziò a vibrare
Era lui
Era Noah
La prima chiamata la chiusi,la seconda la lasciai squillare,ma alla terza risposi
«pronto» dissi acida
«Ava io ti giuro che non è quello che pensi»
«Infatti,tu che infili la lingua in bocca ad una ragazza non è quello che penso,e quello che ho visto Noah,con i miei occhi,dal vivo»
«non intendo negare i miei sbagli,ma ci sono cose che non sai»
«Non ti voglio più vedere o parlare,mi hai trattato come un gioco Noah,l'unica cosa che ti avevo detto di non fare»
«posso venire almeno ne parl-»
Lo interruppi
«La finestra è chiusa Noah,se ti presenti ti denuncio»
Chiusi la chiamata e lasciai che qualche lacrima mi rigasse delicatamente il viso

A quel punto mi rassegnai
Io non soffro per nessuno,tantomeno per lui
Mi cambiai mi misi un top nero con le bretelle sottili e dei pantaloncini
Afferrai una tracolla piccola e infilai dentro tutto quello che poteva servirmi

Uscì di casa e presi la mia bici
Direzione spiaggia ragazzi,che idea di merda

Pedalai velocemente e quasi non rischiai di finire sotto qualche macchina
Riuscì comunque ad arrivare alla spiaggia che era particolarmente affollata,ma non ci fesi caso e mi misi in un angolo vicino ad una palma non esposto al sole
Mi misi le cuffie e presi in mano il libro che mi ero portata

Ora esistiamo solo io e il mio libro
Vidi un gruppetto poco distante da me e delle voci familiari
O cazzo
Mi affrettai a prendere il mio telefono chiaramente dotato di silenzioso e non disturbare e notai le 20 notifiche dal gruppo dei miei amici
Si erano organizzati per venire in spiaggia
Non me ne va bene una

Decisi di scrivere un normalissimo "io sono già lì,vi vedo"perché prima o poi mi avrebbero visto loro stessi
Li vidi guardarsi intorno finché Noah non mi trovò
Ma perché tra tutti proprio lui,perché
Toccò la spalla di krystel e mi indicò
Io sorrisi a krystel che mi venne incontro e mi abbracciò
«Ava!Come stai?»
Bah guarda,di merda

«Bene» mi limitai a rispondere fredda,ma sorridente
Mia madre diceva che,nonostante tutto,non perdevo mai il sorriso
Ed era vero
Sapevo avere gli occhi spenti,piangere,soffrire,Ma dopo tutto,il mio sorriso era sempre presente
Mio fratello la chiamava "la mia arma segreta"

Notai gli occhi di Noah fissi su di me
Basta
Mi sciolsi i lacci delle converse e mi legai i capelli
«mi faccio una passeggiata» dissi senza interrompere le discussioni

Camminai sulla sabbia per minuti infiniti,raggiunsi la riva e Sentì una presenza dietro di me
«Ava»





Spazio autrice
PERDONATEMI VI PREGO
sono stata cattiva,scusate
Vi giuro che le cose si sistemeranno,giuro
Lasciate un commentino (anche un insulto) qui sotto grazie!

-🪷

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