CAPITOLO OTTO

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Katie alzò lo sguardo, incontrando quello del ragazzo di Durmstrang con una miscela di timore e curiosità. Si sentiva come un animale intrappolato, osservato da un predatore. Tuttavia, non poteva ignorare il senso di intrigo che la spingeva a seguirlo. Con un nodo alla gola, si alzò dal letto, cercando di mantenere la calma nonostante il battito accelerato del cuore.

"Va bene," disse con voce tremante, "Dove posso trovarlo?"

Il ragazzo le lanciò un sorriso enigmatico prima di voltarsi e indicare il corridoio con un cenno del capo. Katie lo seguì silenziosamente, sentendo il peso dell'incertezza che le opprimeva il petto. Si chiedeva cosa l'aspettasse oltre quella porta mentre il ragazzo la accompagnava in non si sa che posto della sua vecchia scuola.

Nulla era cambiato, ogni singolo oggetto era posizionato là dove l'aveva visto sei, forse sette mesi prima.

Le pareti di pietra grezza sembravano trasudare un'aura di mistero e potere, e il silenzio pesante era interrotto solo dal suono dei loro passi.

Ormai era sera e come vuole il coprifuoco, non vi era nessuno in giro per i corridoi.

Lei lo sapeva dove stava andando.

"Non hai paura del coprifuoco?"


"Tanto a me non fa niente Karkaroff"

Infine, arrivarono davanti a una porta massiccia, ornata di simboli oscuri incisi nel legno. Il ragazzo si fermò e si voltò verso Katie, fissandola con uno sguardo intenso.

"Eccoci arrivati," disse con voce bassa, "il preside Karkaroff ti sta aspettando all'interno" continuò per poi congedarsi.

Katie respirò profondamente per cercare di trovare la forza di affrontare ciò che l'attendeva. Con un respiro tremante, afferrò la maniglia e aprì la porta.

Dall'altra parte si trovava una stanza imponente, arredata con mobili antichi e illuminata da candele che danzavano nella penombra. Al centro della stanza, seduto dietro una scrivania di legno scuro, c'era il preside Karkaroff e poco più in là c'era lui: Viktor Krum.

Davanti a lei c'era il suo incubo più remoto.

Il preside alzò lo sguardo quando Katie entrò, e un sorriso sottile si dipinse sulle sue labbra. "Ah, signorina Lynch," disse con tono cortese, "Mi sono fatto aiutare da un suo compagno per riportarla a Durmstrang, sa che non mi piace attendere" continuò.

Katie si sentì a disagio sotto il suo sguardo penetrante, ma cercò di mantenere la compostezza. "Preside Karkaroff," rispose con voce ferma, "Non c'era bisogno, le avrei dato risposta entro la mezzanotte di domani"

Le parole del preside risuonarono nelle orecchie di Katie, mescolandosi con i suoi pensieri turbolenti. Durmstrang, la scuola che aveva evitato per mesi, ora le stava offrendo una mano. Era un'opportunità allettante, ma anche spaventosa.

"Lei lo sa che era la miglior studentessa insieme al signor Krum del nostro istituto. Non possiamo perdere tale potenzialità e prestigio per cederla ad Hogwarts. Con tutto il rispetto per Silente ma la trovo meglio qui, poi il signor Krum sa essere davvero amorevole con lei, non è così?"

Krum sorrise e annuì.

"Certo signor preside"

Katie sapeva che il preside non era altro che complice ma non poté far altro che abbassare la testa e rimanere in silenzio.

Si morse poi il labbro inferiore, lottando con la tempesta di emozioni che tumultuavano dentro di lei. Durmstrang rappresentava tutto ciò che aveva cercato di evitare, ma allo stesso tempo, era un'opportunità per crescere e padroneggiare le sue abilità.

Con un respiro profondo, si alzò in piedi e fissò il preside dritto negli occhi. "Grazie per questa opportunità, preside Karkaroff," disse con voce decisa, "Non posso accettare di rimanere in questo istituto che mi ha portato solo incubi e incertezze"

Il preside rise.

"Suvvia signorina Lynch, le questioni adolescenziali le trova ovunque, non solo a Durmstrang. Non mi sembra di averla vista entrare da sola nell'ufficio del Professor Silente" disse.

Katie sbiancò mentre sentiva puntati su di lei gli occhi pieni di rabbia di qualcuno.

"Signor preside, la prego di non intromettersi e ad ogni modo io ad Hogwarts non ho nemmeno avuto tempo di poter instaurare rapporti solidi di amicizia" affermò Katie mentendo.

La sua testa era infatti tormentata da Draco e soprattutto da quel ragazzo coi capelli rossi che non le aveva permesso di scordare il calore dell'abbraccio di qualche notte prima.

"Ad ogni modo lei ora starà qui a Durmstrang fino a quando finirà l'anno scolastico in modo da conseguire l'esame per l'abilità massima delle Arti Oscure. Ora si può congedare non ho altro da dire"

Katie provò ad obiettare ma in vano uscì dall'ufficio.

NOT ANYMORE // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora