CAPITOLO DICIANNOVE

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"Draco per favore"

"Stai zitto Potter" disse Draco camminando avanti e indietro per il corridoio, "Cazzo con Krum, con Krum dico io" continuò più che amareggiato.

In quel momento Draco non pensava ad un'eventuale minaccia, come d'altronde effettivamente era avvenuta, pensava solo al tradimento che aveva ricevuto, così come il suo carattere gli aveva sempre permesso di vedere queste situazioni con occhi maligni, pieni di maliziosità.

"Ma non pensi che magari è stata costretta? No?" chiese Harry cercando di calmarlo.

"Dai piantala, quando vuole sa tirare fuori il coraggio e ora no? Lo vuole lei"

Harry era esasperato, convincere di un'idea Draco Malfoy era la missione impossibile a cui nessuno aveva mai ambito nel corso della sua esistenza. "Testardo come il padre" affermava il signor Weasley quando si parlava di lui a tavola, "Puoi dargli tutte le motivazioni che vuoi ma se è come Lucius ti assicuro che non cambierà mai il suo punto di vista".

"Draco per favore, abbiamo una partita importante domani non stare a incazzarti cerca di comprenderla"

"Comprenderla? Io ho compreso fin troppo in questo periodo e ora che...cazzo no niente" disse sospirando.

Harry lo guardò confuso.

"Ora che?"

"Ora che stavo constatando di..." sbuffò, detestando più di qualsiasi altra cosa ciò che stava per dire, "Ora che stavo constatando di essermi innamorato di lei"

Harry quasi si sentì male.

Mai nel corso della sua vita aveva sentito Draco pronunciare una frase simile, Draco Malfoy non era fatto per amare e questo lui stesso amava affermarlo quando glielo si chiedeva.

"Per questa ragione devi capirla" disse Harry cercando di mascherare il suo stupore.

"Potter mettiti nei miei panni, mi parla di tutto il suo dolore e poi..."

"Non è così Malfoy, l'ha minacciata altrimenti l'avrebbe ferita" disse Fred avanzando verso di loro, "Le ha chiesto di dirgli tutte le nostre strategie di gioco e l'ha obbligata ad andare al ballo con lui"

D'un tratto i sensi di colpa avvalsero la mente del ragazzo che poco prima stava imprecando per il corridoio.

"Io te l'avevo detto" disse Harry sospirando, "Non tradirebbe mai la tua fiducia" continuò.

Sembrava chiarita la situazione ma i tre ragazzi erano ignari del fatto che non erano i soli per quel corridoio.

"Il rosso sa troppo per i miei gusti" disse Viktor all'amico per poi andare nel senso opposto.

Poche erano le ore rimanenti al ballo e chiunque si stava preparando nel proprio dormitorio.

"Katie per favore se hai bisogno vieni da noi" disse Ginny una volta sistemato il trucco aiutata da Hermione.

Katie annuì mentre con lo sguardo perso fissava il vuoto.

Le ragazze sapevano del dolore, lo si leggeva nei suoi occhi però si limitavano solo a rasserenarla, non potevano dirle frasi come "Non pensarci, divertiti" perché non sarebbe mai successo.

Stava andando al ballo col suo più grande incubo per fuggire dal dolore che poteva provocarle.

Il tempo passò in fretta e alla fine delle scale, poco più avanti dalla Sala Grande, c'erano tutti i ragazzi che aspettavano le loro rispettive principesse.

Draco, preso dai sensi di colpa, per la prima volta non scelse nessun'altra.

Dopo un'attesa incredibile, Katie scese dalle scale incantando tutti.

Viktor, Fred e Draco erano immobili, sembravano statue.

Un sorriso beffardo comparve sul volto del ragazzo di Durmstrang, un sorriso consapevole di quanto fosse maligno il suo piano per la sera, un sorriso che mostrava a Draco quanto lui avesse davvero potere sulla ragazza.

"Andiamo" disse prendendola per il braccio senza darle il tempo nemmeno di salutare i suoi amici.

"E' bellissima" disse Draco fissandola per ogni passo che faceva.

"Hai ragione Malfoy, è incantevole" continuò Fred attendendo che Pansy scendesse le scale con Ginny ed Hermione.

Il ballo iniziò e l'unica tensione presente era quella tra la coppia più ambita di Durmstrang, talmente attaccata da far mancare il fiato, Viktor non staccava mai la presa dalla vita della ragazza.

"Hai visto che puoi stare ancora bene con me?" disse quasi in maniera retorica.

Katie si limitò ad annuire mentre tratteneva le lacrime che avrebbe voluto tirare fuori mentre in lontananza vedeva Draco seduto ad un tavolo da solo.

"Malfoy abbandonato per Krum" disse Goyle.

"Io non ho ancora chiarito con te" rispose Draco, "Non ti fai schifo? Ce ne vuole a esser peggio di me eh"

Goyle lo guardò.

"Parli tu che te le scopavi tutte senza preoccuparti?"

Draco sbuffò.

"Io non le ho mai illuse di amarle, né tantomeno le minacciavo come hai fatto tu" rispose e per evitare ulteriori problemi si alzò e si incamminò verso Pansy la quale stava ballando con Fred.

"Fred scusa mi concedi un ballo con la mia migliore amica?" chiese il ragazzo quasi spaventato nel porgere questa domanda.

Fred sorrise ed annuì.

"Certo Draco" disse, per poi avvicinarsi a lui, "Nel mentre vado a prepararle il regalo che le ho fatto" disse sussurrando sorridendo.

Draco rise per poi prendere Pansy per i fianchi e iniziò a ballare con lei vicino ad Harry, Ginny, Ron ed Hermione.

"Malfoy non ti credevo così bravo a ballare" esclamò Ron.

"Almeno io non sono un tronco come te carotina" rispose ridendo Draco.

Il tempo passava e piano piano chiunque smetteva di ballare per mangiare il delizioso rinfresco che avevano preparato gli elfi con tanto impegno.

Anche Viktor e Katie si erano seduti con esattezza nel tavolo della loro scuola e mentre Katie cercava un dialogo con alcune sue vecchie conoscenze per cercare di migliorare la situazione, Viktor si alzò e si allontanò da loro insieme a due suoi amici.

Nel mentre Fred, concentrato a realizzare al meglio la sua opera, si era collocato sulla Torre di Astronomia, in una specie di stanzina dove di solito tenevano i vari oggetti, un luogo totalmente scoperto, le sue pareti erano completamente vetrate e non a caso si accedeva subito salite le scale, poco prima di avvicinarsi alla balconata.

Era il luogo dove si era baciato per la prima volta con Pansy.

Stava preparando al meglio ogni singolo dettaglio per farle rivivere quel momento, per farla sentire nuovamente una principessa e non una bambola di pezza.

Sul tavolo c'era una rosa viola, colore preferito della ragazza, poco più distante una scatolina con un anello e un biglietto posto lì vicino.

D'un tratto due ragazzi interruppero la sua preparazione bloccandolo di spalle.

"Chi siete?" chiese Fred.

Non ebbe il tempo nemmeno di sentire la loro risposta.

"Avada Kedavra"

Fred si accasciò a terra mentre i due ragazzi lo coprirono con un mantello pieno di magia oscura che permetteva di avere le stesse funzionalità del mantello dell'invisibilità.

I tre ragazzi se ne andarono, lasciando il cadavere di Fred a terra, fieri della loro impresa.

Era morto, morto per colpa di Viktor Krum.

NOT ANYMORE // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora