CAPITOLO QUATTORDICI

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La sera non aveva tardato ad arrivare, il cielo stava iniziando a riempirsi di stelle.

Draco era affacciato al balcone di camera sua ammirando il capolavoro che il cielo stava dipingendo.

"Ti piacciono le stelle?" chiese dietro di lui Katie.

"Molto, mi ricordano che anche se sei un puntino minuscolo puoi sempre brillare in un mondo pieno di persone che non brillano" rispose Draco voltandosi verso la ragazza, "Tu come stai?"

A dire il vero tra i due dopo la mattinata all'idromassaggio c'era un qualche tipo di tensione, non si sa bene se per provocazione o solo per evitarsi a vicenda fino al rientro a scuola.

"Meglio, sto iniziando a pensare più a me stessa che a tutto quello che ho passato" esclamò Katie avvicinandosi a Draco, "E tutto è grazie a te" continuò.

Draco la guardò accarezzandole i capelli e maledicendo ogni secondo quanto lo aveva provocato la mattina stessa. Difatti non riusciva a non pensare alla sua presa, alle sue parole e alla passione che per un attimo aveva sentito in quel momento.

Dentro di lui era nata una volontà incontrollabile di sfiorare il suo corpo, di sentire la sua purezza e la sua eccitazione ad ogni suo singolo bacio che poteva donarle.

Lo fermava però il rispetto che si era promesso di dare a qualcuno che per la prima volta si era fidato di lui, non tanto che gli importasse ma non voleva avere a che fare con problemi d'amore, Draco Malfoy non era fatto per amare.

Non aveva mai amato nessuno nella sua vita, per lui era solo un divertimento.

Dentro di lui però sapeva che tutto questo divertimento non poteva colmare il vuoto che le aveva lasciato una ragazza, forse tre anni prima, che gli aveva insegnato ad amare.

Ed era quell'amore che lui aveva perso nel corso degli anni senza di lei, senza il suo affetto era diventato solo un approfittatore per tutti gli altri ma nessuno sapeva che tutto quel suo divertimento non era solo che una ricerca inutile dell'emozione che aveva abbandonato.

"A cosa pensi?" chiese Katie facendolo tornare coi piedi per terra.

"A quanto sei bella" disse inconsapevolmente, come se non fosse riuscito a trattenersi.

Katie sorrise e gli sistemò il ciuffo.

"Ti ho ucciso stamattina, non è così?" chiese nuovamente la ragazza abbracciandolo nuovamente appendendosi al collo.

Draco si limitò ad annuire.

"Come mai? Mi vuoi dire che di solito è il temibile Draco Malfoy a divertirsi così con le fanciulle che cascano ai suoi piedi per la sua meravigliosa bellezza?" continuò la ragazza provocandolo e marcando ogni singola parola.

Lui sapeva fin troppo bene il gioco a cui stava giocando la ragazza.

"Ti hanno mai insegnato a non giocare con chi il gioco lo comanda?" disse Draco prendendole il volto facendolo innalzare verso di lui.

Katie sorrise.

"No ma se vuoi vado dal tuo amichetto Weasley così magari lui mi fa comandare" rispose quanto più maliziosa possibile Katie.

Draco la guardò sorridendo.

"Vai pure, poi dimmi se è in grado di soddisfarti come lo faccio io" rispose senza alcun timore.

"E come mi soddisfi tu?"

Draco ghignò e poggiò le sue mani sui suoi fianchi mentre lei portava le sue braccia al suo collo.

"Lo vuoi proprio sapere, piccola?"

Katie lo guardò e per un attimo le era sembrato di aver ritrovato tutta la passione che dentro di lei si era spenta, prima ancora di dare la soddisfazione a Draco di aver avuto l'iniziativa lo baciò stringendosi a lui.

Draco in quel momento si sentì esplodere dentro, aveva ricompensato tutta l'attesa e la tensione che aveva dalla mattina stessa.

La prese in braccio continuando a baciarla e la portò a letto, più si baciavano più il calore dentro di loro aumentava.

"Ti immaginavo più..."

"Santarellina?" disse ridendo Katie, "Non hai ancora visto niente Malfoy" dicendo questo gli tolse la camicia che aveva addosso e si mise a cavalcioni su di lui.

Draco la guardò.

"Posso?" disse facendo riferimento alla maglia, sapendo di quanto la rendesse insicura mostrare il suo corpo pieno di cicatrici.

Katie annuì e in poco tempo la sua maglia volò giù per terra, Draco iniziò a baciarle ogni singola cicatrice che le copriva il corpo con una tale dolcezza che in quel momento probabilmente poteva esser definita perfino fuori luogo.

"Io amo tutte queste cicatrici, ti rendono diversa" sussurrò.

"Mi piace esser diversa" rispose Katie.

La sera a Villa Manor si alimentò di passione, i due ragazzi inconsapevolmente erano entrati in un limbo che li avrebbe intrappolati per tanto tempo.

La mattina dopo un suono incessante del campanello svegliò Draco.

"Ma chi è che rompe i coglioni a quest'ora" disse sbadigliando e vestendosi per andare ad aprire.

"Draco, vi devo riportare oggi" disse Lucius una volta in casa, "Domani ho un impegno urgente a lavoro e non posso permettermi di accompagnarvi, preparatevi" continuò.

Draco si limitò ad annuire ancora incantato e in parte stordito dalla notte passata con Katie e andò a svegliarla.

"Piccola dobbiamo tornare ad Hogwarts" disse accarezzandola.

Katie si svegliò frastornata e lentamente iniziò a preparare il necessario per ripartire.

Prima di uscire dalla camera i due si guardarono.

"Nessuno lo deve sapere" disse Draco.

"Sarà il nostro segreto" disse Katie per poi uscire dalla camera, "Buongiorno signor Malfoy, grazie ancora per questa opportunità" esclamò una volta davanti a Lucius.

Lucius annuì e tutti e tre si smaterializzarono ad Hogwarts, con esattezza in Sala Grande dove tutti stavano facendo colazione.

"Eccoli!" urlò Ginny correndo verso Katie, "Katie ci sei mancata" disse abbracciandola.

Katie si sentì finalmente bene dopo mesi di pensieri che non cessavano di esistere.

"Io no?" disse Draco ridendo.

"No tu no, biondino che non sei altro" rispose Ginny ridendo.

Ci volle poco prima che anche gli altri li accogliessero.

Fred fu l'ultimo a salutarla, dopo il bacio con Pansy non sapeva più cosa pensare e rivedere Katie gli aveva scombussolato ancora di più l'esistenza.

"Ciao Fred" disse Katie abbracciandolo.

"Ciao Katie" rispose sorridendo il ragazzo sentendo dentro di lui un calore immenso che non aveva più sentito da quel pigiama party, "Malfoy com'è andata?"

"Bene" rispose Draco iniziando a incamminarsi verso il suo tavolo.

Fred lo fermò.

"E' successo qualcosa tra di voi?" chiese determinato.

Draco sbuffò.

"Oh Weasley, te l'ho anche scritto nella lettera. Non è successo nulla, ora lasciami fare colazione con i miei amici che ho fame" rispose andandosi a sedere seguito da saluti e risate. 

NOT ANYMORE // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora