CAPITOLO NOVE

31 9 23
                                    


Voleva sprofondare nel profondo, le lacrime le rigavano il viso.

Una mano l'afferrò e la strattonò al muro.

"Chi era quel ragazzo?"

"Nessuno Viktor d-davvero, mi ha solo accomp..."

"Ti ho detto di dirmi chi è non di giustificarlo"

Katie lo guardò terrorizzata, in un istante tutti i suoi incubi che stava cercando ormai di soffocare riemersero.

"Non vuoi dirmelo? Sai cosa ti aspetta allora" disse prendendo un piccolo coltello.

"N-no Viktor, per favore non di nuovo" rispose implorandolo in lacrime mentre il ragazzo le tirava su la maglia.

Sul petto numerose erano le cicatrici di tagli e ferite che nel corso del tempo Katie aveva imparato ad addossare a lei stessa per non avere problemi col ragazzo.

"Dimmi chi è"

"Prenditela con me non con lei"

Cazzo pensò Katie.

Viktor si voltò e poco più distante a loro vide Draco Malfoy.

"Malfoy? Cosa ci fai nel mio istituto? Vattene" disse Viktor mollando la presa da Katie la quale approfittò e corse dietro a Draco.

"Volevi sapere chi fosse ed eccomi qui, ora cosa fai? Pensi di colpirmi, o peggio, uccidermi? Devo ricordarti chi dà il lavoro ai tuoi genitori per permetterti tutto quello che hai?" esclamò Draco sapendo che la potenza del padre su molte persone era in grado di influire parecchio.

"Perché l'hai accompagnata?" disse cercando di mantenere la calma il ragazzo.

"E tu perché la perseguiti ancora? Non sei stato tu a lasciarla per un'altra solo perché ti aveva stancato?" rispose Draco sempre più determinato.

Draco non feriva mai a gesti ma a parole era in grado perfino di uccidere.

Katie guardava i due terrorizzata, nonostante la presenza di Draco sapeva che aveva davanti a lei due ragazzi che entrambi gli istituti reputavano come i più cattivi, i più malvagi e di questo, soprattutto nei confronti di Draco, se ne stava accorgendo proprio in quel preciso istante.

"Non sono affari che ti riguardano Malfoy, non fosse per tuo padre ti avrei già ammazzato in questo istante" disse Viktor avvicinandosi a lui, "Arriverà il giorno dove ti rovinerò tutto il tuo impero"

Draco rise.

"Non mi fai paura Krum, ti fai così potente davanti a una ragazza che sperava davvero di essere amata da uno come te ma d'altronde tu sai solo odiare, sei fatto per odiare e non riuscirai mai a vivere con te stesso" disse guardandolo dritto negli occhi.

Probabilmente era la verità, se Draco non fosse stato il figlio di Lucius Malfoy l'avrebbe ucciso all'istante, lo si capiva dagli occhi pieni di rabbia e di cattiveria che non smettevano di scrutarlo fino in fondo.

Guardò Katie.

"Tanto dovrà andarsene da Durmstrang lui e tu rimarrai sola, con me" disse andandosene via con passo determinato.

Katie scoppiò a piangere.

"Ti prego Draco portami via da qui non ce la faccio più" disse singhiozzando, "Stava per...stava per..."

"Shh piccola, è passato. Ora stai tranquilla, tornerai con me ad Hogwarts" rispose Draco accarezzandole i capelli.

"Come posso? Il preside ha detto che..."

"Il preside Karkaroff ha detto che va bene" disse una voce un po' più cupa, pressoché simile a quella di Draco.

Draco sorrise mentre si voltò verso suo padre.

"Signorina Lynch, per il suo bene, affinché si riprenda lei e mio figlio Draco starete a casa da scuola per una settimana. Se poi vorrà più tempo glielo potrò concedere, Draco vai a prendere le cose che inizio ad accompagnarla a Villa Manor" disse Lucius.

Katie guardò entrambi stupita, aveva sentito parlare di Villa Manor ma addirittura viverci lì per una settimana col ragazzo più richiesto di Hogwarts le sembrava assurdo.

Draco annuì e si smaterializzò ad Hogwarts dove aggiornò tutti della situazione.

"Non ci posso credere, Viktor Krum è un mostro" disse Ron, "Pensare che qualcuno ci sperava anche in una relazione con lui" continuò provocando Hermione.

"Smettila" disse la ragazza.

"Draco per favore cerca di farla stare bene" disse Fred abbracciandolo.

Draco annuì.

Poco dopo era nel suo dormitorio a sistemare gli ultimi oggetti nel bagaglio.

"Te la farai?" disse Goyle fumando una sigaretta alla finestra.

"Non cominciare, non è mia intenzione"

Tiger rise.

"Draco Malfoy, il ragazzo più ambito e ricercato del castello che si fa mettere i piedi in testa da un Weasley, si vede come pendi dalle sue labbra e da come la guardi" disse sapendo come provocare bene l'amico.

"Non è come le altre, ha già passato troppi incubi" rispose Draco sbuffando ignorando le chiare provocazioni.

"Una settimana? Secondo me ce la fai a fartela dai, tanto cosa ti cambia a te, una in più una in meno" continuò Goyle spegnendo poi la sigaretta e chiudendo la finestra, "Immagina un capolavoro simile che al posto di esser ben tenuto da un Malfoy va a un Weasley" continuò ridendo.

Draco li guardò pensieroso e infastidito dal paragone costante con i Weasley.

Se andava d'accordo era solo per il bene di Katie, fino a pochi mesi prima infatti era un litigio continuo.

"Smettetela io non sono come loro"

"Appunto che sei molto più importante che devi conquistarla prima tu, che poi secondo me, tanto santarellina non lo è" disse Tiger buttando sul letto un quotidiano di Durmstrang dell'anno precedente dove si raccontava di come la coppia qualche anno prima era stata sorpresa per esser stata scoperta a fare determinate azioni nei bagni dell'istituto.

Draco spalancò gli occhi, effettivamente la visione che aveva di lei era molto angelica in confronto a ciò che aveva appena letto.

"Malfoy, appena torni vogliamo sapere quanto sei durato sappilo" disse ridendo Goyle.

Draco li ignorò e si smaterializzò a Villa Manor.

NOT ANYMORE // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora