CAPITOLO DUE

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Bentornati, dopo quasi tre mesi di attesa siete autorizzati a partire con le denunce.

Consiglio: se non lo avete già fatto, prima di iniziare questo capitolo datevi una rinfrescata leggendo quello precedente.

Buona lettura ❄️

*

VINCE

Un anno dopo.

Dentro l'aula si era ammassata molta gente, quel pomeriggio, e tutto quel vociare iniziava a procurarmi un gran mal di testa.

Con lo sguardo fisso nel vuoto continuavo a picchiettare nervosamente la penna contro il quaderno degli appunti chiuso davanti a me mentre la mia mente cercava di metabolizzare le novità ricevute qualche ora prima.

Ero inquieto e come se non bastasse la pressione che avvertivo per la partita che avremmo affrontato quella sera non mi aiutava a trovare la giusta concentrazione da dedicare al corso di anatomia.

Gesù santo, dovevo darmi una calmata.

Bloccai la mano che impugnava la penna, respirai a fondo, mi sistemai meglio la visiera del cappello sulla nuca e rivolsi la mia attenzione alla professoressa Kendra nel tentativo di rimettermi al passo con la lezione.

«Stai davvero prendendo appunti durante un corso facoltativo?» la voce bassa di Nate Parker mi indusse a voltarmi verso di lui.

«Qual è il problema?» gli rispose Blake, seduto tra me e Nate, staccando la penna dal foglio e riportando lo sguardo sulla giovane docente intenta a scarabocchiare formule e dati sulla lavagna.

«Che non te l'ho mai visto fare nemmeno per quelli obbligatori» controbatté Nate con un sopracciglio chiaro sollevato.

Blake non perse tempo a smentire, mi diede invece una leggera gomitata sul braccio e fece scorrere gli occhi sul culo di Kendra, avvolto da un tailleur verde scuro molto attillato che lo metteva ancora più in risalto. La gonna non era troppo corta, ma offriva una visione sufficiente delle sue gambe, rese ancora più invitanti dalle scarpe con il tacco alto. «Guarda lì, è perfetto. Rotondo come un cazzo di mappamondo».

Dalla mia bocca uscì una mezza risata, ma poi scossi la testa. Era un gran bel culo in effetti, e il fatto che la professoressa Kendra aveva solo qualche anno in più di noi la rendeva particolarmente invitante ai nostri occhi.

Supponevo che fosse anche il motivo per cui il suo corso, pur essendo fuori dal piano studi della maggior parte dei maschi presente in aula, era sempre il più affollato.

Inoltre, i capelli biondi raccolti e gli occhiali dalla montatura sottile che portava sulla punta del naso le davano un aspetto ancor più attraente. Avevo sempre avuto un debole per le ragazze con gli occhiali.

Anche se in realtà, avevo sempre avuto un debole per le ragazze e basta.

«Non mi sono mai scopato un'insegnate» continuò Blake, dando voce ai miei stessi pensieri. «Era il mio sogno erotico di quando andavo al liceo» seguì.

«Hai deciso di soddisfarlo proprio ora?» chiese Nate divertito.

«Potrei...» mormorò riflessivo.

«Dai per scontato che te lo lascerebbe fare?» lo incalzai.

«Amico, mi hai visto? Nessuna può resistermi» disse Blake puntandosi una mano contro. In effetti, con i suoi tratti mediorientali e la pelle olivastra, riusciva a giocarsi bene le sue carte con le ragazze, ma di tanto in tanto il suo ego rischiava di prendere il sopravvento.

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