8 - Luci e ombre

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Amity POV:

Eravamo ormai tornate allo studio da qualche ora, e dopo un rapido pranzo, avevamo deciso di riposarci un po' vista l'intensa mattinata.

Ero seduta su una gamba di Luz, a sua volta seduta a peso morto su uno dei pouf della sala. Non aveva più parlato molto dall'incontro con Matt, e nemmeno io avevo fatto diversamente.

Skara aveva già fatto ritorno a casa. Sapevo che avrebbe avuto una giornata molto impegnata, non sarebbe nemmeno passata per lo studio se non fosse stato per l'open day improvvisato da Bump.

Boscha ed Emira, nel frattempo, stavano insegnando a Clara come giocare a Hexes Hold'em.

"Vedi, ogni giocatore ha questo mazzo composto da cinque carte" spiegava attentamente Emira, distribuendo cinque carte per sé, per Clara e per la bassista. "Con queste l'obiettivo è combattere le carte del tuo avversario."

La bionda annuiva attenta alla spiegazione di mia sorella, nonostante probabilmente non stesse capendo nulla.

"Le carte si animano e combattono, e quella più forte batte l'altra. Semplice, no?" continuò Em, adagiando il resto della carte accanto a loro sul tavolo.

"Ti sei dimenticata di spiegarle come funzionano le carte speciali" si intromise Boscha, prendendo tre carte dal mazzo. "Queste le puoi giocare insieme alle normali carte per avere più possibilità di vincere il turno."

"Ah, come una carta jolly?" chiese Clara perplessa, appoggiandosi con il gomito al tavolo e fissando la strega dai tre occhi.

"Non proprio, i jolly ci sono e sono ancora più potenti delle carte speciali. In pratica con quelli vinci sicuro."

"Vinci sicuro se non ti chiami Edric Blight, ovviamente" precisò mia sorella, facendo ridere Clara sotto i baffi.

"Credo di aver capito." La sua voce tentennava, non credevo avesse realmente capito molto, ma sicuramente giocando ci avrebbe preso la mano.

"Dovremmo insegnarvi a giocare a Scala" sentii dire da Luz sotto di me. Mi voltai a guardarla, vedendola ancora appoggiata al morbido pouf con gli occhi socchiusi e un dito della mano alzato.

Sapevo vagamente di che gioco stesse parlando perché un giorno, nel regno umano, aveva provato a spiegarmi il funzionamento. Decisamente troppo difficile per me. Come faceva la gente a saperci giocare?

"Non credo sia una buona idea, troppo complicato da insegnare" rise Clara. Voleva prendersi gioco di noi perché immaginava non sapessimo giocare?

"Ammy, puoi alzarti un attimo? Vado a prendere da bere" mi disse Luz, e così feci. Mi alzai, lasciai che la mia ragazza di alzasse e mi risedetti nello stesso pouf.

"Volete qualcosa da bere?" chiese Luz a tutte le ragazza nella stanza. Emira e Clara scossero la testa, mentre Boscha le chiese un bicchiere d'acqua. Io restai lì a fissarle.

Era dal post-concerto che mi ero persa a riflettere su come avessi gestito la vista di Mattholomule qualche ora prima. Non avevo mai realmente immaginato come sarebbe stato rivederlo, forse perché pensavo che non lo avrei davvero più rivisto.

Invece, contro ogni previsione, era tornato a farsi vedere.

"Quando capirete che non voglio più attaccarvi sarà troppo tardi." Quella era la frase che risuonava nella mia testa. Però lo stava facendo, ci aveva attaccate. Quel pugno infuocato diretto verso di me era reale.

Secondo mia sorella, la spiegazione più probabile era che volesse darci un avvertimento, una premessa di ciò che avrebbe potuto fare se non lo avessimo ascoltato.

Music Under The Spotlight 2 - LumityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora