9 - Sangue magico

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Luz POV:

Mi svegliai con una sensazione di calore e sicurezza addosso, avvolta dall'abbraccio di Amity. La luce del mattino filtrava delicatamente attraverso le tende della nostra stanza, creando un'atmosfera tranquilla e serena.

Era uno dei momenti che amavo di più: svegliarmi accanto a lei, sentirla respirare lentamente mentre dormiva ancora.

Spostai leggermente la testa per guardarla, ammirando il suo viso rilassato. Mi sentivo fortunata ad averla al mio fianco, soprattutto dopo tutto quello che avevamo passato. Le sfiorai una ciocca di capelli, spostandola dolcemente dietro l'orecchio, cercando di non svegliarla.

Il mio piano, però, fallì.

Amity si stiracchiò leggermente, aprendo gli occhi e incontrando il mio sguardo con un sorriso assonnato. "Buongiorno" disse con voce dolce.

"Buongiorno" risposi, sentendo il cuore battere più forte. "Dormito bene?"

Lei annuì, tirandomi più vicino. "Sempre, con te."

Restammo così per qualche istante, godendoci la tranquillità del momento.

Una piccola fitta di mal di testa mi colpì poco dopo. Non volevo dirle quanto ero preoccupata per la mia salute, soprattutto perché sentivo di dover evitare di allarmare anche lei. Così sorrisi e parlai. "Ho sentito che stanotte ti sei svegliata qualche volta. Tutto ok?'

Amity annuì, e per un attimo pensai di aver visto un'ombra passare nei suoi occhi. Ma prima che potessi dire qualcosa, si sollevò leggermente. "Forse è meglio alzarsi e fare qualcosa. Non vorrei che qualcuno ci trovasse ancora a letto."

Ridacchiai. "Giusto. Non vorrei dover spiegare a Boscha perché siamo ancora qui."

Con un ultimo bacio, ci alzammo dalla brandina e cominciammo a prepararci per la giornata.

Ci sedemmo al tavolo della sala dello studio, con davanti una colazione fatta da cose già presenti lì: uova di serpente, pane tostato e una caraffa di latte di ghianda. Non era granché, soprattutto freddo, ma sufficiente per iniziare la giornata.

Mentre spalmavo una generosa quantità di marmellata di luminberry sul pane, Amity mi guardò con un sorriso. "Mi dispiace che la colazione sia così semplice" disse, leggermente delusa. "Con tutto quello che è successo di recente, non abbiamo avuto tempo di prendere dell'altro."

Le sorrisi, mordendo un pezzo di pane. "Non preoccuparti, è perfetto così" risposi con dolcezza. "Poi sai che io non sono mai stata per le cose lussuose."

La vidi rilassarsi leggermente, confortata dalle mie parole. La sua presenza rendeva tutto più sopportabile, anche la mia crescente preoccupazione per i problemi magici.

Non sapevo bene perché non le avessi detto il vero problema la sera prima. Forse era più facile metterla solo sotto l'aspetto di Matt, del suo affronto fuori dalla Hexside.

Le lo avrei detto, questo era sicuro, ma probabilmente sarebbe stato meglio aspettare.

Guardai la caraffa di latte, pensando a quanto fosse familiare e allo stesso tempo strano tutto questo. C'era un contrasto tra la normalità della nostra routine e le ombre che sembravano incombere di nuovo su di noi.

Anche se, a dirla tutta, la sera prima era stata un exploit di emozioni positive.

Ne avevo davvero bisogno.

Finite le ultime fette di pane con marmellata, mi alzai dalla sedia, stiracchiandomi leggermente. "Devo scappare a casa" dissi, cercando il mio cappello. "Non vedo Eda dalla mattina di ieri, e sono sicura che starà già pianificando un modo per farmela pagare per non averla avvisata."

Music Under The Spotlight 2 - LumityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora