10 - Preoccupazione

72 7 11
                                    

Amity POV:

Sdraiata sul letto della mia stanza, osservavo il soffitto, cercando di distrarmi con i motivi intricati delle travi. In mano tenevo il fatidico foglio di carta, il biglietto minaccioso trovato la sera precedente allo studio.

"Levati dai piedi se non vuoi che tocchi a te."

Rileggevo quella frase una miriade di volte che ormai sapevo a memoria la forma di ogni lettera.

Dire che avevo ansia era dire poco. Il cuore mi batteva forte ogni volta che ripensavo a quelle parole. Era difficile ignorare la sensazione di gelo che mi attraversava ogni volta che mi tornava in mente quel biglietto.

Non ne avevo parlato con nessuno, e non l'avrei fatto sicuramente senza prima aver saputo qualche informazione in più a riguardo. Non volevo allarmare i miei amici o la mia famiglia senza una buona ragione. 

Magari era uno stupido scherzo di Edric, ma non volevo chiedergli nulla per non rischiare che sapesse che ero stata realmente minacciata da qualcuno.

Levarmi dai piedi. Se non volevo che toccasse a me.

Sbuffai, adagiando il biglietto nel cassetto del comodino, accuratamente sotto il mio diario. Il pensiero della minaccia continuava a tormentarmi. Anche passare il tempo a pulire lo studio e andare a fare la spesa era riuscito solo parzialmente a distrarmi. La mia mente tornava sempre a quelle parole sul biglietto, come un'eco persistente.

Mi alzai dal letto e feci apparire la pergamena. Forse sentire Luz mi avrebbe aiutata a calmarmi davvero. Erano passate un bel po' di ore da quando aveva lasciato lo studio. Chissà se Eda le aveva fatto davvero la ramanzina.

Digitai velocemente un messaggio e lo inviai.

"Ciao Luz, come procede lì? Sei sopravvissuta alla donna gufo?" aggiunsi qualche faccina divertita, sperando che un tono leggero potesse distendere i miei nervi.

Aspettai diversi minuti e non vidi alcuna risposta dalla mia fidanzata, seppur fosse una che rispondeva sempre molto velocemente ai messaggi. Ogni secondo che passava senza una risposta sembrava allungarsi all'infinito, alimentando la mia preoccupazione. E se la persona che mi aveva minacciata le avesse fatto qualcosa?

Attesi qualche altro minuto, poi provai a chiamarla, ma non rispose nemmeno lì.

"Che sta succedendo?" mormorai tra me e me, un po' preoccupata. Decisi di chiedere ai gemelli, che erano a casa, se avessero sentito Luz nelle ultime ore.

Mi alzai dal letto e scesi le scale per andare al piano di sotto. Li trovai in soggiorno, intenti a ridere e scherzare sul divano. La vista della loro leggerezza mi fece sentire un po' meglio, ma l'ansia era ancora lì, come un peso sul petto.

Quando vidi Em, non potei far a meno di riflettere per l'ennesima volta sulle parole di Boscha del giorno prima. Sì, perché doveva esserci pure quella di preoccupazione.

Nah, come si poteva pensare di tradire mia sorella? Impossibile, sicuramente erano dicerie.

"Ehi, ragazzi, avete sentito Luz oggi? O Clara?" chiesi, raggiungendoli vicino al divano, cercando di non far trasparire la mia ansia.

"Uh, no, perché?" rispose Emira, alzando un sopracciglio.

"Le ho mandato un messaggio ma non risponde. Anche al telefono niente."

Edric fece spallucce. "Magari è solo impegnata" disse poi Emira.

"Sarà andata al bar con Boscha e Clara" rise mio fratello, battendo un pugno sulla spalla della gemella, che non ricambiò la risata.

Music Under The Spotlight 2 - LumityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora