-Vogliamo altra birra!- un tavolo in fondo alla sala reclamò la presenza di Sky e lei, mentre ancora sbarazzava un altro ordine, accorse cercando di fare il più velocemente possibile.
La luna di miele tra lei e Klaus era finita da un pezzo, non che fosse durata un granché. All'inizio l'euforia della novità regnava sovrana: per la prima volta entrambi si ritrovarono fuori da quella casa in cui avevano dovuto sempre sottostare a regole ferree e ad un'organizzazione che scandiva ogni minuto della loro esistenza. Avevano iniziato a personalizzare il buio e squallido scantinato in cui avrebbero dovuto abitare. Uscivano ogni volta che lo desideravano, dove e per quanto volevano. Non si ponevano alcun tipo di freno e alla fine di ogni giornata (che per loro molto spesso corrispondeva all'inizio effettivo del giorno) finivano l'uno tra le braccia dell'altro, nel loro letto.
Tutto questo li faceva sentire incredibilmente liberi, una libertà sconfinata che quasi facevano fatica a gestire.
-Ecco a voi- Sky posò sul tavolo tre boccali, facendo ben attenzione a non farli strabordare.
-Finalmente- ringhiò uno dei tre uomini al tavolo, senza dare neanche il tempo alla ragazza di servieglielo, e si affrettò a dare un bel sorso. I suoi baffoni si sporcarono con la schiuma della birra e intanto uno dei suoi amici frugò nella tasca e lanciò una banconota vicino alla castana.
-Veramente sarebbero 12 dollari in totale, senza contare la mancia- affermò la Hargrevees, dopo aver letto il valore della banconota, e sospirò nel modo più frugale che riuscì.Sapeva già come sarebbe andata a finire, anche se non si immaginava che le cose sarebbero andate anche peggio di quello che si aspettava .
-Stai scherzando spero- protestò subito l'uomo che ancora non aveva proferito parola, dicendo, parola per parola, quello che si aspettava Sky e che aveva sentito ogni santissima sera da quando la settimana scorsa Doug aveva deciso di alzare i prezzi dell'intero menù.
-Dopo tutto il tempo che ci hai messo?!- rincarò la dose l'uomo baffuto, che aveva già terminato la sua birra, sbattendola sul tavolo.
-Sono i nuovi prezzi del locale- Skylar non aveva assolutamente la forza, né fisica, né mentale, per contrastare quei tre gorilla, per cui puntò sulla loro pietà, mossa che si rivelò ancora meno adatta alla situazione corrente.-Ho solo un altro pezzo da venti- l'uomo che le aveva dato la banconota poco prima guardò distrattamente nel portafoglio -ma per ricevere una mancia del genere dovresti come minimo dedicarmi un balletto al palo-. La guardò con scrupolo dall'alto al basso, in una maniera che la disgustò, una sensazione a cui però era tristemente abituata. Gli altri due scoppiarono a ridere e ben presto si unirono nello squadrare la ragazza, fino a quando non potè più sopportarlo. Perciò se ne andò con la coda tra le gambe lontana da quei tre, che alternavano un sorso, una risata e una sbirciata alla gonna ridicolmente corta che le imponeva Doug.
Sperò con tutta se stessa che nessuno avesse altri ordini per lei e sgusciò ad un tavolo vuoto accanto alla porta sul retro. Si fiondò su uno dei divanetti e si augurò che la penombra e l'ennesimo spettacolo di Roxanne della serata fossero sufficienti a non farle attirare alcuno sguardo su di sé. Poggiò i gomiti sul tavolo e si strinse, accarezzandosi le spalle, come a darsi conforto da sola o a togliersi di dosso tutto l'abominio che aveva appena provato. Tuttavia né l'una, né l'altra cosa erano possibili: ormai era talmente impantanata in una palude di ribrezzo e solitudine, che la stava lentamente annegando.
La porta dietro di lei si spalancò all'improvviso, sottraendola, per via della sorpresa, alla spirale di pensieri negativi che la stava travolgendo , ma quello che vide non la rese felice come avrebbe fatto un tempo.
-Wow, c'è il pienone stasera!- esclamò Klaus, con un sorriso un po' troppo ampio in viso, che aveva dell'innaturale, ma allo stesso tempo ormai era quasi normale per Sky vederlo: era l'astinenza. Infatti tra la mancanza di freni, una volta che ebbero iniziato a vivere da soli e soprattutto a frequentare quel posto, Klaus aveva iniziato a fare uso di droghe. All'inizio si trattava di uno spinello innocente, "per cacciare via i fantasmi", come amava giustificarsi lui. Poi iniziò ad averne sempre più bisogno e così passò a droghe più pesanti che non avevano fatto che aumentare questa necessità.
STAI LEGGENDO
ANOTHER HARGREEVES [The Umbrella Academy]
FanfictionEsiste, da qualche parte negli Stati Uniti, una famiglia decisamente fuori dall'ordinario, in cui i bambini al posto del nome hanno dei semplici numeri, come delle cavie di un folle, seppur straordinario, esperimento. Esso è stato ordito da un assai...