ANOTHER HARGREEVES [The Umbrella Academy]

9. Andare a tempo

-Oggi faremo una lezione un po' diversa dal solito- annunciò Sir Hargreeves ai suoi figli, seduti sui divanetti del salotto.

I mobili della stanza erano disposti in un modo abbastanza diverso dall'usuale, cosa che aveva destato la curiosità di ognuno di loro, dato che negli anni avevano imparato ad aspettarsi di tutto.

-Le missioni dell'ultimo mese sono state parecchie e, devo ammetterlo, non sono andate poi così male. Questo non vuol dire che non possiate fare di meglio...- passò su tutti i suoi figli i suoi occhi vitrei e quasi sempre privi di ogni sentimento, che non fosse la più profonda durezza -Abbiamo però attirato l'attenzione dei più importanti media locali ed è solo questione di tempo prima che qualche gentiluomo richieda la nostra presenza nella sua dimora per qualche evento mondano-.

Grace intanto era seduta in un angolo, vicino al giradischi, ed aveva sul volto uno strano sorriso entusiasta. I ragazzi invece erano sempre più confusi, non capendo a cosa loro padre volesse arrivare, e lo guardarono torvi, mentre si avvicinava a loro madre, con andamento solenne.

-Voglio quindi che impariate a stare tra la gente rispettabile, che apprendiate come comportarvi con grazia ed eleganza- si avvicinò poi al giradischi e, dopo aver estratto uno dei vinili dalla sua vastissima collezione, lo posizionò lì sopra -E questo presuppone che voi sappiate ballare-.

Un valzer risuonò tra le quattro pareti della stanza, pronta a tramutarsi in una sala da ballo. C'era chi era in preda all'emozione, come ad esempio Allison, ma il sentimento più diffuso tra gli Hargreeves era senz'altro quello che stava provando Diego, ovvero il più completo disgusto.

-Questo, figlioli, è un valzer e ora io e Grace vi daremo una breve dimostrazione del passo principale. Non temete, è molto semplice- l'uomo si inchinò di fronte al robot e lei fece altrettanto, aprendo leggermente i lembi dell'ampia gonna del suo vestito rosa. Reginald porse la sua mano sinistra a Grace, affinché vi poggiasse sopra la sua, e cinse i suoi fianchi con il braccio destro, mentre lei posizionava l'opposto sulla spalla di lui.

Le loro figlie li guardavano incantati, con gli occhi che luccicavano e la bocca spalancata, per il sospiro che ve ne era appena uscito. Allison, Vanya e Sky, anche se erano diverse praticamente in tutto, possedevano tutte e tre un animo estremamente romantico e la mancanza di affetto, che avevano provato durante la loro infanzia, era sfociato in un estremo bisogno di amore. Lo andavano cercando in ogni angolo e in ogni oggetto: Allison aveva i suoi film romantici, Vanya prediligeva, tra gli spartiti a sua disposizione, le sonate d'amore e infine Sky passava nottate intere, ogni volta che non c'era Klaus in camera sua, a leggere romanzi rosa.

Avrebbero voluto più di ogni altra cosa vivere quei mancamenti d'aria e quei così dolci palpiti del cuore. Senza dubbio due di loro avevano riconosciuto degli accenni di queste sensazioni, che, ahimè, nei film e nei libri ingigantiscono sempre un pochino, rendendole molto più soavi grazie ai contesti surreali.

Vanya ne era più consapevole di loro, le quali si ostentavano a trattenere queste emozioni, seppellendole dentro se stesse. La ragazza proprio non riusciva a capirne il motivo, anche perché riteneva che le sorelle avessero avuto la fortuna sfacciata di essere corrisposte. Anzi le invidiava e un po' le detestava per questo fatto. Ma, dopotutto, loro le apparivano così belle, come avrebbe potuto anche solo pensare di mettersi in paragone con loro?

Le tre giovani Hargreeves continuarono ad osservare estasiate come loro padre facesse girare Grace, in quel modo così leggero, e si lasciarono andare a sospiri piuttosto rumorosi, che attirarono, per forza di cose, l'attenzione dei fratelli.

Tre di loro, in particolare, scacciarono via il loro primo impulso di totale repulsione e iniziarono a dedurre che, dopotutto, da questa lezione, all'apparenza stupida e noiosa, potevano trarne qualcosa di estremamente vantaggioso.