Capitolo 2

10 4 0
                                    

La notte si è fatta più profonda, e con essa, il silenzio del bar dopo l'ultima nota cantata. Mi siedo su uno sgabello dietro al palco, il cuore ancora in tumulto per l'incontro con Ethan. La sua presenza ha lasciato un'eco nel mio animo, un sussurro che non riesco a ignorare.

Mi chiedo chi sia veramente. Un nuovo arrivato in città che cerca di nascondere il suo passato dietro sguardi intensi e parole misurate. Ma perché proprio io? Perché la mia voce? Tante domande si accavallano nella mia mente, ma le risposte sono come ombre sfuggenti.

**Ava**: (pensando tra sé) "Chi sei, Ethan Walker?"

Il bar inizia a svuotarsi, e io rimango lì, persa nei miei pensieri. Poi, sento dei passi avvicinarsi. È Zoe, la mia migliore amica, che si siede accanto a me con un sorriso incoraggiante.

**Zoe**: "Ehi, stella. Ancora qui a riflettere sul misterioso bello sconosciuto?"
**Ava**: (sorridendo debolmente) "Non posso farne a meno. C'è qualcosa in lui che non riesco a capire."
**Zoe**: "Forse è solo un ragazzo che ha sentito la tua voce e ne è rimasto affascinato. Succede, sai?"
**Ava**: "Lo so, ma con Ethan è diverso. Sento che nasconde qualcosa."

Zoe mi guarda con occhi pieni di comprensione. Lei conosce tutti i miei segreti, tutte le mie paure. Se c'è qualcuno che può aiutarmi a districare questo enigma, è lei.

**Zoe**: "Allora scopriremo insieme cosa nasconde. Non sei sola in questo, Ava."

Le sue parole mi riscaldano il cuore. Con Zoe al mio fianco, mi sento più forte, più coraggiosa. Decido che voglio scoprire di più su Ethan, sulle sue lotte, sui suoi segreti. Voglio capire il legame che sembra unirci, nonostante tutto.

La città dorme, ma i suoi sussurri notturni non conoscono riposo. Cammino accanto a Zoe, sentendo il conforto della sua presenza. La luna è un faro nel cielo, illuminando i nostri passi mentre discutiamo del mistero che è Ethan Walker.

**Ava**: "Non posso smettere di pensarci, Zoe. C'è qualcosa in lui che mi attira e mi spaventa allo stesso tempo."
**Zoe**: (con un sorriso incoraggiante) "È normale essere attratti dal mistero. Ma ricorda, Ava, non lasciare che questo ti consumi. Hai una vita, una carriera che sta decollando. Non perderti in un enigma."

Le sue parole sono sagge, ma il mio cuore è un tamburo ribelle che rifiuta di ascoltare la ragione. Ethan ha acceso qualcosa in me, un fuoco che non posso spegnere con la logica.

Arriviamo al mio appartamento, un piccolo spazio che chiamo casa. È qui che mi rifugio dal mondo, dove le mie canzoni prendono vita tra le pareti piene di vecchi poster e spartiti musicali.

**Zoe**: "Stai attenta, Ava. Gli uomini come Ethan possono essere pericolosi. Non sappiamo nulla di lui."
**Ava**: (con determinazione) "Lo scoprirò. Devo scoprirlo. C'è una storia lì, e la mia anima di cantautrice non può ignorarla."

Zoe mi abbraccia, un gesto di sostegno e di preoccupazione. Poi se ne va, lasciandomi sola con i miei pensieri tumultuosi.

Mi siedo al pianoforte, le dita che sfiorano i tasti freddi. Una melodia dolce e malinconica riempie la stanza, una canzone che parla di ricerca e di desiderio. È la musica di Ethan, una sinfonia incompleta che aspetta di essere finita.

Mentre suono, sento il peso dello sguardo di Ethan su di me, anche se non è qui. È come se potesse sentire la musica che gli dedico, un ponte invisibile tra i nostri mondi separati.

La notte si consuma, e con essa, la mia resistenza. Mi addormento sul divano, sognando di note che diventano parole, di sguardi che si trasformano in tocco, di un mistero che si svela sotto il cielo stellato.

Il sole filtra attraverso le tende, disegnando linee dorate sulla moquette consumata. Mi sveglio con la sensazione di un sogno appena sfuggito, un'immagine di Ethan che si dissolve con la luce del giorno. Mi stiracchio, cercando di scacciare la stanchezza e il residuo di melodie notturne che ancora riecheggiano nella mia testa.

Mi alzo, decisa a non lasciare che il mistero di Ethan mi distragga dalle responsabilità quotidiane. L'università mi aspetta, con le sue lezioni e i suoi corridoi echeggianti di passi e voci. Ma sotto la superficie di normalità, c'è un brivido di anticipazione. Oggi potrebbe essere il giorno in cui scoprirò di più su di lui.

Mentre mi preparo, il mio riflesso nello specchio sembra chiedermi se sono pronta per quello che potrei scoprire. Ethan è un enigma, e gli enigmi possono essere pericolosi. Ma la curiosità è un fuoco che non si può spegnere facilmente, e io sono una falena attratta dalla fiamma.

Esco di casa con la chitarra a tracolla e il cuore leggero. La musica è la mia armatura, e oggi mi sento invincibile. Cammino verso l'università, ogni passo un battito di tamburo che accompagna il ritmo del mio spirito avventuroso.

La giornata scorre tra lezioni e pause caffè, tra appunti e risate con gli amici. Ma il pensiero di Ethan è sempre lì, in agguato, pronto a saltare fuori all'improvviso. E quando meno me lo aspetto, lo vedo. È lì, dall'altra parte della strada, appoggiato a un muro, che mi osserva.

Il nostro sguardo si incrocia, e tutto intorno a me diventa sfocato, irrilevante. So che devo andare da lui, che devo parlare con lui. Con il cuore che batte all'impazzata, attraverso la strada e mi avvicino.

**Ava**: "Ethan, cosa fai qui?"
**Ethan**: (con un sorriso enigmatico) "Stavo aspettando te. Abbiamo una melodia incompiuta da finire, Ava."

Le sue parole sono un invito, una promessa. E io, senza esitazione, accetto.

-------
Allora, cosa ne pensate? Ethan è una costante nei pensieri di Ava, ma cosa nascondere mai? Fatemi sapere con un commentino e se vi fa piacere lasciate una stellina.
Baci, Mal🩶

Echi nella NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora