Echi nella Notte

Capitolo 5

I giorni dopo il nostro trionfo sono un vortice di emozioni e celebrazioni. La nostra canzone, "Alba di una Melodia", continua a raccogliere ascolti e apprezzamenti, e io e Ethan siamo al centro di questo incredibile viaggio. Ma poi, senza preavviso, il silenzio cade tra noi.

All'inizio, penso che Ethan sia solo impegnato. Dopo tutto, il successo porta con sé nuove responsabilità, e ci sono molte cose da gestire. Ma quando un giorno diventa due, e poi tre, senza una parola da lui, l'ansia inizia a serpeggiare nel mio cuore.

**Ava**: (mandando un messaggio) "Ethan, è tutto a posto? Non ho tue notizie da giorni."

Nessuna risposta. I miei messaggi rimangono senza risposta, le chiamate vanno alla segreteria telefonica. Non è da lui. Ethan è sempre stato un fiume in piena di parole e musica, e questo silenzio è assordante.

Zoe cerca di rassicurarmi, dicendo che potrebbe essere qualsiasi cosa. Forse ha perso il telefono, o forse è solo sopraffatto. Ma nel profondo, so che c'è qualcosa di più. Ethan non mi avrebbe mai lasciata nell'incertezza.

Passano i giorni, e il silenzio di Ethan diventa un muro invisibile che non riesco a superare. La nostra musica, una volta una fonte di gioia, ora suona come un eco di qualcosa che forse abbiamo perso.

**Ava**: (pensando tra sé) "Dove sei, Ethan? Cosa è successo?"

La mia mente immagina scenari, ognuno più oscuro dell'ultimo. Forse è in pericolo, forse è malato, o forse... forse ha semplicemente deciso di allontanarsi. Ma perché? Non abbiamo litigato, non c'è stato alcun segno di problemi tra noi.

Una settimana dopo la sua scomparsa, ricevo una busta. È da Ethan. Con mani tremanti, apro la lettera e inizio a leggere le sue parole scritte a mano.

**Ethan**: (nella lettera) "Ava, mi dispiace per il silenzio. Ci sono cose della mia vita che non ti ho detto, ombre del mio passato che ho cercato di lasciarmi alle spalle. Ma ora mi hanno raggiunto, e devo affrontarle da solo. Non voglio trascinarti giù con me. Ti prego di capire, la nostra musica deve continuare, con o senza di me. Ti ho lasciato qualcosa nello studio, qualcosa per aiutarti a continuare. - Ethan"

Le lacrime offuscano la mia vista mentre le parole di Ethan affondano. Non capisco tutto, ma capisco abbastanza. Ethan sta combattendo una battaglia che non può o non vuole condividere, e mi ha lasciato indietro per proteggermi.

Corro allo studio, dove trovo un pacco. Dentro ci sono spartiti, testi, e registrazioni - il suo lascito per me, per noi. È un atto di amore, un atto di sacrificio.

Seduta tra le ombre dello studio, sento il peso della solitudine e della responsabilità. La nostra musica deve continuare, come ha detto Ethan. Ma come posso farlo senza di lui, senza la sua voce, senza il suo spirito a guidarmi?

Il capitolo si chiude con più domande che risposte, e con una determinazione nuova e fragile. Continuerò a creare, a cantare, a vivere la nostra musica. Per Ethan, per me, per tutti coloro che hanno trovato un pezzo di sé nelle nostre canzoni.

Il silenzio dello studio è assordante mentre entro, ogni passo un'eco di ricordi e di ciò che è stato. Mi siedo al pianoforte, sfiorando i tasti con le dita, ma la musica che una volta scorreva così liberamente ora sembra bloccata, intrappolata da un velo di tristezza.

Prendo i materiali che Ethan ha lasciato per me: spartiti, testi, registrazioni. È tutto ciò che resta della nostra collaborazione, del nostro sogno. Con un sospiro, raccolgo tutto e esco, chiudendo la porta alle mie spalle.

Arrivo da Zoe, il cuore pesante. Lei mi aspetta, l'espressione piena di preoccupazione non appena vede il mio viso.

**Zoe**: "Ava, cos'è successo? Hai notizie di Ethan?"
**Ava**: (con voce tremante) "Ethan... è sparito. Mi ha lasciato questo," dico, mostrandole la lettera e i materiali.

Zoe legge la lettera, il suo volto che si indurisce con ogni parola.

**Zoe**: "Ava, avevo paura che qualcosa del genere potesse succedere. Ti avevo detto di non fidarti troppo in fretta."
**Ava**: "Lo so, Zoe. Ma non potevo... non potevo immaginare che sarebbe finita così."

Zoe mi abbraccia, e sento il conforto della sua amicizia, un faro nella tempesta che sto attraversando.

**Zoe**: "Sarai a posto, Ava. Sei forte, e la tua musica è più forte di qualsiasi ostacolo."

Inspirata dalle parole di Zoe, decido di tornare al locale dove tutto è iniziato. È lì che ho incontrato Ethan, è lì che la nostra musica ha preso vita. E sarà lì che troverò la forza di andare avanti.

Il locale è affollato, le luci soffuse creano un'atmosfera intima. Salgo sul palco, il cuore che batte all'impazzata. Il proprietario mi annuncia, e un applauso caloroso mi accoglie.

Respiro profondamente e inizio a cantare. La canzone è una delle nostre, ma questa volta, la canto da sola. La mia voce riempie il locale, ogni nota un passo verso la guarigione, un'affermazione della mia resilienza.

La gente applaude, alcuni con gli occhi lucidi. La mia musica ha toccato qualcosa in loro, proprio come ha toccato me. Scendo dal palco, sentendomi rinata, pronta ad affrontare il futuro, qualunque cosa porti.

**Ava**: (pensando tra sé) "Continuerò a cantare, Ethan. Per te, per me, per tutti noi."

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Ebbene sì, il nostro Ethan ha lasciato la nostra Ava da sola, ma che battaglia deve affrontare? Fatemi sapere con un commentino e se vi fa piacere lasciate una stellina.
Baci, Mal🩶