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Non era raro che toccasse a lui fare tutto il lavoro e, soprattutto in questo caso, era quasi prevedibile che per "punizione" mandassero proprio lui a coprire le eventuali tracce ed a far sparire le prove...

Non era stato semplice...

Tornare in quel vicolo non era stato semplice...

Vederlo non era stato semplice...

Prendere in braccio il suo corpo non era stato semplice...

Anche il solo sentire quel peso tra le braccia, così simile ma così maledettamente diverso da quando lo aveva sollevato per portarlo dal bagno al grande letto, non era stato semplice...

Ogni cosa...

Ogni minimo gesto...

Persino il solo respirare mentre lo copriva, in modo che nessuno riuscisse a vederlo, era stato come inspirare del gas denso ed acido che gli stava bucando i polmoni...

Ed in più aveva dovuto immediatamente alzarsi in volo e raggiungere un altezza in cui nessuno riuscisse a distinguere se trasportava qualcosa o no...

L'aria era più rarefatta lì dove le nuvole si raggruppavano trasportando la pioggia  che, di lì ad un'ora, avrebbe cancellato il resto delle prove

Ed in un certo senso era quasi piacevole non riuscire più a sentirsi nemmeno le mani, troppo intorpidite dal freddo, ed avere il cervello troppo ghiacciato per riuscire a pensare...

Hawks virò un paio di volte, giusto per sicurezza, per poi spegnere l'auricolare e cambiare traiettoria per l'ultima volta

Tanto era sempre così no?

Tanto quando una missione finiva, e c'era bisogno per il governo di mettere a tacere voci o oliare i giornalisti, a lui venivano lasciati un paio di giorni per ricaricare le batterie e pensare alla mossa successiva...alla missione successiva....

E fu per questa consapevolezza che l'eroe decise di non andare nel suo attico in centro, pieno comunque di telecamere esterne, e dirigersi in una piccola baita che aveva acquistato di nascosto da tutti...

Il corpo di Izuku venne posato sul letto non appena l'eroe mise piede in quel piccolo bilocale...

Il volto bianco....

Le braccia scomposte...

Quel colore rosso che sporcava la sua camicia e la giacca, rendendone il tessuto rigido e quasi ingestibile, erano una visione che non avrebbe mai voluto vedere...

Eppure lo sapeva...

Fin dal primo giorno che quel ragazzino aveva messo piede in casa sua, con quel suo gesto goffo di nascondere qualcosa, aveva intuito che lo avrebbe tradito alla prima occasione...

E gli era bastato aspettare che andasse sotto la doccia, il mattino seguente, per spingersi fino all'armadio e vedere cos'avesse nascosto di così importante...di così prezioso da rischiare seriamente di essere lanciato dal quarantesimo piano di quel palazzo...

Certo...si aspettava altro...

L'eroe alato era talmente tanto abituato a sotterfugi ed a menti geniali che si sarebbe aspettato qualche tipo di cimice o di videocamera a raggi x

Si sarebbe aspettato qualche ritrovato di ultima generazione, capace di eludere lo schermo sonoro che aveva in casa, e capace di produrre prove per incastrarlo o farlo fuori...

Ma quando si ritrovò "quella" tra le mani...

Quando si ritrovò una vecchia figurina di All Might, chiusa in una pellicola trasparente, aveva quasi sorriso ed aveva finito per fidarsi di quell'estraneo

In fondo non c'era nulla di male a rimanere aggrappato ai ricordi no?

Anche lui, appena ne aveva avuto la possibilità e scambiandolo per una sessione di sesso con uno che sembrava un tricheco, era riuscito ad avere indietro il suo pupazzo di Endevor...

L'ultima cosa rimasta dalla sua infanzia...

L'ultima cosa che lo rendeva umano...

Ma aveva sbagliato e come sempre quel pensiero così poco razionale lo aveva portato a non analizzare bene la situazione

E com'era finita?

Quella figurina aveva rovinato tutto...

Hawks si sedette sul letto di fianco al corpo esanime del verdino, non riuscendo ancora a guardarlo, e si mise la faccia tra le mani chinandosi in avanti tanto da sfiorare quasi le ginocchia con la fronte

H:" se solo avessi voluto.... S-se solo avessi voluto avresti avuto un pezzo del mio cuore... ed invece... invece hai preferito spezzarmelo ..."

Una lacrima cadde dalle ciglia chiare percependo quel silenzio che tanto amava, quando si richiudeva in quella baita, come un'eresia in quel momento

H:" come hai potuto farlo... Come sei riuscito ad ingannarmi così? Cos'hai provato? Cosa sentivi quando eri con me? Era tutto uno scherzo? Era tutta una finta?"

Un'altra lacrima si schiantò al suolo senza che l'eroe si curasse di nasconderla, dato che nessuno lo avrebbe visto, ed Hawks rialzò lo sguardo verso quel corpo immobile steso sul letto

H:" sai...anche in questa casa le parole segrete si possono dire ..."

Le mani tremanti dell'eroe si spostarono sul viso del verdino, accarezzandolo con la punta delle dita con dolcezza, mentre il suo viso si piegava in una maschera di puro dolore

H:" ti ho... t-ti ho amato ragazzino...e forse questo... è stato il mio errore più grande..."

La sciarpa che gli aveva regalato scivolò dal collo del verdino, imbrattata da quel liquido rosso così denso, e cadde a terra producendo un piccolo fruscio che sembrò comunque uno sparo in tutto quel silenzio

H:" e non riesco a fare a meno di pensare che anche tu lo abbia fatto...che anche tu mi hai amato anche se...a modo tuo..."

Una piccola boccetta venne aperta dalle mani dell'eroe, che tremavano visibilmente, per poi essere rovesciata nella bocca del minore fino all'ultima goccia

H:" ma non abbastanza...."

Il corpo di Izuku ebbe come uno spasmo, come se fosse in preda alle convulsioni, e la sua bocca si spalancò alla ricerca spasmodica di aria

Le ciglia scure si riaprirono di scatto ,sugli occhi terrorizzati, ed il suo sguardo si girò immediatamente verso l'eroe alato che si alzò dal letto girandogli immediatamente la schiena

I:" Haw...K-Keigo... K-Keigo io..."

Le spalle dell'eroe si irrigidirono, così come le sue ali, e tutto il controllo che aveva perso venne riacquistato in pochi secondi

Facendolo voltare, verso il volto sconvolto del verdino, e facendogli assumere una piega sarcastica sulle labbra tirate

H:" tu non hai diritto di usare quel nome. Tu sei morto oggi e, con te, è morto anche lui"

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