𝟑𝟐 - 𝐒𝐎𝐑𝐏𝐑𝐄𝐒𝐀

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Pov's Sarah

Corro lungo le scale, facendo ovviamente attenzione a non cadere perché, detto sinceramente, vorrei evitare di farmele rotolando e passare il resto delle vacanze natalizie rinchiusa nella stanza di un ospedale.

Sono simpatica, lo so.

Senza pensarci due volte salto gli ultimi due gradini e con un balzo mi ritrovo giù.

Quasi perso l'equilibrio nel mentre ma, fortunatamente, riesco a mantenerlo evitando di scontrarmi contro il suolo.

Mi avvicino allo specchio, mi do un'ultima sistemata e, con passo svelto, mi avvicino alla porta di casa.

Prendo un grosso respiro e con uno scatto apro la porta.

Appena metto piede fuori una folata di vento gelido mi arriva dritto in faccia.

Ciò mi porta a tremare lievemente e a maledirmi mentalmente. Dovevo mettere una felpa più pesante, è stata un'idea di merda lasciarmi un semplice top nero, ma fortunatamente elegante, addosso.

Sulle spalle ho poggiata la mia giacca preferita, non me ne separo mai, fedele compagna di una vita.

Mi avvicino verso il cancelletto e allungo una mano per aprirlo.

Rimango con la mano bloccata a mezz'aria e mi lascio sfuggire un "e che cazzo!" con tanto di sbuffo.

Ritorno indietro sui miei passi e, con delicatezza, richiudo la porta di casa.

Prendo le chiavi dalla tasca del giubbotto e le inserisco nella toppa della porta, faccio due giri e, una volta essermi accertata che si, finalmente è chiusa a chiavi, estraggo le chiavi, le rimetto in tasca e mi giro.

Percorro il giardino di casa e mi avvicino lentamente al cancelletto chiuso. Lo apro molto velocemente e lo richiudo alle mie spalle.

Prendo un grosso respiro e mi guardo attorno.

Noto subito una macchina che mi fa gli abbaglianti, mi copro il viso con una mano, evitando così un 'quasi assicurato' accecamento, e mi avvicino ad essa.

Mi tolgo la mano dagli occhi e, grazie alla luce fioca che emette il lampione, noto Angela comodamente appoggiata contro la portiera della macchina.

Appena nota che mi sto avvicinando si lascia sfuggire un sorriso e mi viene incontro.

Mi blocco per qualche secondo.

Non posso crederci...

È davvero qua.

È qui per me.

Sorrido a questo pensiero e, senza pensarci molto, le corro incontro saltandole addosso.

Lei mi afferra velocemente e poggia le sue mani sulle mie cosce, io in tutto ciò allaccio le mie gambe ai suoi fianchi e la stringo in un abbraccio.

"Piccola, lo so che sei felice di vedermi, però così rischi di ammazzarmi!" esclama divertita e stringendomi a sé.

𝐃𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢 𝐭𝐮𝐨𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐛𝐥𝐮 - 𝐒𝐚𝐣𝐨𝐥𝐢𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora