𝟐𝟓 - 𝐓𝐑𝐀 𝐋𝐄 𝐁𝐑𝐀𝐂𝐂𝐈𝐀

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"Ricordati di guardare la luna"

-Nicholas Sparks

Pov's Sarah

Mi sistemo meglio il giubbotto, per evitare di prendere freddo visto che fuori segnano almeno 6º, recupero la mia iqos, tenuta al sicuro dalla bellissima cover rosa con cui ho scelto di decorarla, e le terea esclusivamente teak.

Sorrido mentre mi rigiro il pacchetto tra le mani, un piccolo regalo di Angela.

Sembro un'idiota, sorridere per uno stupido pacco di nicotina.

Chi lo avrebbe mai detto?

Ormai sono cotta, sotto mille treni.

Scuoto la testa ridestandomi dai miei pensieri e sospiro, se solo sapessi cosa mi provochi Angela...

Cosa mi causa un tuo bacio sulla guancia, i milioni di brividi che mi fa provare una tua carezza, le farfalle allo stomaco che mi causi quando mi abbracci e mi stringi forte a te, quelle rare volte che ti sei addormentata al mio fianco.

Non capiresti cosa mi fai provare in quelle circostanze.

Non capiresti cosa provo al sol pensare di quei baci rubati per colpa delle circostanze non a nostro favore.

A volte vorrei seriamente cacciare tutti dalla casetta e poter passare anche solo un'ora con Angela, senza rotture di palle o interruzioni stressanti.

Continuo a pensarla.

Penso a lei, ai suoi baci ingenui e privi di malizia, alle sue braccia, al suo modo di stringermi un po' troppo forte, non che mi lamenti, per non farmi scappare ma, ahimè Angela, non sarò di certo io a scappare per prima.

Mi piace così tanto che mi fa impazzire questa cosa. Passerei intere notti, sotto il chiaro della luna, tra le tue braccia, mentre ci stringiamo sussurrandoci versi di poesie che solo noi possiamo capire e chissà, magari scambiandoci qualche effusione in più.

Sono immersa nei miei pensieri tanto dal non accorgermi della porta chiusa e la prendo in pieno.

Mi massaggio la fronte dolorante assumendo un espressione tutt'altro che carina.

Dio Angela vaffanculo, è colpa tua!

Sono venuta qua per cantare e mi ritrovo cotta di una ragazza più grande che mi vede semplicemente come una un'amica o peggio, una bambina.

CRISTO!

Cazzo Sarah, riprenditi!

Mi volto e guardo le mie compagne di camera, trattengo il respiro mentre cerco di capire se hanno sentito il rumore che ho provocato con la botta che la mia testa ha dato contro la porta.

Fortunatamente stanno dormendo, menomale, sarebbe stato alquanto imbarazzante altrimenti.

In punta di piedi mi appresto a lasciare la camera e scappo, senza fare alcun rumore o sbattere da qualche altra parte, direttamente fuori.

Il chiarore della luna mi rapisce e rimango lì, ferma immobile a guardarla.

È così bella e malinconica.

"La luna è bellissima stasera, non trovi?"

Sobbalzo spaventata, non immaginavo che anche lei fosse qui.

"Cristo Angela, tu si che sai come farmi morire... Nel vero senso della parola" esclamo portandomi una mano al petto e cercando di calmare il mio battito cardiaco.

𝐃𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢 𝐭𝐮𝐨𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐛𝐥𝐮 - 𝐒𝐚𝐣𝐨𝐥𝐢𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora